troppo facile....
DIO fino all'ultimo istante di vita dà all'uomo la possibilità di pentirsi ed evitare le pene eterne, così come fino all'ultimo istante rispetta il nostro libero arbitrio.
Altra Balla cattolica, oppure potresti darmi una scrittura che questo avesse detto Gesù, ed ora bella mia, non farmi l'esempio del malfattore sulla croce perché te la smonterei in mille pezzi immediatamente.
Ma capisco viste le vite che la maggioranza di alti prelati e papi conducono una dottrina cosi fa gola.
Ciò che si semina è ciò che si raccoglie, questo è una legge universale e qui non ci piove, e se per una vita intera si ha seminato male quel male si raccoglierà e non sarà dimenticata o non pagata con un pentimento all'ultimo momento.
Si pagherà e sennon si è già pagato in questa vita allora nell'altra.
Ma il pentimento sincero porterà ad accettare con umiltà ciò che si ha seminato con la possibilità di avviarsi verso la casa eterna del Padre "al più presto".
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)