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6) Giovanni 1:8 –TNM: “ Egli non era quella luce, ma doveva rendere testimonianza riguardo a quella luce” (mio il corsivo)

Anche con questa Scrittura, il papa Corpo Direttivo ha davvero messo al bando la divinità assoluta di Cristo. Gesù, come spiega il testo greco, non è né quella luce né questa luce. Egli è luce, cioè To fos. Ed è proprio alla luce che Battista rende la sua testimonianza.

7) Atti 3:15 –TNM: “Mentre uccideste il principale agente della vita”. La parola di Dio invece contiene “l’autore della vita” che significa ben altra cosa, rispetto a quello che credono i tdG. Cos’è, il principale distributore della Torre di Guardia? Il principale agente pubblicitario? Anche in Ebrei 12:2, a Gesù Cristo gli viene appioppato lo stesso termine: “il principale Agente” che distribuisce la fede geovista!
C’è poi, una parolina molto importante che in questo caso non appare nel greco, “nostra”, appunto, per spiegare che la sola fede appartiene ai geovisti.

8) I Corinti10:16-22 –TNM: “…il calice di benedizione che noi benediciamo, non è una partecipazione al sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è una partecipazione al corpo di Cristo?...Voi non potete bere il calice di Geova e il calice dei demoni; non potete partecipare alla <> e alla tavola dei demoni. O incitiamo <>?...”
A un certo punto del discorso, che parla di Gesù, l’argomento viene spostato su Geova e in questo modo il ragionamento diventa incoerente e assurdo, invalidando ciò che l’apostolo sta osservando su Gesù! E’ evidente, da tutto il discorso, che l’apostolo sta parlando del pane e della tavola di Cristo, cioè dove si celebra l’eucarestia, per cui, non si parla della tavola, né tantomeno del calice, né del pane di Geova! I soliti falsari pongono tra virgolette due frasi: “la tavola di Geova” e “incitiamo Geova a gelosia”. Questo in opposizione al pensiero dell’apostolo Paolo, il quale non fa per nulla alcun riferimento al Vecchio Testamento. Prendersi la libertà di correggere la Scrittura si incorre nel giudizio avverso di Dio, e questo il Corpo direttivo lo conosce benissimo, sarebbe saggio da parte sua che ci riflettesse sopra. Ma fino ad ora sembra che non ci sia la volontà di cambiare rotta, pur sapendo che non si devono manomettere i Sacri Scritti, il Corpo Direttivo continua, nonostante tutto, con totale indifferenza, la sua opera inquinante, modificando a suo piacere la traduzione della Parola. Si aggiunge pure al testo in questione, la voce “Geova” che, oltre ad essere un nome falso lo pone in bocca all’apostolo che invece, in armonia al suo discorso, chiama Gesù “Signore”.
Nel maligno tentativo di stravolgere le parole di Paolo, il Corpo Direttivo induce l’apostolo a degli accostamenti scritturali palesemente inadeguati pur di raggiungere il suo scopo e, quindi, si da al discorso di Paolo un corso diverso, tanto è vero, che nella sua integrità non è più riconoscibile.