00 03/04/2014 16:12
Un Sorriso
"Hai lasciato la chiesa cattolica?
A me qualcuno ha fatto ostracismo, se mi incontravano facevano finta di non vedermi e non mi salutavano.
Altre persone invece ne hanno dette peste e corna di me perché mi sono allontanata, e lo fanno tutt'ora!"

Come darti torto mia cara, purtroppo anche in ambito cattolico vi sono coloro i quali pensano di essere l’élite del cristianesimo, costoro non si rendono conto di essere invece dei cattivi servitori del Cristo.

L’Amore, e solo l’Amore per il prossimo ci identifica come veri cristiani, poiché, non si può amare Dio il quale non vediamo e odiare il nostro fratello che vediamo, amare il nostro fratello è una dimostrazione della misura con cui amiamo Dio, odiare, denigrare il nostro fratello è ugualmente una dimostrazione, di come in realtà non si ami Dio con cuore.

Vorrei dire solo due parole a questa affermazione, “L'ostracismo nei testimoni c'è perché è un insegnamento biblico.” Ed ancora, “Non sono d'accordo sia chiaro questo, ma c'è veramente scritto sulla Bibbia! “

La Bibbia, ma nel nostro caso le scritture neotestamentarie, non sono un codice, non sono delle legge a cui bisogna sottostare obbligatoriamente, diversamente non ci sarebbe nessuna differenza con la “Legge”, il cristiano impernia la sua vita sui “principi”, i quali lasciano molta libertà sul come e modo esprimerli, inoltre, ben sappiamo come le scritture cristiane si servono dei generi letterari, come ad esempio, le analogie, le iperbole, ma soprattutto le Parabole, comprendendo questo possiamo essere sicuri del nostro cammino.

Dobbiamo altresì ricordare che gli agiografi erano ebrei, con la propria cultura, convinzioni, punti di vista, ecc, ciò ci fa comprendere che alcune affermazioni degli agiografi vanno lette proprio nel contesto culturale ebraico, l’apostolo Paolo anche se convertito al cristianesimo, proveniva da una cultura farisaica, non possiamo pensare che tale retaggio sia scomparso all'improvviso, ne abbiamo un esempio sul modo di considerare la donna.

Gesù, essendo ebreo usò proprio quei generi letterari per cementare i suoi insegnamenti nei discepoli, un genere molto se non il più usato è quello della “Parabola” e dell’Analogia, dobbiamo dunque comprendere ciò che è un comando da ciò che è una metafora, si prende una realtà conosciuta per spiegarne un’altra.
Leggere dunque la Scrittura in modo letterale vuol dire attribuire una realtà la dove invece non c’è, un esempio ci facilita la considerazione.

Matteo 19,12
Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca”.

L’eunuco è una persona a cui sono state tolte le funzioni riproduttive, nei tempi antichi si rendevano i maschi eunuchi schiacciandogli i testicoli, affinché tali organi non producessero più i spermatozoi, ma non solo, con tale atto veniva a mancare anche la produzione del Testosterone, ormone necessario sia per la produzione dei spermatozoi ma soprattutto come stimolo del desiderio sessuale, egli non aveva più interesse per il “piacere carnale”, si comprende dunque che tale persona non aveva più il desiderio delle donne, possiamo dire che diveniva un A-sessuale.

Riprendiamo l’esortazione di Gesù “vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli.”, come dunque leggere tale scrittura, in un modo letterale oppure in modo interpretativo?, oggi possiamo dire senza dubbio che va letta nel modo interpretativo e non letterale, eppure fu letta in modo letterale, e non da uno qualsiasi bensì dal Vescovo Origene, il quale non esitò ad eseguire su se stesso la castrazione, pensando che una simile azione fisica lo avrebbe avvicinato di più al “Regno dei Cieli”, ciò che ad Origene sfuggiva era il principio contenuto in tale versetto, è vero che si parla di eunuchi, ma è anche vero che l’eunuco dev'essere di cuore e non di carne, di spirito e non fisico.

Questo mia cara, è solo un piccolo esempio sulla necessità di porre attenzione nella lettura della Sacra Scrittura, al dir il vero ve ne sarebbero altre, come il matrimonio, la procreazione ecc, ma che per ora non li consideriamo, le quali lette in modo letterale hanno causato grandi difficoltà alla chiese nascente.

Vorrei esaminare brevemente l’aspetto che interessa, ossia l’Ostracismo dei TdG verso coloro i quali sono disassociati/dissociati/dimessi, i TdG fanno riferimento (principalmente) a 2° Giovanni 9,10-11, il quale dice “ 9 Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio.10 Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; 11 poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse.

Vi è un aspetto alquanto importante da conoscere, in che consisteva il Saluto, spesso lo accomuniamo a ciò che è il nostro saluto, ma nell'antico Israele il saluto era tutt'altra cosa.(avremo occasione di considerarlo)

Segue una trattazione di un mio caro amico e coetaneo.


