00 06/09/2013 18:10
AmarDio


Spesso era unito alla astinenza, in alcuni momenti forti della Chiesa anche oggi è prescritto ma è meno sentito e praticato dai credenti cristiani.

Anche la forma è molto alleggerita: Una parte di un pasto completo.



Ciò che dici è esatto.

Ma vorremmo estendere tale concetto del "Digiuno", digiunare significa privarsi per un certo tempo di "un qualcosa", fino agli anni 50 il digiuno era molto sentito e la pratica era l'astenersi dal cibo, perlomeno quel giorno stabilito, ma con l'avvento del "Benessere" si sono acquisite molte tipologie della vita quotidiana, molte cose le quali possono essere utili ma non indispensabili.

Il digiuno ha un grande valore quando ci si priva un qualcosa a cui teniamo particolarmente, saltare per un giorno i pasti una volta era un sacrificio, oggi non più, ecco allora che possiamo collocare nel digiuno alcuni aspetti della nostra vita, privarsi per un giorno delle "sigarette", per un fumatore ciò e veramente un sacrificio, per un giorno privarsi di comprare il "gratta e vinci", vi sono persone che iniziano dalla mattina presto, per quel giorno essere più amorevoli verso il prossimo, ecc.vi sono molti aspetti a cui teniamo a cui poter rinunciare quel giorno di digiuno.

Ma, soprattutto essere digiuni dal peccato, certamente nelle possibilità della nostra natura umana.

Tommaso de Torquemada



SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX