00 14/04/2012 17:35
Lettura flash.

 

DIO NON ESISTE.

 

Ok, ma come fai a dire che non esiste?

 

E’ ovvio che per definizione non si può provare l’esistenza o l’inesistenza di Dio, ogni ragionamento razionale viene scavalcato quando si inizia a parlare di Dio come un’entità fuori dal tempo e dallo spazio.

Ma di quante cose non si riesce a dimostrare la non-esistenza, pur restando certi che sono invenzioni?

 

Il Dio cristiano può esistere tanto quanto gli Dèi dell’Olimpo o dell’antico Egitto, come mai invece la nostra cultura ritiene questi ultimi un parto della mente umana mentre all’opposto il nostro Dio è reale?

 

In realtà nessuna di queste ipotesi è più probabile dell’altra!

 

Le alternative in gioco (Zeus esiste, Zeus non esiste) NON SONO UGUALMENTE ragionevoli, non sono “sullo stesso piano”, per questo tutti noi non siamo agnostici ma atei in confronto a queste divinità antiche.

 

Siamo CERTI che gli Dei greci siano un’invenzione umana, anche senza averne delle prove schiaccianti e definitive, di cui non c’è assolutamente bisogno.

 

La nostra società è quindi atea rispetto a Zeus, Apollo e Babbo Natale ma credente rispetto al Dio cristiano, solo perchè quest’ultima è la divinità ufficiale della nostra epoca e della nostra società, come stabilito da Costantino nel 313 dC e come confermato dalle guerre che abbiamo vinto evitando che altre religioni diventassero la nostra.

 

O pensate veramente che se foste nati in Iran sareste comunque cattolici?

 

Un ateo cerca di mantenere un atteggiamento oggettivo e ritiene che tutte le fedi abbiano la stessa matrice “umana”.

Dopotutto guardando gli ultimi 5 mila anni di storia si scopre che l’uomo si è sempre inventato una o più entità superiori come spiegazione al “tutto” e alla vita.

La nostra società non è diversa dalle precedenti, nonostante una cultura media molto più alta e tutte le scoperte scientifiche a spiegazione di gran parte dei fenomeni fisici che osserviamo, si ha ancora bisogno di una spiegazione divina alla vita e alla morte, vogliamo qualcuno che ci indichi una via da seguire e stabilisca cosa sia il bene e cosa sia il male.

Ma anche se Dio desse senso alla nostra vita, ciò non lo renderebbe vero.

Lasciare i confortevoli miti tradizionali può sembrare difficile ma crearsi una conoscenza plurale grazie ad una libera ricerca per mezzo di pensatori di oggi e di ieri, prendendo spunti da tutto quello che ci circonda anche da quello di buono che fanno le religioni, rende orgogliosi e sopperisce alla mancanza di certezze a cui si va incontro rifiutando i precetti divini.

La felicità e l’amore non valgono meno se non sono eterni! Sapere che la morte è definitiva non vieta di vivere serenamente, anzi ne aumenta l’importanza!

 

Non credere a Dio non significa fregarsene di tutto, anzi… un ateo segue delle proprie regole morali, stabilisce autonomamente cosa è bene e cosa è male, cercando di apprendere il più possibile stando “sulle spalle dei giganti”, leggendo tutto il possibile e formandosi un’idea che a volte può avvicinarsi moltissimo a quella delle persone credenti, ma senza la necessita di postulare l’esistenza di qualche essere soprannaturale, assolutamente ininfluente a comprendere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.

Essere ateo è una spinta a fare delle scelte personali ed ad assumersi delle responsabilità, senza conformarsi ad una morale preconfezionata e imposta dalla società in cui si nasce.

 E quindi sì, si può avere un’etica anche senza religione, anzi, senza religione si ha libertà di decidere cosa sia REALMENTE meglio per tutti, sia ha un’apertura mentale che non si fonda su ideologie vecchie che impiegano secoli per aggiornarsi ai cambiamenti della società, progressi che vengono sempre avversati da coloro che temono di perdere il proprio potere e la propria influenza.

 

Articolo integrale:

http://www.lasodacaustica.ilmiosito.net/Religione/DIO-NON-ESISTE-a10121.html

 

[Modificato da ReteLibera 14/04/2012 17:40]