PERCHÈ USCIRE DALLA CHIESA!!!

Tutto il contenuto di questo forum era ovviamente oggetto della mia precedente credenza cieca nella bibbia e frutto della fede in Dio.
Ora mi ritengo AGNOSTICO e personalmente, non m'interessa assolutamente più nulla di TUTTO l'argomento RELIGIOSO in generale,
avendo capito che è tutto frutto dell'uomo, bibbia compresa e che Dio non centra nulla con essa, ma ancor meno, anzi,
sopprattutto con la CHIESA CATTOLICA!!

Per questo motivo, lascio detto forum in sola lettura tranne le tre cartelle:

MESSAGGI, ANNUNCI e RIFLESSIONI PROFONDE dove anche gli anonimi possono accedere.

Chi vuol conoscere le motivazioni che mi hanno indotto a tale scelta,
può farlo andando a curiosare cliccando il link in rosso quì sotto:


FALSE VERITÀ


SE QUALCUNO AVESSE BISOGNO DI COMUNICARE CON ME:

sonnyp@email.it

Shalom.
 
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Autore

Immacolata Concezione.

Ultimo Aggiornamento: 11/10/2012 16:56
09/10/2012 08:14
Sola Scriptura?
[Non Registrato]
FALSO ASSUNTO # 2:



Le Scritture erano la base della Chiesa antica, mentre la Tradizione è semplicemente una "corruzione umana" che venne molto dopo.



Soprattutto tra evangelici e pentecostali troverete che la parola "tradizione" è un termine negativo, ed etichettare qualcosa come una "tradizione" è più o meno equivalente a dire che è "carnale," "spiritualmente morta," "distruttiva," e/o "legalistica." Così come i protestanti leggono il Nuovo Testamento, sembra loro chiaro che la Bibbia condanna decisamente la tradizione come qualcosa di opposto alla Scrittura. La loro tipica immagine dei primi cristiani è essenzialmente che i primi cristiani fossero molto simili agli evangelici o pentecostali del ventesimo secolo! Il fatto che i cristiani del primo secolo avessero un culto liturgico, o che aderissero a qualche tradizione, è inconcepibile: solo più tardi, "quando la Chiesa divenne corrotta," ci si immagina che tali cose siano entrate nella Chiesa. E’ un brutto colpo per tali protestanti (come lo fu per me, parla sempre l’ex pastore protestante,ndr) mettersi a studiare la Chiesa primitiva e gli scritti dei primi Padri, e iniziare a vedere un quadro nettamente distinto da quello che si è sempre stati portati a considerare. Si trova, per esempio, che i primi cristiani non portavano con sé le proprie Bibbie ogni domenica per uno studio biblico: di fatto, era tanto difficile acquisire una copia o persino una porzione della Scrittura, a causa del tempo e delle risorse che ci volevano per farne delle copie, che ben pochi individui ne possedevano una copia personale. Invece, le copie delle Scritture erano custodite da




membri designati della Chiesa, o tenute nel luogo in cui la Chiesa si riuniva per il culto. Per di più, molte chiese non avevano copie complete di tutti i libri dell’Antico Testamento, e tanto meno del



Nuovo Testamento (che non fu completato prima della fine del primo secolo, e non trovò la sua forma canonica finale prima del quarto secolo). Ciò non significa che i primi cristiani non studiassero le Scritture: lo facevano con zelo, ma come gruppo, non individualmente. E per la maggior parte del primo secolo, i cristiani erano limitati allo studio dell’Antico Testamento. E così, com'è che conoscevano il Vangelo, la vita e gli insegnamenti di Cristo, la vita di culto, che cosa credere sulla natura di Cristo, e così via? Avevano solo la Tradizione orale tramandata dagli Apostoli. Di sicuro, molti nella Chiesa primitiva udirono queste cose direttamente dagli Apostoli stessi, ma molti di più erano quelli che non lo avevano fatto, soprattutto con il passare del primo secolo e la morte degli Apostoli. Le generazioni successive avevano accesso agli scritti degli Apostoli attraverso il Nuovo Testamento, ma la Chiesa primitiva dipendeva quasi interamente per la propria conoscenza della fede cristiana dalla Tradizione orale.



