Una voce in-dipendente

ReteLibera
00lunedì 25 giugno 2012 13:41

Cosa ne sarà della Chiesa Cattolica

Caro Direttore

 

Un rapporto del Cesnur (Centro Studi sulle Nuove Religioni) rileva che il 70% degli italiani, pur non dicendosi esplicitamente ateo, frequenta la Chiesa solo in particolari occasioni: matrimoni, battesimi, cresime, funerali. Se a questo 70% si aggiunge un 10% (valutazione per difetto!) di atei professi, si arriva a concludere che forse solo un 20% degli italiani frequenta la Chiesa e, forse, si dichiara Cattolico. Che dire della mancanza di vocazioni sacerdotali e del silenzio dei Seminari!

Le cause di questo rifiuto o peggio di questa indifferenza religiosa sono molteplici e complesse.

Elenchiamone solo alcune.

La pedofilia è un cancro che ha inquinato troppo la Chiesa di Dio, e troppo poco, a mio parere, è stato fatto per eradicarla. Si scaccino questi demoni, si agisca contro di essi con la spada e non con il comodo e falso buonismo.

Gli scandali che promanano dal Vaticano, con lotte intestine per le posizioni chiave della Chiesa e per il Papato fanno sempre più dubitare della protezione dello Spirito Santo su di essa.

Le scelte e le militanze politiche di troppi sacerdoti hanno confuso i credenti e ne hanno determinato, in tanti, troppi casi la fuga.

Troppi religiosi sono presenzialisti costanti, da tuttologi, in svariati programmi televisivi, dove discettano di tutto e su tutto, dimostrandosi più vicini al new age che al Vangelo.

Le questioni finanziarie hanno avuto anche esse un impatto notevole sulla credibilità della Chiesa. Veramente c’è da dire che la Chiesa è Santa in quanto continua ad esistere nonostante l’operato poco cristiano di tanti, troppi prelati!

Cattolico, credente in Cristo e praticante (nonostante tutto!) soffro per questa situazione della mia Chiesa.
Continuo ad essere Cattolico e spero, oramai, solo in un Intervento Divino che la raddrizzi !

Cordiali saluti
Dr Carlo Mario Passarotti – @varesenews.it
 
25 Giugno 2012



Perchè dubitare nell'intervento di-vino.

Ma non stà scritto che arriverà fra le nuvole ?     
ReteLibera
00martedì 26 giugno 2012 15:12

I cattolici integralisti, infiltrati in tutti i partiti come quinta colonna vaticana, impongono sempre più il loro potere di veto nei confronti dei diritti civili e della laicità dello Stato.

 

Dal divorzio breve, alla ricerca sulle staminali, alle coppie di fatto, al diritto di decidere sulla propria salute, il proprio corpo, la propria vita nessun segnale dal Parlamento vaticaliano

Da anni ormai la tenaglia clericale mira a occupare manu militari i centri nevralgici della società e della cultura italiana per soffocare sul nascere con veti incrociati ogni vagito che proponga uno straccio di diritto civile, mantenendo l'Italia al livello di terzo mondo.

La sanità è ormai dominata interamente da cattotalebani antiabortisti che impongono l'obbiezione di convenienza (spacciandola per coscienza);

la finanza è sempre più condiziona da ciellini e opusdeini in perenne adorazione del dio Mammona;

la politica è invasa a tutti i livelli da pasdaran pontifici anche là dove dovrebbe spirare qualche alito di laicità,(vedi l
'avvilente accartocciarsi del PD in chiacchiere senza prendere decisioni coraggiose per il veto imposto dai gerarchi vaticani ai cattotalebani del partito); 

la Rai diventa sempre più emittente vaticana con palinsesti di madonne-patacca, santi, processioni papali e telegiornali soporiferi.

Anche 
il cinema (malgrado clamorosi fallimenti al botteghino) è nel mirino della casta clericale. Nessun aspetto della società sfugge alla piovra.

Perfino la carta stampata si è adeguata al clericume imperante come i grandi giornali della borghesia liberale milanese, ormai ridotti a quotidiani clerico-moderati costretti, quasi ogni giorno, ad avallare la politica vaticana e ratzingeriana.

Durante la recente visita milanese del Papa si sono comportati come giornaletti parrocchiali, scrivendo a gara le pagine più soporifere. L'infiltrazione trasversale dei cattolici in tutti gli schieramenti politici, massicciamente in quelli di destra e nella Lega ma diffusamente anche in quelli di sinistra, ha di fatto cancellato la laicità in tutti i partiti. 

Ecco perché si chiede al Movimento 5 Stelle di chiarire nel programma la sua posizione sui diritti civili e la laicità dello Stato. Una presa di posizione molto forte in questo campo farebbe veramente la differenza.  
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