“Per giustificare l’ostracismo verso i suoi ex appartenenti, la WTS ha usato spesso e volentieri la scrittura di 2° Giovanni 9,10, a tutti coloro che sono stati disassociati, dissociati o dimessi viene loro applicata questa scrittura, indipendentemente dai motivi della loro fuoriuscita.
Tutti gli appartenenti alla WTS in obbedienza alle sue direttive ed interpretazioni applicano agli ex l’Ostracismo, convinti in buona fede che sia l’intendimento dello schiavo fedele e discreto, applicano il medesimo in maniera rigida( fatto salva l’eccezione) tale comportamento causa grandi difficoltà sia fisiche che emotive, rendendo di fatto la vita anche ai propri famigliari(mogli, mariti, padri, madri, sorelle, fratelli ecc.) molto dolorosa.
I Testimoni di Geova e parlo delle persone, sono convinte che la scrittura tanto amata dalla WTS sostenga, e legittima tale comportamento e che per riflesso anche Dio approvi tale condotta verso gli ex.

Ma è così? Veramente la scrittura di 2 Giovanni 9,10 giustifica una condotta inumana verso gli ex che come disse anche il Cristo sono anche loro prossimo?, oppure la WTS pur di irreggimentare i suoi seguaci torce le scritture adattandole al “loro” intendimento?, non tenendo minimamente conto dell’esegesi cristiana?.
Ma andiamo per ordine, vediamo cosa dice la WTS ai suoi appartenenti in merito all’Ostracismo.

Una citazione tratta dal Ministero del Regno del febbraio 1971, vi vengono riportate delle istruzioni sui contenuti di una parte dell'Adunanza di servizio (il grassetto è mio).

«Lealtà a Dio quando un familiare è disassociato. Il servitore di congregazione considera i consigli contenuti alle pagine 700-702 de "La Torre di Guardia" del 15 novembre 1970 e nel libro "Lampada", pag. 178. L'amore verso Dio e la lealtà verso la vera adorazione ci dovrebbero spingere a rispettare il decreto di disassociazione. (grassetto mio)Se qualcuno persiste in un'associazione che non è assolutamente necessaria con un familiare disassociato che vive fuori di casa, il comitato dovrebbe amorevolmente aiutarlo a capire i principi inerenti e a conformarsi ai consigli biblici. Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo "mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto". L'insistenza a trascurare il comando biblico di "cessar di mischiarci in compagnia" di tale persona può condurre alla disassociazione, ma questa non dovrebbe essere la ragione della nostra ubbidienza, non è vero? Se amiamo Geova, ubbidiamo alla sua Parola. - 1 Giov. 5:3».


Come si evince, La WTS cita 2° Giovanni 9,10,11, e lo applica sul disassociato o dissociato qual dir si voglia, vediamo allora se il CD della WTS è in buona fede oppure in malafede.
Leggiamo cosa dice questa scrittura:
"9 Chi va oltre e non rimane nella dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi invece rimane nella dottrina, possiede il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; 11 poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse".

Leggendo questi versetti non si riesce ha capire il senso del discorso, cosa vuol dire “ chi va oltre?” e ancora, cosa significa” rimanere nella dottrina?”, poiché a causa di quest’affermazioni molti ex Testimoni di Geova hanno sofferto e soffrono tutt’ora indicibili sofferenze.
Non solo, vorrei portare all’attenzione la frase seguente, che tuona come una minaccia ossia:” L'insistenza a trascurare il comando biblico di "cessar di mischiarci in compagnia" di tale persona può condurre alla disassociazione”,(grassetto mio) non è questo un modo per imbrigliare la volontà delle persone, facendole agire a propria immagine?, ma andiamo avanti.

avvalorare le sue direttive, o forse dimentica il CD, che il versetto deve essere collocato nel suo contesto?, e allora leggiamo questo contesto per capire cosa voleva dire l’Apostolo Giovanni.
L’argomento tratta i FALSI INSEGNANTI, e dice quando segue:
“Poiché Citando questi tre versetti la WTS non ha dimostrato un bel nulla, li ha estrapolati dal contesto per far molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l`anticristo! 8 Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. 9 Chi va oltre e non rimane nella dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi invece rimane nella dottrina, possiede il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; 11 poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse.”
Adesso il significato dei versetti estrapolati dalla WTS hanno significato, poiché sono collocati nel loro contesto.
Possiamo quindi capire che Giovanni stava parlando di Due tipi d’Insegnamento, il RICONOSCERE il Cristo nella carne, ed il NEGARE il Cristo nella carne.
Cosa vuol dire “ Riconoscere il Cristo nella carne”, significa riconoscerne la sua” natura umana”, oltre quella Divina, natura che lo ha accumunato a tutto il genere umano, subendo nella carne tutti gli aspetti umani, riconoscerne la sua nascita, la crescita, la gioia, la sofferenza, ed infine la sua morte, morte sacrificale per il beneficio di tutto il genere umano, riconoscerne la sua risurrezione come primizia di tutti quelli che verranno risuscitati e riconoscere la Chiesa come depositaria degli insegnamenti del Cristo.
Il cristiano, riconoscendo il Cristo nella carne, ne rimaneva nella sua dottrina.

