00 14/04/2013 08:14
Noi gli chiediamo, preghiamo, supplichiamo ma......
Prendo spunto da una delle riflessioni di Papa Francesco che mi ha fatto molto riflettere....

"Dio mai si stanca di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono."

Ci avete mai pensato? Quando ci sentiamo in colpa per qualcosa, ecco che ci "ricordiamo" di Lui e allora usiamo il dono della preghiera e gli chiediamo perdono per i nostri peccati. Quando va bene, andiamo in chiesa a confessarci, forse qualche volta all'anno, ma difficilmente una volta al mese come ci consiglia la nostra "Gospa"!

A volte però, arriviamo persino a dimenticarci di fare questo riconoscimento spirituale e prendiamo le cose per scontate.
"Tanto Lui ci ama e ci perdona lo stesso".... Penserà qualcuno.
Può darsi, essendo la massima rappresentazione dell'Amore, sicuramente Dio tiene conto di moltissime cose che agli esseri umani sfuggono o sottovalutano nelle loro possibilità. Ma a Dio NULLA sfugge!

"Ebrei 6:10 Dio infatti non è ingiusto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome," dice la Bibbia!

Ma possiamo offrire a Dio qualcos'altro della nostra vita?

Cosa ci ha offerto Suo Figlio a TUTTI quanti noi?
Ebbene, sintetizzando, ci ha offerto il Suo amore, al punto di soffrire e patire le sofferenze sia fisiche che morali che l'hanno portato a morire sulla croce!

Ebbene, prendendo le parole da Chiara Luce Badano, anche noi possiamo offrire qualcosa di unico, di prezioso, di veramente pesonale:

Le nostre sofferenze! "Se lo vuoi tu Gesù, allora lo voglio anch'io!"

Ogni famiglia in genere ha la sua croce da portare, ogni persona ha le sue pene da sopportare. Ebbene, perchè non offrirgliele a Dio?

Certo, ora non cadiamo sicuramente nel fanatismo o esaltazione squilibrata, ma visto che a volte, basta cambiare punto di vista per ribaltare una situazione bella da brutta.... buona da cattiva....
dolce da amara.... gioiosa da triste, allora, perchè no?
Cogliamo l'opportunità anche nella cattiva sorte, di poter offrire a Gesù, le pene del nostro cuore! Io ho offerto a Dio i nostri 25 anni passati dentro il geovismo e ho capito che dal male ho solo ricevuto il bene, avendo ora ritrovato la vera fede!
Ho offerto la separazione che quella setta ha inculcato nel cuore dei miei figli, insieme alla lontananza forzata ora anche dei nostri nipotini e mi accorgo che Dio in cambio mi rende la pena più sopportabile, più leggera nel cuore.

Penso a coloro che purtroppo sono malati, gravemente malati, persino agli agonizzanti che soffrono indicibili dolori nel corpo e prego per loro che, se possibile, possano guarire dalla loro malattia, ma diversamente, che possano essere sostenuti nel loro dolore, dallo Spirito Santo e possano affrontare con dignità quello che è la pena della malattia.

Che Dio possa accettare queste sofferenze come loro dono d'amore e possa servire per "scontare" le colpe di una intera umanità che molto, TROPPO spesso s idimentica o prende per scontato l'amore manifesto nella sola CREAZIONE per il mondo intero!

Possano persino gli atei, che hanno chiuso il loro cuore e la loro mente alle evidenti dimostrazioni di realtà benchè non vedute, ponderare, meditare e ricevere l'illuminazione spirituale così che possa vincere le tenebre in cui sono caduti!

Parlavo prima di cambiare i punti di vista per poter trarre il bene ANCHE dal male.....

Ebbene, vi dedico questa preghiera che ho sentito a Lourdes per darvi un esempio reale di come una sofferenza può essere vissuta diversamente: La preghiera dell'ammalato. Possa questa essere la molla spirituale che ci farà vincere le ostilità l'essere allieni a Dio. Shalom e buona domenica a TUTTI, atei compresi.

Signore Gesù,
la malattia ha bussato alla porta della mia vita:
un'esperienza dura, una realtà difficile d'accettare.
Ciononostante, ti ringrazio proprio per questa malattia:
mi ha fatto toccare con mano la fragilità e la precarietà
dell'umana esistenza.
Ora guardo tutto con altri occhi:
quello che sono, con quello che ho, non mi appartiene,
è un tuo dono.
Ho scoperto che cosa vuol dire dipendere,
aver bisogno di tutto e di tutti,
non poter far nulla da solo.
Ho provato la solitudine e l'angoscia,
ma anche affetto e l'amicizia di tante persone.
Signore!
Anche se mi è difficile ripeto:
"Sia fatta la tua volontà! "
Ti offro le mie sofferenze e le unisco a quelle di Cristo.
Benedici le persone che mi assistono
e quelle che soffrono con me.
Maria,
nostra Signora di Lourdes,
sono tuo devoto:
intercedi per me presso il Figlio tuo.
Amen.

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