Questa dipendenza dalla tradizione è evidente negli scritti stessi del Nuovo Testamento. per esempio, San Paolo esorta i tessalonicesi:



Perciò, fratelli, state saldi e ritenete le tradizioni che avete imparato tramite la parola [i.e. tradizione orale] o la nostra epistola (II Tessalonicesi 2:15).



La parola qui tradotta con "tradizione" è la parola greca paradosis: anche se viene tradotta in modo differente in certe versioni protestanti, è la stessa parola che gli ortodossi greci usano quando parlano della Tradizione, e pochi studiosi biblici competenti metterebbero in discussione questo significato. La parola stessa significa letteralmente "ciò che è trasmesso." E' la stessa parola usata quando ci si riferisce in negativo ai falsi insegnamenti dei farisei (Marco 7:3, 5, 8), e anche quando ci si riferisce all’insegnamento cristiano autorevole (I Corinzi 11:2, II Tessalonicesi 2:15). E così che cos'è che rende falsa la tradizione dei farisei, e vera quella della Chiesa? La fonte! Cristo disse chiaramente qual'era la fonte delle tradizioni dei farisei quando le chiamò "tradizione degli uomini" (Marco 7:8). San Paolo, d'altra parte, riferendosi alla Tradizione cristiana dichiara, "vi lodo, fratelli, perché vi ricordate di tutte le cose che provengono da me, e perché ritenete le tradizioni [paradoseis] come ve le ho trasmesse [paredoka, una forma verbale di paradosis]" (I Corinzi 11:2): ma dove ricevette queste tradizioni in primo luogo? "Ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso [paredoka]" (I Corinzi 11:23). È a questo che si riferisce la Chiesa quando parla della Tradizione Apostolica: "la fede che è stata trasmessa [paradotheise] una volta per sempre ai santi" (Giuda 3). La sua fonte è Cristo, e fu consegnata personalmente da lui agli Apostoli attraverso tutto quanto Egli disse e fece, cosa che se fosse scritta tutta, "non basterebbe il mondo intero a contenere tutti i libri che si potrebbero scrivere" (Giovanni 21:25). Gli Apostoli consegnarono questa conoscenza alla Chiesa intera, e la Chiesa, essendo il ricettacolo di questo tesoro, divenne così "colonna e sostegno della verità" (I Timoteo 3:15).



La testimonianza del Nuovo Testamento è chiara su questo punto: i primi cristiani avevano tradizioni sia orali che scritte, che avevano ricevuto da Cristo attraverso gli Apostoli.



Per tradizione scritta essi avevano all'inizio solo dei frammenti: una chiesa locale aveva un’epistola, un’altra forse un vangelo. Gradualmente questi scritti furono messi assieme in raccolte, e alla fine divennero il Nuovo Testamento. E com’è che questi primi cristiani sapevano quali libri erano autentici e quali non lo erano - dato che (come si è già notato) c’erano numerose epistole e vangeli spurii che gli eretici sostenevano essere stati scritti dagli Apostoli? Fu la Tradizione apostolica orale che aiutò la Chiesa a compiere questa determinazione.



Certamente la Chiesa, quando si trova di fronte a un’eresia, è forzata a definire con maggior precisione la differenza tra la verità e l’errore, ma la Verità non cambia, da qui sono nati i dogmi e gli aggiornamenti conciliari sulle Dottrine). Si può dire che la Tradizione si espande nel senso in cui, muovendosi attraverso la storia, la Chiesa non dimentica le proprie esperienze, ricorda i santi che sono sorti nel suo grembo, e custodisce gli scritti di quanti hanno accuratamente dichiarato la sua fede; ma la Fede in sé fu "trasmessa ai santi una volta per sempre". (Giuda 3).




