00 11/12/2013 00:24
Re:
Credente., 23/07/2013 7:56 PM:

A proposito della sempre riproposta questione delle immagini, faccio seguito alla riflessione di Tommaso, più che importante in quanto fa capire in modo chiaro che la proibizione data da Dio non è in senso assoluto, altrimenti non avrebbe poi comandato di fare alcune immagini come ad esempio il sepente di bronzo che doveva essere ben rimirato per avere effetto contro il veleno dei morsi mortali dei serpenti, prefigurazione del Crocifisso che per quanti si affidano a Lui ci libera dal peccato che porta alla morte eterna.

Vediamo dunque più in dettaglio la questione:

Il secondo comandamento non proibisce le icone? 

il problema relativo al secondo comandamento dipende da com'è tradotta la parola che indica le immagini. Se essa significa mere raffigurazioni, allora le immagini nel Tempio sarebbero violazioni di questo comandamento. La nostra guida migliore al significato della parola ebraica, tuttavia, è ciò che essa significava per gli ebrei: quando gli ebrei tradussero la Bibbia in greco, tradussero questo termine semplicemente come "eidoloi" , ovvero "idoli." Per di più, la parola ebraica pesel non viene mai usata in riferimento a qualsivoglia immagine nel Tempio. Perciò è chiaro che qui ci si riferisce a immagini pagane piuttosto che alle immagini in generale. Guardiamo più attentamente il passo scritturale in questione: "Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prosternerai davanti a loro e non li servirai." (Eso 20:4-5a). 
Ora, se prendiamo questo passo come riferimento a immagini di ogni genere, allora chiaramente i cherubini nel tempio violano questo comandamento. Se ci limitiamo ad applicarlo solo agli idoli, non esiste alcuna contraddizione. Inoltre, se il termine si applica a tutte le immagini - allora anche la foto sulla carta d'identità viola il comandamento, ed è un idolo. Così, o tutti i protestanti con la carta d'identità e le foto di famiglia, o le figure delle loro bibbie illustrate sono degli  idolatri, oppure le icone e le raffigurazioni non sono idoli se non vengono adorate i se stesse. 

Lasciando da parte, per il momento, le sfumature del termine "immagini", limitiamoci a osservare che cosa ne dice il testo. Non farai x, non ti prosternerai a x, non adorerai x.
Se x = immagini, allora il Tempio stesso con tutte le sue immagini violava il comandamento.
Se x = idoli e non tutte le immagini, allora questo verso non contraddice le Icone nel Tempio, né le Icone ortodosse. 



 Ma considerata la violenta opposizione che gli ebrei avevano per le immagini, come è possibile che i primi cristiani abbiano accettato le icone? 

Non solo si trova iconografia in tutte le catacombe cristiane, ma anche nelle catacombe ebraiche dello stesso periodo. Abbiamo anche le Icone ebraiche ben conservate di Dura-Europos, in una città distrutta dai persiani a metà del III secolo (cosa che mette ovviamente un limite a quanto recenti potessero essere queste icone). Spesso si prendono le vedute di Giuseppe Flavio sull'iconografia come la norma delle vedute ebraiche in materia, ma questo è scorretto e chiaramente inappropriato. Un testo specifico che è solitamente citato è un passo che si riferisce a un tumulto scoppiato quando i romani posero un'aquila imperiale sul cancello del Tempio. Questa storia non è così bianca e nera come alcuni vorrebbero pensare. Questi erano zeloti. Giuseppe Flavio, anche lui un ribelle, per quanto in seguito avesse cambiato bandiera e aiutato i romani, ne narra gli eventi. Giuseppe racconta come i romani avessero montato l'aquila sopra l'ingresso del Tempio, e il popolo la strappò come sacrilega - ma erano le immagini di animali per se a essere in questione, o piuttosto l'aquila romana sull'ingresso del Tempio? Il punto di vista di Giuseppe a proposito era così estremista che egli pensò che le statue di animali connesse al Tempio di Salomone fossero un peccato (Antichità, VIII, 7,5). 
L'attitudine globale degli ebrei verso l'arte religiosa non era neppure in parte così iconoclasta. Il Talmud Palestinese narra (in Abodah Zarah 48d) "Nei giorni di Rabbi Jochanan gli uomini incominciarono a dipingere figure sulle pareti, ed egli non lo impedì," e "Nei giorni di Rabbi Abbun gli uomini incominciarono a fare disegni a mosaico, ed egli non lo impedì." Inoltre, il Targum dello Pseudo-Gionata ripete il comandamento contro gli idoli, ma poi dice "nei vostri santuari potete tuttavia fare colonne di pietra incise con immagini e figure, ma non per adorarle." Inoltre, i libri sacri degli ebrei sono stati illustrati fin dai più antichi esemplari che abbiamo. Essi contengono illustrazioni di scene bibliche, molto simili a quelle ritrovate nella Sinagoga di Dura-Europos (e anche nella chiesa cristiana che si trovava nelle vicinanze). 
È importante notare che le più antiche Icone delle catacombe erano per la maggior parte scene dell'Antico Testamento, e Icone di Cristo. Il predominio di scene dell'Antico Testamento mostra come questa non era una pratica pagana cristianizzata dai convertiti, ma una pratica ebraica adottata dai cristiani. 

 Se le Icone sono così importanti, perché non le troviamo nelle Scritture ? 

Invece noi le troviamo davvero nelle Scritture! Considerate quante se ne trovano nel Tabernacolo e quindi nel Tempio. C'erano immagini di cherubini: 

Sull'Arca - Eso 25:18 

Sui veli del Tabernacolo - Eso 26: 1 

Sul velo del Santo dei Santi - Eso 26:31 

Due grandi Cherubini nel Santuario - 1 Re 6:23 

Sulle pareti - 1 Re 6:29 

Sulle porte - 1 Re 6:32 

E sul mobilio - 1 Re 7:29,36 

In breve, c'erano Icone dovunque uno si girasse. 










   Ho visto la data del post,ma ugualmente ho voluto partecipare al comento.Grazie!
Come puoi paragonare con orgoglio cio` che Dio aveva deciso di fare nel suo tempio.
Con cio` non mi puoi dire che quelle icone in generale sparse per il mondo cattolico non ha interesse finanziario ,ben inteso contiamo pure tutti i libriccini  che vengono sparsi in giro, con storie fantastiche che possono incantare e far sognare ogni cattolico.
Questi esempi sono certamente per te  senza dubbio una fonte di cosolazione al pensare che non devi  adorare per fede ,ma bensi` per visione .
Nei libricini di preghiere ,non si tiene conto che si leggere il sentimento di altri per aiutare chi non sa` pregare.
Dio odia le ripetizioni,le preghiere che non vengono dal cuore,che non sgorgano dalla pura adorazione.
Si,e` vero nel tempio di Solomone sotto guida di Dio, c`erano icone ovunque uno si girasse,ma per l`amor di Dio ,Questo e` stato fatto quando Dio ha voluto che fosse.
Se il copiare cio` che Dio ha fatto ignorando poi cio` che dice Salmi 115,allora vai contro corrente.
Che dice il Nuovo Testamento? che ci insegna?
 
Non credo che i primi cristiani avessero adottato le imagini per colmare la presenza divina,come credo che i cattolici d`oggi non`possano farne a meno. Credono in essi e pregano con intercessioni,con voti,con icone d`ogni sorte.
Non sanno adorare senza visione,sono anch`essi come loro,senza vita spirituale.

[Modificato da Rialtina!! 11/12/2013 00:39]