00 11/03/2014 13:51




Le esperienza negative aiutano a rinforzarsi e ad affrontare con più vigore le nuove avversità che la vita propone: a dare un fondamento scientifico a quello che finora era un semplice «comune sentire» è una ricerca pubblicata dai ricercatori dellUniversità di Buffalo (Usa) su Psychological Science, la rivista ufficiale dell'Association for Psychological Science.

Nessuno vuole spingere i genitori a essere eccessivamente duri verso i proprio figli per insegnare loro a reagire alle difficoltà che incontreranno nella vita, e nessuno sta augurando a bambini e ragazzi di passare dei brutti momenti per uscirne più forti di prima: eppure la frase «quello che non ti uccide ti fortifica» è vera, spiegano i ricercatori. Mentre traumi molto importanti - come aggressioni o lutti - possono essere psicologicamente dannosi, piccole avversità possono invece aiutare le persone a sviluppare la capacità di ripresa.

Mark Seery e colleghi hanno scoperto che, poste davanti a dei problemi da risolvere o a delle difficoltà a cui far fronte, le persone che avevano sulle spalle diverse esperienze negative riuscivano a rimboccarsi le maniche e a uscirne con più facilità rispetto a coloro che, invece, in vita loro non erano erano passati attraverso alcuna «burrasca».

«L'idea è che le esperienze di vita negative possono indurire le persone, e le rendono in grado di gestire le difficoltà successive», spiega Seery. Rimane il fatto, conclude Seary, che «eventi negativi hanno effetti negativi. Si deve guardare a questo risultato come al meccanismo psicologico del 'rivestimento d'argento': solo perché ci è successo qualcosa di brutto, non significa che siamo condannati a essere danneggiati da quel punto in poi».
di Miriam Cesta (03/01/2012)
Tags : stress stress. cervello psicologia

[SM=x2519307]