00 23/03/2014 15:48
La scrittura di Galati non ci dice quanti sono i frutti dello Spirito, ma elencandone quei nove (basta mettere in sinossi le varie traduzioni) ci stimola a coltivare “tutti” i frutti dello Spirito, i quali ovviamente non possono esaurirsi in quelli elencati da Paolo.

Ad esempio.
Galati 5, 22 “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”

Ma i frutti dello Spirito non si limitano solo a quelli, abbiamo ancora, “Perseveranza, empatia, compassione, misericordia, pietà, fede, speranza, perdono”, ma sono sicuro che ne troverete molti altri.

Quando ci si interroga sui frutti dello Spirito è sempre sinonimo di imitazione, del Padre, di Cristo, di tutti quei cristiani che nel tempo hanno dato prova di manifestare tali frutti.

Se dunque un sincero protestante mi dovesse indicare un frutto dello Spirito il quale non è riportato nella scrittura, è per me motivo di interesse e di apprezzamento, poiché i cristiani che vogliono essere alla sequela del Cristo sono obbligati a manifestare “Tutti” i frutti dello Spirito, non solo quelli riportati in Galati.

Vedete, anche la sofferenza la quale sembrerebbe non aver nulla a che fare con tali frutti, ebbene, anche la sofferenza potrebbe rientrare in quei frutti dello Spirito, sembrerebbe impossibile vero!, eppure è così.

Tommaso de Torquemada



SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX