00 03/12/2011 11:38

Che nei dialoghi tra credenti vige la regola del bue che da' del cornuto all' asino e' ormai stranoto.

Ma che un simile soggetto parli di abboccamento riferendosi a chi onestamente cerca di aprire gli occhi ad appunto dei boccaloni come la suddetta e' davvero il colmo.

Oltretutto riportando il link di un thread dove lei, simpatizzante ed aspirante cattolica se la canta e se la suona con un negazionista cattolico.

Senza contraddittorio.

In questo forum hanno capito tutti qual' e' il vero spirito mio e di Kelly.
Riportiamo articoli non perche' crediamo che tutti contengano in tutto e per tutto delle verita' ma piu' che mai per dare spazio a voci fuori dal coro e dalla informazione ufficiale e offrire spunti di riflessione.

Puntualmente vanno a spulciare le inevitabili ovvie imprecisioni o anche veri e propri errori basilari cercando cosi' di inficiare tutto il concetto.

Se una parte e' falsa e' tutto falso.

Facessero tutti cosi' anche con le religioni non staremmo piu' a parlarne.
Anzi, non esisterebbero piu'.


Entrando nel contesto dell' articolo, e' chiaro anche che al contrario di quanto afferma questo noto personaggio non ho fatto altro che chiedere informazioni senza affermare niente.

E torno a ripetere per l' ennesima volta (e lei lo sa bene) che delle collocazioni e dei posizionamenti non me frega un accidente ma mi interesserebbero i fatti e le date.

Se per esempio nella favola di Cappuccetto Rosso mettono il "passo" della nonna mangiata dal lupo dopo l' incontro di C.R. col lupo non mi metto certo a strillare all' inganno, dato che favola era e favola resta.

Spero di essere stato chiaro.

Ciao
Claudio
PS: Adesso la controinformazione la farebbero i cattolici, secondo "alcuni". Roba da pazzi.





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer