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Indagine sui Nuovi Movimenti Religiosi in Italia

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    Orchidea
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    00 07/04/2013 12:20
    Un consiglio ai parenti: tenete gli occhi aperti!

    E' importante capire in tempo cosa sta succedendo e chiedere aiuto alle varie Associazioni. Non tutti i culti sono "distruttivi", non tutte le sette cercano i plagiare i loro aderenti. Anzi, molti culti sono espressioni di sincere e positive esigenze spirituali. Ma spesso la persona che viene contattata e reclutata non è in grado di vedere la differenza e saper scegliere perché si trova in un momento di debolezza o di vulnerabilità psicologica. Tocca allora a parenti e amici stare attenti, vegliare sul loro caro e cercare di tirarlo fuori dalla rete nella quale è rimasto impigliato.

    Ecco una breve guida ai "sintomi", per riconoscere gli effetti su una persona di un culto potenzialmente pericoloso.

    Come cambia il comportamento:

    1) perdita della volontà individuale;
    2) aumento della dipendenza e ritorno ad un comportamento quasi infantile;
    3) perdita della spontaneità e del senso dell'umorismo;
    4) incapacità di instaurare amicizie al di fuori del gruppo;
    5) peggioramento delle condizioni fisiche;
    6) deterioramento psicologico (tra le altre cose: allucinazioni, ansia, paranoia, disorientamento).
    Caratteristiche principali di un culto "distruttivo":

    1) manipolazione del comportamento e del carattere di una persona;
    2) leadership carismatica (con auto-proclamata divinità o conoscenza suprema e richiesta di obbedienza incondizionata). La leadership può essere individuale o basata su un nucleo centrale all'interno della setta.
    3) separazione degli adepti dalle famiglie, dagli amici e dalla società in generale.
    4) visione del gruppo come una nuova famiglia con la quale stabilire un rapporto esclusivo.
    5) forti e sempre crescenti richieste di denaro.
    6) richiesta di firmare un testamento che nomini la setta o il suo leader come unico o prevalente erede.
    7) richieste di attività e comportamenti sessuali devianti.
    Cosa fare:

    1) registrare tutti i nomi, indirizzi, numeri di telefono delle persone che si sa appartengono alla setta.
    2) mantenere una cronologia scritta di tutti i fatti che riguardano l'attività del proprio familiare o amico all'interno della setta.
    3) rispondere a tutte le comunicazione del proprio parente con amore, sincerità e senza eccedere nelle critiche dirette e aggressive.
    4) raccogliere tutte le possibili informazioni, articoli e pubblicazioni sul gruppo, in modo da conoscerne strategie e composizione.
    5) chiedere aiuto ad una delle tante associazioni che riuniscono famiglie nella stessa situazione.
    Cosa non fare:

    1) non spedire soldi al proprio parente. Meglio mandare doni non in denaro, vestiti, biglietti aerei o ferroviari non rimborsabili.
    2) non spendere grandi somme per corsi o seminari di riabilitazione se non se conoscono bene finalità e programmi.
    3) non dimenticare mai che la personalità del proprio caro non è scomparsa, ma è solo stata momentaneamente sopraffatta.
    4) non sentirsi soli. Si tratta di un problema comune a migliaia di perone in tutto il mondo, in tutti gli ambienti religiosi ed economici.

    www.viveremeglio.org/conovive/varie/inchiesta_sette2.htm... [SM=x3308935]





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    Sonnyp
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    Utente Master
    00 08/04/2013 19:31
    Ottimo Claudia!

    Ora riflettici bene sopra e trai tu le conclusioni appropriate sulla tua organizzazione. Shalom.

    [SM=x2531615] [SM=x2768019] [SM=x2533864]