Ma noi come possiamo sapere che la Chiesa ha conservato la Tradizione apostolica nella sua purezza? La risposta breve è che Dio ha conservato la Tradizione nella Chiesa perché aveva promesso di farlo. Cristo disse che avrebbe costruito la sua Chiesa e che le porte degli inferi non avrebbero pervaso su di essa (Matteo 16:18). Cristo stesso è il capo della Chiesa (Efesini 4:16), e la Chiesa è il suo Corpo (Efesini 1:22-23). Se la Chiesa avesse perso la pura Tradizione Apostolica, allora la Verità avrebbe dovuto cessare di essere la Verità: la Chiesa è infatti la colonna e sostegno della verità (I Timoteo 3:15). La concezione comune che hanno i protestanti della storia della Chiesa, e cioè che la Chiesa sia caduta nell’apostasia dal tempo di Costantino fino alla Riforma, certamente rende privi di significato questi e molti altri passi delle Scritture. Se la Chiesa ha cessato di essere, anche per un solo giorno, allora le porte degli inferi hanno pervaso in quel giorno su di essa. E se così fosse, quando Cristo ha descritto la crescita della Chiesa nella sua parabola del seme di senapa (Matteo 13:31-32), avrebbe parlato di una pianta che dopo una crescita iniziale veniva calpestata, e di un nuovo seme germogliato al suo posto: al contrario, usò l’immagine di un seme di senapa che all’inizio è piccolo, ma cresce fino a diventare il più grande degli alberi.



Quanto a coloro che suppongono che vi sia stato qualche gruppo di veri credenti protestanti vissuto in qualche caverna per un migliaio di anni, dove sono le prove? I Valdesi, che ogni setta dai pentecostali ai testimoni di Geova vanta come propri progenitori, non esistevano prima del XII secolo. Per dire il meno, è un po’ azzardato ritenere che questi veri credenti abbiano sofferto coraggiosamente sotto le feroci persecuzioni dei romani, e che se ne siano fuggiti sui colli appena il cristianesimo divenne una religione legale. Eppure anche questo sembra plausibile, a paragone della nozione che tale gruppo abbia potuto sopravvivere per mille anni senza lasciare una singola traccia di prova storica della sua stessa esistenza.



A questo punto si può obiettare che vi furono di fatto esempi di persone nella storia della Chiesa che insegnarono cose diverse da quelle insegnate da altri, e così chi può dire quale sia la Tradizione Apostolica? E per di più, che succede qualora sia sorta una pratica corrotta: come avrebbe potuto in seguito essere distinta dalla Tradizione Apostolica? I protestanti fanno queste domande, dato che nella Chiesa cattolica romana sorsero per davvero questi rischi di "tradizioni" nuove e corrotte, ma ciò che avvenne, avvenne perché l’Occidente latino aveva già corrotto la sua comprensione della Tradizione, ma non fu così tangibile da cancellare di Essa la Verità del suo essere Chiesa, naturalmente parlo da ortodosso e non da cattolico, è quindi comprensibile che dal momento che delle divergenze scismatiche ci hanno tenuti separati per anni, questo viene a trovarsi proprio nel periodo che stiamo ora trattando. La comprensione ortodossa, dapprima proveniente quindi in Occidente e mantenuta nella Chiesa ortodossa, è basata sul fatto che la Tradizione è in essenza immutabile, ed è nota per la propria universalità o cattolicità. La vera Tradizione Apostolica si trova nel consenso storico dell’insegnamento della Chiesa. Trova ciò che la Chiesa ha sempre creduto, attraverso tutta la storia, e ovunque nella Chiesa andrai, avrai trovato la Verità. Se si può dimostrare che qualche credenza non è stata ricevuta dalla Chiesa nella sua storia, allora questa è eresia. Attenzione, però, stiamo parlando della Chiesa, non di gruppi scismatici. Vi furono scismatici ed eretici che si staccarono dalla Chiesa nel periodo del Nuovo Testamento, e ve ne è stata fin da allora una continua scorta, poiché come dice l’Apostolo, "è necessario che ci siano tra voi anche delle eresie, perché quelli che sono approvati siano riconosciuti tali in mezzo a voi." (I Corinzi 11:19)
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