00 30/11/2012 22:10
TESTIMONIANZA DI UN PELLEGRINO
Che bello poter partecipare all'emozione e all'entusiasmo (anche solo attraverso la lettura)vissute da un pellegrino a Medjugorje.
grazie a questo testimone per averci trasmesso la sua esperienza.

Testimonianza su Medjugorie, da un figlio di Maria

Cari amici, come promesso condividerò la mia esperienza a Medjugorje.

Non è facile sintetizzare il tutto poichè il pellegrinaggio è stato denso di avvenimenti e di grazie. Il viaggio (in pullman) è durato in tutto 9 giorni con una sosta di 1 giorno e mezzo a S.Giovanni Rotondo. Cercherò di raccontarvi i momenti più salienti...scusatemi la solita prolissità.

I compagni di viaggio
Innanzitutto mi preme dire che nel pulmann sono capitato in un gruppo di fedeli a dir poco stupendo. Persone eterogenee per ceto sociale e per età (il passeggero più piccolo è stato il mio piccolo, il più anziano aveva circa 80 anni) ma tutti, dico tutti, innamoratissimi di Maria.
Era una gioia ascoltare le loro testimonianze! Il viaggio è stato accompagnato da preghiere, canti del Rinnovamento, storielle edificanti, testimonianze di miracoli ed infine qualche sana ma simpatica barzelletta. Con alcuni di loro è nata una vera e propria amicizia. Le grazie sono quindi iniziate durante il viaggio. Mi ha sorpreso anche il vedere l'insolita tranquillità e giovialità di mio figlio minore.

Il primo giorno a Medjugorje
Non appena arrivati al paese, dopo una veloce sistemazione in albergo, siamo andati subito in parrocchia per salutare e ringraziare la Vergine. E' stato bello vedere dal vivo la famosa chiesetta dai due alti campanili...da anni sognavo di andare in quel luogo santo!
La parrocchia come sapete è il punto di riferimento del paese.
Entrando sul piazzale antistante la chiesetta, sulla destra, si erge una bella statua bianca della Madonna con la mano destra poggiata sul petto e la sinistra in avanti come per chiedere l'elemosina (il nostro cuore). Attorno alla statua, protetta da un recinto, si vedono parecchie persone in preghiera.
Più avanti a destra si scorge un altro luogo di preghiera e di raccoglimento dove si erge un bellissimo Crocifisso dalla cui base fuoriesce una piccola cascata d'acqua. Lì si possono accendere dei lumini per le varie intenzioni ed è proprio qui che ho cominciato a pregare per le vostre intenzioni.
Più avanti ancora si giunge in un ampio spazio aperto disseminato da moltissime panchine. Questo spazio corrisponde al retro della chiesa dove si celebra talvolta la S.Messa e dove si fa l'Adorazione Eucaristica. Infine ancora più in là c'è un vialetto alberato che porta all'altro famoso Crocifisso in bronzo (senza croce) dal cui ginocchio si formano continuamente gocce di un liquido trasparente che sa di miracoloso (anche se il fenomeno deve essere ancora studiato).
Durante la giornata non abbiamo fatto nulla di particolare poichè eravamo ancora stanchi per l'estenuante viaggio. Abbiato trascorso il tempo facendo acquisti di oggetti sacri nei vari negozietti.

La salita sul Podbordo
L'esperienza della salita sul Podbordo, la collina della prima apparizione, è stata molto intensa. Il sentiero è molto ripido interamente tappezzato di pietre aguzze tanto che molti preferiscono salire con l'ausilio di un bastone. Io ho fatto la salita con il bimbo in braccio e non vi nascondo che...avevo paura di scivolare giù. Grazie Dio, io con tutta la mia famiglia siamo arrivati incolumi sino alla cima dove si trova un'altra statua della Madonna e più avanti un Crocifisso. L'emozione che ho provato non si può descrivere. Mi sono messo in ginocchio in mezzo alle roccie per pregare ma stranamente non sono riuscito a dire molto in quel momento. Avevo il cuore così pieno di gioia e di riconoscenza...avevo anche così tanto da dire e da chiedere che alla fine non ho detto nulla. Ho fatto una preghiera silenziosa ed ho detto a Maria: "Madre mia, leggi tu nel mio cuore...io non so più quello che devo dirti". Attorno a me c'erano parecchie persone in lacrime. Alcune erano letteralmente prostrate a terra che piangevano a dirotto.

La salita sul Krizevac
Il giorno successivo, alle 5 del mattino, siamo saliti sull'altro monte, il Krizevac (monte della Croce). La salita di questo monte è ancora più difficoltosa del Podbordo. Lungo la salita si trovano delle lastre in bronzo raffiguranti la varie stazioni della via Crucis. La salita viene fatta proprio all'insegna della via Crucis...in quei momenti mi sentivo molto vicino a Gesù nella Sua Passione.
Ad ogni stazione ci soffermavamo qualche minuto, giusto il tempo per meditare sui misteri delle varie stazioni. Alla penultima stazione mi sono soffermato sulla tomba di padre Slavko, un sacerdote francescano morto qualche anno fa proprio durante una via Crucis sul Krizevac. Era un uomo straordinario, l'anima stessa di Medjugorje. Per moltissimi anni, questo straordinario sacerdote ha fatto ogni santo giorno la salita del monte accompagnando i pellegrini con delle catechesi memorabili. Era un servo instancabile di Maria. Dopo la sua morte, perfino i veggenti si sentirono smarriti.
Arrivati in cima, ho visto la bellissima Croce di marmo (alta circa 9 metri), eretta nel 1933 e al cui interno è conservato una reliquia della vera croce di Cristo. Anche in questo caso la gioia che ho provato era indescrivibile. Dopo qualche minuto di raccoglimento abbiamo iniziato la discesa. Il caldo era estenuante, credo che ci fossero 40°. E' stato molto faticoso scendere, molto più della salita (intervallata com'era dalla pause delle varie stazioni). Per di più sono sceso aiutando una persona anziana che si teneva ancorata al mio braccio. Quando sono arrivato giù avevo un aspetto a dir poco orrendo: sudatissimo come uscito dalla doccia, faccia stravolta, ustione al collo ed affanno. Mi sembrava normale tutto ciò ma quando ho visto accanto a me una suora di 70 anni che era scesa tranquillamente e senza problemi con lo sguardo sereno e senza segni di stanchezza alcuna....mi sono sentito a dir poco un rammollito. Quella suora aveva più energia di me ... e pensare che padre Slavko faceva tutta quella salita giornalmente per tanti anni...vedete cosa può fare l'amore verso Dio!

L'incontro con Vicka
Fra i 6 attuali veggenti, Vicka è sicuramente la più affabile e la più vicina ai pellegrini. Anche lei, malgrado il suo fisico sia segnato da terribili sofferenze, possiede un'energia, una vitalità ed una gioia indescrivibile. Dopo aver fatto una breve testimonianza di ciò che la Madonna chiede ai suoi figli e dopo aver raccontato la sua speciale esperienza dell'inferno, purgatorio e paradiso, ha cominciato a pregare per tutti i presenti. Mentre pregava ogni tanto fissava lo sguardo su alcune persone in particolare. Mentre ero anche io raccolto in preghiera, mi ritrovai con il volto rigato dalle lacrime. Ad un certo punto succede qualcosa di insolito. Sapevo che Vicka aveva ricevuto dalla Madonna il dono di imporre le mani sugli ammalati ma non credevo che quello fosse il momento giusto per chiederle questo. Dopo la preghiera cominciò lei stessa a posare le mani sul capo di alcune persone che erano vicine a lei ma in quel momento pensai che non era il caso avvicinarmi anche io perchè mi trovavo un pò lontano da lei e la calca di gente era allucinante. Ecco che a quel punto una persona anziana che parlava in inglese mi disse con insolita insistenza di avvicinarmi a Vicka per chiederle di imporre le mani al mio piccolo che tenevo in braccio. Questa persona che si trovava vicino a me non la conoscevo affatto e non capivo perchè insistesse tanto. Dietro le sue insistenze mi intrufolai a fatica in mezzo alla ressa per avvicinarmi sulla scala dove stava stava la veggente. L'aria era irrespirabile e c'erano persino persone che stavano male. Arrivato vicino a Vicka non riuscivo ancora ad attirare l'attenzione della veggente a causa delle molte persone che gridavano. A quel punto sentì di nuovo la voce di quella donna che parlava inglese (di nuovo accanto a me) la quale mi invitava di sollevare in alto il bambino affinchè la veggente lo vedesse. Seguii il suo consiglio e fu così che Vicka potè imporre le mani su mio figlio.
Per chi non lo sapesse, il mio piccolo di 2 anni e mezzo, è affetto da una patologia non ancora ben definita caratterizzata da un deficit di carattere cognitivo-comportamentale. Ricevuta la benedizione ringraziai di cuore quella donna che mi incoraggiò così insistentemente a fare ciò che mi chiese. Lei era felice, più di me che vi ero riuscito. Le dissi in inglese: "grazie per quello che hai fatto...pregherò per te". Mi rispose con un dolce sorriso: "Thank you".
Oggi, A distanza di qualche giorno dall'evento, sono sempre più convinto che sia stato un angelo ad aiutarmi.

