00 21/02/2014 13:14





Anche questa è molto bella, letta anni fa in chiesa e fatta mia!






Dagli insegnamenti di Fenelon, Arcivescovo di Cambrai (sec. XVII)



Solamente Gesù Cristo può darci
quella vera umiltà del cuore che viene da Lui;
essa nasce dall'unzione della Sua grazia.

Non consiste affatto come si immagina,
nel fare atti esterni di umiltà, benchè sia buona cosa,
ma nel rimanere al proprio posto.

Chi si ritiene qualcosa non è veramente umile;
chi vuole qualcosa per se stesso, neppure.

Lo è invece chi si dimentica a tal punto
da non pensare mai a se stesso,
chi non ha ripiegamenti su di sè,
chi dentro non è che bassezza,
da nulla è ferito e non ostenta la pazienza al di fuori,
chi parla di sè come parlerebbe di un altro,
chi non ostenta di dimenticare se stesso quando ne è pieno,
chi si dedica alla carità
senza badare se sia umiltà o orgoglio comportarsi in tal modo,
chi è ben contento di passare per uno che è senza umiltà....

Noi tendiamo sempre ad essere qualcosa;
facciamo sovente chiasso nella devozione,
dopo averne fatto nelle cose che abbiamo lasciato.

E perchè?

Perchè vogliamo distinguerci ad ogni costo.

Ma chi è umile non cerca nulla per se stesso
e lascia che si faccia di lui tutto ciò che si vuole.

Ci sono tanti che praticano l'umiltà esteriore
e tuttavia sono ben lontani da quell'umiltà di cuore
di cui ho appena parlato.

Più si è convinti di abbassarsi,
più si è persuasi del proprio innalzamento.

Le persone che credono di abbassarsi
si innalzano molto;
perchè, fondamentalmente, questo tipo di umiltà
è sovente una sottile ricerca di innalzamento.

Queste specie di umiltà potranno entrare in cielo
solo se saranno ricondotte alla pura carità,
fonte della vera umiltà,
che sola è degna di Dio,
e che Dio si compiace di riempire di Se Stesso.




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