00 12/02/2012 18:13
Re: Re: Re: Cosa ne pensate?
fiammaverde, 12/02/2012 17.23:




Mi trovi d'accordo ma non completamente su quanto da me grassettato.


In Italia il modello culturale imposto e che ha preso il sopravvento nel corso dei millenni è stato quello cosiddetto cristiano con le conseguenti ripercussioni che questa legge non scritta prima (anche se era scritta era alla portata del’1 per cento della popolazione, la quale popolazione non conosceva le lingue originali) hanno fatto sentire il loro peso sulle relative traduzioni.

La bibbia riscuote ancora molto credito.

Bisogna dire in merito ad essa che se da un lato il traduttore svolge un lavoro complesso che lo fa essere partecipe nel processo per cui una cultura riceve e accetta il prodotto di un’altra cultura, dall’altro lato, il nuovo testo deve inserirsi in un nuovo contesto, e il traduttore è l’agente che permette a tale testo, di inserirsi all’interno del nuovo spazio ideologico.

Cosa ne consegue?

Verosimilmente, che la traduzione possa diventare un mezzo di dominio culturale ed un mezzo per manovrare il singolo e le masse; può diventare uno strumento indispensabile per interpretare la storia dei popoli dal punto di vista più conveniente e condizionarne il futuro.

La traduzione era ed è diventata, in molti casi, il mezzo idoneo a «purificare», secondo i principi Teosofici/cristiani, i testi autoctoni «degradati».

Tralascio l’aspetto morale che ciò comporta! [(Tradurre-tradire) alterando, sottraendo, aggiungendo, ecc…]

Molti mezzi a nostra disposizione sono inquinati.
Il solo fatto che vengano usati testi teosofici per sostenere la teosofia la dice lunga.
Sarebbe come se usassi un mio scritto per sostenere i miei punti di vista.









Concordo in toto, dal tuo punto di vista.
Ma il punto di vista giusto e' un altro.

La Bibbia NON e' cio' di cui mezzo mondo e' convinto.
Inquinata o no, modificata o meno, non cambia assolutamente niente.

Avessimo pure a disposizione la versione sicuramente originale non cambierebbe assolutamente nulla.
La Bibbia resterebbe quello che e': una raccolta di misticismi, visioni, superstizioni ed eredita' di culture precedenti.

L' ho detto e ripetuto centinaia di volte e sembra che lo dico per ridicolizzare i credenti ma e' la pura e inconfutabile verita', prova ne sia che tutti la sorvolano, senza minimamente provare a confutare (perche' e' impossibile).

La Bibbia si basa sulla parola di AUTOREFERENZIATI profeti o pseudotali, lo dicevano loro, di parlare per bocca di Dio.
E ci si e' creduto grazie all' ignoranza abissale dell' epoca.
A quei tempi la gente credeva a TUTTO.
Ai tempi nostri, per contro, sarebbero finiti in manicomio.

Questi sono DATI DI FATTO.

Come non bastasse, altro dato di fatto e' che parla dell' epopea di un popolo, non dell' umanita' intera come ci e' stato fatto credere.

Epopea cominciata col POLITEISMO.
Jahve' non era DIo, ma uno dei tanti DEI.

Epopea di un popolo culturalmente da noi distanti anni luce.
Jahve' era il LORO dio, non il nostro.

Lo dice a chiarissime lettere la stessa Bibbia.
Quante volte ricorre "Dio di Israele"?
Centinaia, se non migliaia.

Se a Roma fossero finiti, invece di Paolo % Co, i rappresentanti di altre religioni, magari indu' o buddisti, molto probabilmente la religione dominante oggi sarebbe quella.

Il Cristianesimo sarebbe solo un confuso ricordo.

Per concludere: per abbattere "Il piu' grande abominio dell' umanita'" (Nietzsche) cioe' il Cristianesimo e superstizioni organizzate collegate, bisogna abbattere la Bibbia e presentarla per quello che e'.

E far capire alla gente che altro non e', oggi, che uno strumento per abbioccare le masse e acquisire potere.

Ciao
Claudio
[Modificato da Claudio Cava 12/02/2012 18:17]