L'apparizione straordinaria della Gospa sul Podbordo
Per il giorno 27 Giugno alle ore 22 era attesa l'apparizione straordinaria ad Ivan sul Podbordo. Questa apparizione era molto importante anche perchè avremmo avuto la possibilità di partecipare direttamente all'apparizione (cosa che non successe per l'apparizione ordinaria dell'anniversario), Verso le 20.30 cominciammo a salire il monte. Ancora c'era abbastanza luce ma dietro di noi grossi nuvoloni neri presagivano un imminente temporale. Arrivati sul monte, c'era già un pò di buio, il cielo diventò ancora più coperto. Dalle nuvole si diramavano insolite saette di luce che facevano strani disegni nel cielo illuminandolo vistosamente. Non ho mai visto nulla del genere. Non si trattava di temporale anche perchè non c'erano tuoni. E' come se si fosse trattata di una tempesta magnetica, di quelle che si vedono in certi film di fantascienza o del genere catastrofico. Verso le 22, la parte centrale del cielo si liberò delle nuvole e si potevano vedere le stelle ma tutto intorno continuavano i fenomeni insoliti sopra descritti. A rendere la scena ancora più surreale era la presenza di un vento strano che giungeva a raffiche, impetuoso e dolce nel contempo. Di tanto in tanto la Croce bianca del Krizavac si illuminava inspiegabilmente. Alle 22 in punto Ivan che era vicino a me interruppe il Rosario e si inginocchiò in estasi. L'apparizione durò qualche minuto. Tutti eravamo in silenzio. Ternimanata l'apparizione ci fu la traduzione del messaggio che voi già conoscete.
Che esperienza indimenticabile! Io mi trovavo a poco più di un metro dalla terra su cui la Madonna ha poggiato i suoi piedi.
Mia moglie che era rimasta in albergo non potendo venire con i bambini (a quell'ora tarda) sul monte si era nel frattempo addormentata per la stanchezza. Mi racconta che alle ore 21:57 si sentì chiamare con voce forte e chiara da me: "Svegliati!". Lei si alza ma non c'era nessuno. Di istinto va alla finestra e si accorge pure lei di quello strano fenomeno atmosferico che durò fino a 10 minuti dopo l'apparizione. Mia moglie era inizialmente triste per il fatto di non essere lì con me ma quello strano risveglio, al momento dell'apparizione, la riempii di profonda gioia.

Altri eventi.
Durante i giorni di permanenza a Medjugorje ci sono stati altri avvenimenti importanti che di seguito elencherò molto brevemente.

- l'incontro con Suor Elvira nella comunità cenacolo. Su questo aspetto non vi dico nulla ma vi invito a leggere il link di cui sotto per comprendere la meravigliosa missione di questa straordinaria suora.

www.comunitacenacolo.it/index.asp?idlingua=1

- l'inconro con Padre Iozo. Anche questa è stata una meravigliosa esperienza. Il carisma di questo frate è indescrivibile. Ci ha infine benedetti, ci ha consegnati dei Rosari ed ha imposto le mani a tutti i presenti.

- visita a Tihalina. All'interno della chiesetta di S.Elia si trova la statua della Madonna simbolo di Medjugorje e di Radio Maria. Che emozione! Già dalle foto si osserva la sua straordinaria bellezza ma vederla dal vivo è un'altra cosa. Per me è la più bella statua della Madonna in assoluto. Sembra veramente umana. Osservando il suo volto si intravvede tutta la dolcezza, la maternità, la sollecitudine, la misericordia di Maria

Considerazioni conclusive.
Medjugorje è davvero un piccolo angolo di paradiso. Tutti i giorni ci sono parecchie Celebrazioni Eucaristiche in varie lingue e molto spesso, indimenticabili Adorazioni Eucaristiche notturne. Ovunque ci sono sacerdoti che confessano e benedicono volentieri gli oggetti comprati nei negozietti.
Ovunque si scorge preghiera profonda, raccoglimento, volti sereni, ordine. Lì la sofferenza è come se non esistesse. Anche se di tanto in tanto si vedono persone che piangono, capivo che il loro pianto non era di disperazione ma di liberazione, di speranza.
Sì cari amici, Medjugorje è un luogo benedetto da dove si riparte cambiati, trasformati, ritemprati.
La Madonna ci chiede sacrifici e preghiere per la conversione nostra e dei nostri fratelli. Lei ci sostiene, ci è vicina e desidera la nostra collaborazione per far trionfare il suo cuore immacolato già a partire dai nostri cuori e dalle nostre famiglie. Se la aiutiamo a realizzare i suoi progetti lei ci da in cambio un anticipo di paradiso già su questa terra. Non ci toglie tutte le sofferenze (anche se parecchie guarigioni sono state documentate a Medjugorje) ma ci dà quella pace, la vera pace che rende la vita più bella, più allegra, più meravigliosa. Provare per credere!
Io invito tutti voi a pensare di poter fare un pellegrinaggio in quel luogo santo e benedetto. Non badate troppo agli ostacoli...la Madonna vi spianerà la strada come ha fatto con me. Non potete immaginare quanti impedimenti ho avuto io e quante volte satana mi abbia messo il bastone fra le ruote. Ho avuto fiducia in Maria, mi sono affidato a lei e tutto si è reso possibile. Maria, da madre premurosa che è mi ha protetto sotto il suo manto, mi ha condotto ai suoi piedi e mi ha ricolmanto di grazie straordinarie.

Auguro a ciascuno di voi di potere vivere un'esperienza come la mia. E' il più bel regalo che potreste fare a voi stessi ed alla vostra famiglia.

04.07.2008 [SM=g8322] [SM=x2986253]