Ed è la stessa cosa che sto dicendo io da più post di te.
CREDI PER FEDE. Quindi devi essere convinta di quello in cui credi, ma è una tua scelta personale e non una logica conseguenza.
Però se vogliamo essere pignoli "credo per fede" vuol dire "credo contro ogni sensata e logica evidenza".
Del tipo che se venisse uno scienziato a dimostrare la non esistenza di dio un credente direbbe: "Chissenefrega! Io credo per fede!"
Di credere per fede in qualcosa che non è "visibile" e non provabile con esperimenti scientifici significa di andare contro ogni
apparente logica.
Il fatto che si crede in qualcosa cosa che oggi non è provabile o non visibile non significa che in realtà invece non esiste.
Se oggi qualcuno crede nell'esistenza degli alieni potrebbe sembrare che va contro ogni apparente logica che inevce per qualcuno è evidente logica, ma se in un domani questi alieni dovrebbero apparire in modo tangibile quella logica cosi "evidente" non sarebbe mai stata verità perché gli alieni esistono e come.
E quelli che venivano presi per pazzi perché credevano in qualcosa in passato non provabile pazzi non erano affatto perché hano creduto semplicemente nella verità.
Se 2000 anni fa qualcuno avesse detto che crede nelle onde elettromagnetiche lo avrebbero preso per pazzo perché non erano visibile ne provabili.
Eppure sono esistono e come.
se ti dico che 1+1=5 mi puoi dire che sono fuori perché matematicamente è approvato che 1+1=2.
Ma il credere nell'esistenza di Dio non può essere neagto con una formula matematica.
Pensaci.
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)