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La forza dell'AUTORITA' geovista!

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    Sonnyp
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    00 28/03/2006 17:23
    Ecco in poche parole, tratte dal libro di R. Franz:
    "Alla ricerca della libertà cristiana"
    l'esempio di come la forza dittatoriale geovista venga usata tutt'oggi su circa sei milioni di loro adepti.
    È chiaro che con questi metodi tipo: "Guai a te se mi parli contro perchè ti isolo peggio che in una cella d'isolamento"!
    non c'è molta scappatoia, non credete?
    Rileggendo queste frasi, sono contento e ringrazio Dio di avermi liberato da queste catene opressive! Ora lo prego per la liberazione dei miei figli, che sono SICURO, prima o poi, verranno liberati anche loro, oltre le anime di una gran moltitudine che si stà sempre più rendendo conto che dentro le file geoviste, non c'è libertà, ma solo squallida e disastrosa schiavitù, oltre tutto davvero satanica! Buona lettura e meditazione dal vostro......

    "Un eminente studioso britannico del XVIII secolo, leader religioso, noto assertore della libertà civile e religiosa, fece questa sorprendente affermazione:
    L’argomento dell’autorità è il più irriducibile nemico della verità inventato in questo mondo. I sofismi — le parvenze di plausibilità — gli artifici e le furberie del più sagace polemista del mondo possono essere sconvolti e posti al servizio di quella stessa verità che essi si prefiggono di celare, ma contro l’autorità non c’è difesa che tenga. *
    * Vescovo Benjamin Hoadley, citato in McClintock & Strong Cyclo paedia ofBiblica Theological and Ecclesiastical Literature, voi. I, pp. 553-554.

    Infatti, se l’autorità è un vecchio nemico della verità, essa è pure un vecchio nemico della libertà, giacché la verità è un fondamentale strumento di liberazione, capace di «rendere liberi» Quando è costretto a confrontarsi con la verità su un terreno di lotta, l’errore trova un’arma favorevole è un’estrema risorsa nell’autorità. Troppo spesso l’autorità invocata non ha maggiore autenticità di quanta ne possiede l’errore medesimo.


    Non importa quanta evidenza possa essere fornita, non conta quanto sostegno scritturale possa essere presentato, né quanta logica possa essere chiamata a sostegno degli argomenti trattati in questo libro, tutto ciò può essere respinto e scartato da coloro che scelgono come guida una specifica autorità umana, in campo religioso, alla quale affidano il compito di determinare la verità. Infatti, nel caso della stragrande maggioranza dei Testimoni di Geova, prove di tal genere e la testimonianza biblica saranno respinte, addirittura prima di essere ascoltate, perché l’autorità ha decretato al posto loro, che debbono essere respinte. Tutti quelli che sono sottoposti ad una siffatta autorità, sono privati della libertà di decidere personalmente se l’informazione è autentica o falsa, benefica o dannosa.

    Questa stessa situazione si verifica nel caso di coloro che si sottomettono ad una autorità religiosa umana, come supremo arbitro, nella determinazione di ciò che è giusto e sbagliato. Se questi scelgono di consentire a siffatta autorità di decidere per loro, di parlare per loro e di pensare per loro, allora qualsiasi argomentazione alternativa o prova manifesta non ha alcuna speranza di un ascolto leale, giacché «contro l’autorità non c’è difesa che tenga». L’autorità non ha bisogno di replicare, né di confutare, né addirittura di prendere in considerazione le evidenze presentate; essa semplicemente condanna. Questo, a mio avviso, è il problema fondamentale e, se non si capisce questo prima di tutto, ben poco resta da capire. Almeno ciò si è verificato nella mia personale esperienza.
    Non si può fare maggiore appello all’autorità di quello di pretendere di parlare in nome di Dio, addirittura di pretendere d’essere il suo unico canale di comunicazione con l’intera umanità. Indubbiamente, ricoprire un tale incarico comporterebbe una terribile responsabilità, la quale dovrebbe logicamente implicare la massima umiltà da parte di uomini imperfetti, se essi fossero veramente incaricati di assolverlo.
    Una analogia pertinente potrebbe essere fatta con uno schiavo inviato dal suo re a consegnare un proclama. Se si facesse lusingare dal suo importante incarico e perdesse l’umiltà, lo schiavo-messaggero potrebbe sentirsi autorizzato a fare aggiunte al messaggio o a farvi degli aggiustamenti, ciò nonostante egli insisterebbe sul fatto che i suoi ascoltatori dovrebbero accogliere quanto da lui comunicato, come se si trattasse di un genuino editto regale. Se i destinatari del proclama interrogassero lo schiavo su alcuni aspetti del documento, egli potrebbe risentirsene e cercare di intimidirli facendo appello all’incarico conferitogli dal re per fugare ogni dubbio sull’autenticità delle sue affermazioni.
    Per contro, un messaggero realmente umile eviterebbe scrupolosamente qualsiasi alterazione del proclama emanato dal re. Egli non si risentirebbe se fosse interrogato sulle prove della completa autenticità di ciò che ha riferito, né sarebbe polemico con chi facesse verifiche per confermare che il messaggio da lui presentato è conforme a quello emanato dal re e privo di orpelli o variazioni. Piuttosto che screditare l’indagine, ritenendola un’ingiuriosa mancanza di rispetto nei suoi confronti (un semplice schiavo), egli dovrebbe accettarla, perfino auspicarla, come prova della scrupolosità dei destinatari e del profondo rispetto che questi mostrano per la volontà del suo padrone, il sovrano.
    La Società Torre di Guardia asserisce ripetutamente che i propri messaggi hanno un’importanza vitale. L’Organizzazione pretende che i suoi dettami sono stati inviati da Dio, il supremo Sovrano, a tutta l’umanità, con l’implicita conseguenza della definitiva distruzione per chi non si uniforma ad esse. Qualche altra religione ha assunto una posizione analoga?
    Ovviamente, una pretesa di tale portata dovrebbe essere sottoposta a verifica. Infatti, l’enormità della pretesa richiede non poca, bensì moltissima cautela, oltre che un’attentissima verifica. Lo stesso rispetto per Dio dovrebbe motivarci, anzi costringerci, ad assicurarci che il messaggio provenga proprio da Lui e che sia scevro da aggiunte e alte razioni. Maggiore è il nostro rispetto per Dio, più coscienzioso sarà l’impegno nella verifica."

    Ed ecco la conclusione dello stesso Franz che fa capire chi è che COMANDA nell'organizzazione geovista e ovviamente, guai a chi non ubbidisce o si attiene alle disposizioni prese!

    Tutt'altra cosa, invece, quella che insegnava il Signore Gesù Cristo quando rimproverava gli stessi apostoli che tentavano di primeggiare su chi fosse il maggiore fra loro, non è vero?

    "Tutto ciò è accompagnato dal parallelo sviluppo di una struttura autoritaria che serve a garantire che tutti i membri si attengano a quell’insieme di insegnamenti. In casi estremi questa struttura può giungere a prescrivere quello che deve essere letto, ciò che deve essere oggetto di studio, gli argomenti di cui si può parlare, ciò che si deve insegnare e far praticare a tutti quelli che si associano a questa struttura, la quale si arroga come legittima l’autorità di disciplinare chi non si attiene alle sue norme, stabilite da uomini.
    In tal modo il gruppo diventa molto simile alle religioni «storiche» dalla quali inizialmente si era allontanato. Questo è stato il modello di sviluppo di molte religioni attualmente esistenti.
    Questo modello perenne è preceduto e sostenuto da un fattore ancora più importante, che ha contribuito alla sovversione della primitiva organizzazione cristiana, trasformandola da una fratellanza, unita solo dai vincoli dell’amore e del comune accordo sugli insegnamenti essenziali, in un sistema religioso gerarchico accuratamente istituzionalizzato.
    Questo fattore fondamentale è semplicemente la tendenza degli uomini a cercare di imporre la propria volontà agli altri, una tendenza contro la quale Cristo Gesù ritenne necessario ammonire ripetutamente i suoi discepoli. A mio avviso questa conclusione è confermata sia dalla Scrittura che dalla storia."

    [Modificato da Sonnyp 28/03/2006 17.57]




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    Velda
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    Utente Junior
    00 29/03/2006 08:32
    Ottimo post Sonny. E' molto chiarificatore. Ti fa porre parecchie domande: [SM=g27982] [SM=g27982] [SM=g27982]
    Un saluto fraterno Leda