|
Mi associo a Sonny e faccio, in ritardo, questa riflessione, che mi hai suggerito con il tuo splendido "Io esisto"!
Che Dio ti benedica Sonny!!!
TEMA: …mi ricordo…
Una lettera per te: zio Pino
Sono poco più di due anni,
Che ci hai lasciato, e molti pensieri su te affollano la mia mente. E’ doloroso scontrarsi con il fatto che tu non sei più tra noi. Non riesco ad accettarlo! Ogni considerazione rimane sospesa nell’aria come un rimpianto, una nostalgia ed è accantonata nella memoria.
Ho deciso di scriverti per dirti quelle cose che mi si strozzano in gola e non mi danno la forza d'animo di parlare di te con nessuno. La tua scomparsa ha interrotto, per sempre, la possibilità di dichiararti tutte le cose che avrei voluto sapessi. Tenterò di esprimere tutto questo con il corrente scritto, potrà darsi che un simile modo, a me adatto, di comunicare, esorcizzi la terribile sofferenza che ho nel cuore.
Non riesco a dimenticarmi la tua risata di pancia, così ricca di energia, ricordo perfettamente l’evoluzione della tua magnifica voce che era come un timbro, l’intonazione di una firma sonora. Ricordo, quando nel 1963, avevo 8 anni, risposi al telefono, noi sapevamo che la tua nave era affondata a Cuba, ma la tua voce inconfondibile mi fece gridare: “E’ lo zio Pino, è lo zio Pino”. Le canzoni spagnole erano il tuo pezzo forte. Il tuo canto melodico mi risuona ancora nelle orecchie con tutta la sua poesia. Ti ho sempre ammirato e amato e so che era reciproco questo legame. Il fatto della distanza e delle vicissitudini della vita, tutto sommato non ha ostacolato o scalfito il forte vincolo che ci univa. Negli ultimi anni hanno parlato per noi molti silenzi, siamo stati così impegnati ad inseguire i nostri “aquiloni” che non ci accorgevamo che gli anni passavano. Io mi dicevo: “Un giorno staccherò la spina, andrò a trovare lo zio Pino e voglio stare con lui il tempo necessario per ascoltare le sue esperienze e per capire il perché di certe sue scelte, posizioni, passioni”. Volevo farti un mucchio di domande, non per condannarti o per giudicare gli errori commessi, ma semplicemente per conoscerti meglio e per comprendere la ragione di una vita come la tua. Mi manca gran parte del tuo immenso patrimonio di vita vissuta nel modo più travagliato e movimentato che io abbia conosciuto. E’ inutile dirti quanto ho amato la tua persona, anche quando molte tue scelte mi lasciavano perplesso, ma questo non ha mai cambiato di una virgola i miei sentimenti per te. Oggi, certamente, avrei potuto approfondire di più il tuo percorso di vita e questo avrebbero giovato ad entrambi perché tu ti saresti “sfogato” ed io avrei soddisfatto le mie curiosità su un personaggio singolare, ricco di personalità e carisma. Adesso avresti 65 anni. Avrei voluto, ancora, condividere con te molti anni insieme. La tua memoria mi accompagnerà per tutta la vita e sono fiero del tuo ricordo, legato ad un’infanzia divertente, legato a numerosi periodi ed episodi, tutti piacevoli ed in alcuni casi esaltanti. Sei stato uno dei miei punti di riferimento. Mi hai insegnato a dare fascino all’esistenza, a non arrendersi mai e ad inseguire tutti i sogni e tutte le voglie della vita. Farò sempre tesoro del ricordo che mi hai lasciato. Ho iniziato questa lettera pensando di dirti chissà quante cose e mi accorgo che non ti ho detto quasi niente. Le parole, a questo punto non servono più.
Ti abbraccio per l’ultima volta
Tuo nipote Pino
Pino Lupo |