La
Legione di Cristo è di nuovo nello scandalo. L’ordine religioso aveva garantito che solo il suo fondatore,
Marcial Maciel Degollado, era coinvolto nello scandalo dei preti pedofili. Tuttavia l’
Associated Press in esclusiva ha rivelato che il
Vaticano sta indagando su
almeno altri 7 casi di preti pedofili Legionari di Cristo.
Un’inchiesta interna, dunque, che potrebbe rivelarsi davvero dirompente.
Altri due sacerdoti della Legione sono indagati dalla Congregazione Vaticana per la Dottrina della Fede per presunte violazioni dei sacramenti, che riguarderebbero l’
abuso di potere spirituale finalizzato ad avere rapporti sessuali inappropriati con delle donne.
Le indagini segnano la prima azione conosciuta del Vaticano contro i preti della Legione per presunti abusi sessuali, dopo le rivelazioni del fondatore della Legione stessa che era stato a lungo presentato come un modello proprio da parte del Vaticano (nonostante le accuse credibili – in seguito provate – che fosse un tossicodipendente che violentava e molestava i suoi seminaristi).
A quanto pare le indagini indicano che lo stesso
clima “di segretezza” che Maciel aveva creato per coprire i suoi crimini avrebbe permesso ad altri preti di abusare sessualmente di minori.
Proprio come hanno fatto altri ordini religiosi e diocesi altrove nel mondo.
Lo scandalo del
Reverendo Maciel è uno dei peggiori del 20 ° secolo
in cui è coinvolta la Chiesa cattolica, dal momento che egli
era considerato come un modello dai fedeli di Papa Giovanni Paolo II.
L’ordine ortodosso, che ha circa 900 sacerdoti in tutto il mondo, in passato è stato elogiato spesso per attirare le vocazioni al sacerdozio.
Tuttavia, la documentazione degli archivi del Vaticano ha dimostrato che già nel 1950 esistevano le prove che
Maciel fosse un
tossicodipendente e un pedofilo. (vedi don Seppia. -Retelibera ndr-)
Solo nel 2006 la Chiesa lo ha condannato ad una vita di penitenza e di preghiera per i suoi crimini. Il reverendo morì nel 2008 e un anno dopo la Legione ammise che era padre di tre figli avuti con due donne diverse e che aveva abusato dei suoi seminaristi.
Aaron Loughrey, 35 anni, è una delle vittime che cerca giustizia dall’ordine.
Nella primavera del 1995 aveva 17 anni ed era un seminarista della Legione in Iralanda, dove
dice di essere stato costretto da un superiore a masturbarlo nel letto.
Spiega che il voto di un seminarista prevede di non criticare gli atti di un superiore, cosa che lo ha reso incapace di mettere in discussione ciò che il sacerdote gli aveva chiesto di fare: il suo superiore gli aveva detto che una malattia senza nome gli stava dando dei crampi terribili all’addome inferiore e che solo con un massaggio poteva essere attenuata.
“Nel mio cuore e nella mia coscienza, ho creduto che avessi agito quella notte come un vero legionario -mettere i bisogni del mio superiore prima dei miei- così ho confinato i pensieri e i sentimenti sgradevoli verso la parte posteriore della mia mente”.
Il ragazzo, crescendo, ha lasciato il sacerdozio.
Papa Benedetto XVI nel 2007 ha ordinato alla Legione di rimuovere il cosiddetto
“quarto voto” : quello che prevede di non criticare un superiore proprio per l’abuso di autorità che aveva creato nell’ordine.
(Ad maiorem Dei gloriam -ReteLibera ndr-)
Loughrey è certo che ci siano stati più di quei sette abusi e che quelli attualmente in fase di indagine rappresentano circa l’1%:”Sono felice di questa inchiesta, ma onestamente non ho speranza che qualcosa verrà fuori”.
Anche
Jason Berry, l’autore dell’articolo che nel 1997 ha rivelato per primo i crimini di
Maciel contro i seminaristi, sostiene che sicuramente erano di più coloro che abusavano all’interno della Legione e che il Vaticano sa bene chi sono.
“Il Vaticano dovrebbe porre fine a questa farsa di segretezza, identificare i responsabili e fornire alle vittime un equo indennizzo”.