00 15/03/2005 19:53
Ad Apostata
Mi spiace che hai riposto come tanti altri,come me,la fiducia in cose che non servono a niente ,ma all' epoca pareva fosse Dio a parlare ed abbiamo sbagliato ;non nell'amare Dio ed il prossimo ,ma a dare fiducia in un'organizzazione di cui non sapevamo nulla (poco ne sappiamo adesso),nel dare fiducia a persone che tutto sommato ci hanno usati per i loro scopi ed alcuni hanno abbandonato il lavoro per il servizio,come hai fatto tu.( ci vuole una grande fede)
C'è sempre di mezzo questa parola, "il servizio".
Ciò che conta sono le ore ,se muori tu ,ti rammentano che c'è la resurrezione e sei invulnerabile ,finchè non accade qualcosa ,dentro di te scatta una molla (almeno per quelli che sono in grado di pensare) e vai a verificare le cose ; vedi per loro sei apostata di nome e di cognome .
Ti dico non cambiare ciò che è dentro il tuo cuore e nella sofferenza troverai la giusta strada che non è la loro è la tua .
La mia è stata : aiutare il prossimo ,per quello che posso lo faccio ancora e sono contento così.
Quando parlavo del terremoto del Friuli (ero militare a Venzone come addetto alle comunicazioni radio)i fratelli mi rispondevano che loro non salvavano gli uomini ,con il loro operato davano la vita eterna ,spesso rispondevo loro :" se mi fosse capitato uno di voi a farmi questi ragionamenti ,quando dal mattino (firmavo come volontario esonerando il comando ,se fossi rimasto morto sotto le macerie)cominciavo a scavare ed impolverato ne uscivo dopo 5 ore con le mani con le vesciche ed il sangue che ne usciva e per 15 giorni non ho potuto lavarmi e mi son presi dei funghi dai cadaveri che disotteravamo ,ed i vestiti erano tuttuno con la pelle e la puzza di sudore la sentivi a 10 metri a questi caro Apostata avrei dato un calcio sulle parti basse anteriori senza pietà .
Io ho rischiato piu' volte la mia vita per persone che neanche conoscevo e l'unica cosa che mi hanno dato è stato un bicchiere di vino e che vino!
Bisogna provarle le cose ,sulla propria pelle sul proprio coraggio ,provate voi a trasportare come alcuni anno fatto ,dei cadaveri con le budella di fuori ,con il cranio spappolato pieni di sangue raggrumato con le mosche che ronzavano attorno , alcuni sono impazziti dei nostri fratelli alpini e questi mi vengono a parlare che loro danno la vita eterna ,la baionetta quel giorno sarebbe stata poco ,comunque noi non siamo chiamati alla lotta ne tanto meno alla vendetta rimangano nelle loro congregazioni e si trastullino pensando che la loro eredità sarà il Paradiso .
A noi che abbiamo combattuto per i nostri fratelli friulani ci rimane questo :"vi abbiamo amati come il Cristo ha amato noi,non c'è amore piu' grande di questo: che uno ceda la propria vita per il suo amico " . Lo facciano loro se sono così capaci !!
Ti saluto così:
a due mani come faccio solo con gli amici.

Ciao,

Renj