Ora esaminiamo cosa vuol dire” NON Riconoscere il Cristo nella carne”.
Le scritture non ci dicono come sono nati questi” Cristiani dissidenti”, cioè coloro che avrebbero negato il Cristo nella carne, ne quali erano le loro idee ed insegnamenti, afferma che ci sarebbero stati alcuni che avrebbero negato il Cristo nella carne, quindi per capire come tali insegnamenti si evolsero bisogna esaminare ciò che era le prime comunità cristiane, e queste da fonti extra bibliche.
Fin dai primi cristiani vi erano molti insegnamenti gnostici-cristiani, che in qualche modo non accettavano completamente la “ dottrina del Cristo”, formulandone delle proprie.
Alcuni insegnamenti gnostici-cristiani furono:
Docetismo; Cerintianesimo; Modalismo; Adozionismo; Montanismo; ecc.
Noi esamineremo il Docetismo, dal Greco “ Dokein” Sembrare.

Il personaggio più preminente di questo insegnamento è il “ cristiano” Marcione, da qui la voce Marcionismo.
Marcione ( 85-160) elaborò e fece sua la tesi del Docetismo, senza entrare nei particolari del periodo gnostico-cristiano, e come molti preminenti personaggi cristiani confutarono con le loro opere tali insegnamenti, marchiandoli di eresie.

Il ragionamento di Marcione è pressappoco questo, esiste il Male ed il Bene, essi sono contrapposti e fra loro vi è una separazione netta, quindi sosteneva che il Dio degli Ebrei non era lo stesso Dio rivelatoci da Gesù, in quando era un Dio vendicativo, inflessibile, che puniva le sue creature a motivo dei loro peccati con guerre , sterminio, malattie, al contrario il Dio del NT, è buono, misericordioso, perdona in grande misura, ama gli esseri umani, amore espresso con il sacrificio di Gesù.
Ed ecco allora la separazione, tutto il bene risiede in Dio, tutto il male nella materia uomo compreso, ma essendo egli fatto non solo di carne( in cui alberga il male) ma anche di spirito( ove c’è il bene)il lui, e dentro il suo cuore vi sarà sempre una lotta perenne tra il bene ed il male.

Riconoscendo il Marcione la natura Divina del Cristo, ne nega quella umana, proprio in virtù del fatto che essendo Dio non può subire/fare il male, quindi l’Uomo Cristo Gesù non è mai esistito materialmente, ciò che gli apostoli e discepoli videro era un’immagine, non la realtà, quindi ne negò la nascita, la fanciullezza, la morte, la resurrezione, poiché tutto questo avrebbe dimostrato che in lui vi era il male cosa che in un Dio non era possibile.
Per sostenere questa sua tesi Marcione iniziò la stesura di un suo canone, composto di due parti la prima del vangelo di Luca, la seconda di dieci lettere dell’apostolo Paolo.

La preoccupazione di Marcione era di togliere qualsiasi riferimento a Cristo sotto l’aspetto umano, come la fanciullezza, la crescita, ed i bisogni fisici dell’essere umano, avere fame, sete, sonno, dolore, ecc., aspetti che avrebbero avvalorato la natura umane di Gesù, avrebbero sottoscritto il “ Cristo nella carne”.
Quindi l’insegnamento di Marcione era che, Gesù Cristo era di natura Divina, la sua presenza non fu nella carne, ma bensì come immagine, un’apparizione, come lo furono gli angeli con Abramo.

Negando il Cristo nella carne, Marcione rese senza valore la morte e la risurrezione di Gesù, lasciando il genere umano sotto la schiavitù del peccato.
Questi erano gli insegnamenti che circolavano nella chiesa primitiva, e non solo questo di Marcione, ma di molti altri, a motivo di ciò i Padri della Chiesa iniziarono a catalogare i libri canonici affinché fosse chiaro il sano insegnamento del Cristo.
A questo punto poniamoci le domande, chi era l’APOSTATA, e chi l’ANTICRISTO?, se non colui che avrebbe negato, insegnato la NON VENUTA DEL CRISTO NELLA CARNE, a LORO si applicano i versetti di 2° Giovanni 9,10,11.

Rientrano gli ex Testimoni di Geova in questa definizione? ASSOLUTAMENTE NO, essi credono, insegnano il Cristo nella carne, sono sotto la dottrina del Cristo, percorrono la via del sano insegnamento, e perché allora sono ostracizzati?, per NON AVER SEGUITO IL MODERNO MARCIONE.
La WTS ha qualcosa in comune con Marcione, egli accettava la Divinità del Cristo ma non la natura umana, la WTS e nello specifico il CD nel particolare lo Schiavo Fedele e Discreto, accetta la natura umana del Cristo, ma rigetta la sua Divinità.”



Tommaso de Torquemada




SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX