K.
Se voi considerate la medicina alla stregua di una scienza esatta o dogmatica, siete fuori strada.
Anche la medicina tradizionale ormai sa che esiste un collegamento tra corpo e mente.
Faccio solo un esempio: e un dato di fatto che un paziente con ulcera gastrica e duodenale, spirito positiva e fede di gaurire ha molte più chance di guarire bene e soprattutto di guarire prima che uno che si abbatte appena sente che ha una semplice e leggera gastrite.
La medicina non è una religione. Purtroppo viene considerata così, ma è sbagliato, anche se a voi credenti può risultare normale.
E da chi?
L'esperienza e l'osservazione possono insegnarti, su te stesso, molto più di quello che può sapere il medico. Esclusi ovviamente gli eventi traumatici che richiedono l'intervento di un ortopedico. Ma su una gamba rotta c'è poco da disquisire sul perchè e sul percome si sia rotta e come fare a riaggiustarla. Lì ci vuole il gesso e amen.
Qui sfondi una porta aperta, non potrei non darti ragione.
Ma ci sono tanti altri ambiti in cui non vale questo principio, e un corpo non reagisce come un altro. Giusto per dire la cosa più banale.
A qui non potrei darti torto.
ma pensno che anche ad altri non racconti nulla di nuova, fa parte anche della fisica.
Chi vuole sapere cerca, osserva, confronta, critica e valuta. E non vedere "guru" dove non ce ne sono. Aprite gli occhi e siate consapevoli delle vostre capacità.
Ma qui abbiamo parlato della forza della fede, e non di Guru.
[Modificato da Cristianalibera 28/01/2013 10:51]
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)