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GEOVA Informazioni per tutti i testimoni di Geova o coloro che hanno un testimone di Geova in famiglia.

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  • sergjoo
    00 21/07/2008 13:48
    salve a tutto il forum, ho conosciuto sonny da qualche tempo e ci sentiamo spesso e lo ringrazio pubblicamente qui per la vicinanza che mi fa sentire quando lo chiamo.
    la mia breve storia, tanto per farmi conoscere [SM=g27964] un pò anche dagli altri.
    maggio dell'anno scorso conosco una mia collega di università (facciamo infermieristica a palermo). io 2 anno lei terzo.
    mi ispira subito come persona ma noto che le nostre frequenza si limitano all'università. ci iniziamo a sentire anche via tel e da luglio a fine agosto non ci vediamo.
    a settembre mi dice che mi vuole parlare per spiegare il problema.
    lei testimone di geova e io no. predno atto della cosa ma continuiamo a sentirci e frequentarci quindi solo all'uni. poi a ottobre lei mi fa se vuoi possiamo anche stare insieme ma niente rapporti sessuali. e stiamo insieme ma già cominciano i problemi del tipo lei che mi dice che i suoi non devono saperlo, che non possiamo uscire da soli, ect...
    a novembre per la festa di laurea di uno nostra collega viene pure lei e dormiamo insieme nel villino di questa nostra amica (senza avere rapporti sessuali). intorno febbraio stanco del fatto che deve star male parlando sempre dei suoi etc... le propongo di farmeli conoscere e se le vogliono bene lo vorranno anche a me. una sera ci vado e cominciano invece i macelli. suo padre che mi fa ok davanti all'amore che prova mia figlia pazientate però un pò tu inizi a frequentare studi la bibbia con noi etc... risposta mia "non ne ho la minima intenzione". risultato dopo 3 giorni mi lascia dicendo che per quello che le han detto i suoi, pensa che con me non sarà mai felice. le dico ok per me prima di ogni cosa la tua felicità [SM=g27970] . torna dopo 3 giorni e mi dice il contrario ossia che solo io son la sua felicità e torniamo insieme. ma di nascosto dai suoi di nuovo. dopo qualche settimana lei lo dice a sua madre e iniziano quelle che per me sono "atrocità" le iniziano a dire giornalmente "non ti facciamo uscire più di casa, lui è satana" e altre cose simili.
    verso aprile cominciamo ad avere anche rapporti sessuali. a maggio la bomba esplode: sua madre le trova le pillole anticoncezionali, si infuria vuole alzarle le mani o buttarla fuori di casa" lei aspetta che i suoi escono per andare un sabato sera all'adunanza e mi chiama e mi dice voglio venire a vivere a casa tua, le dico sei sicura? sai che vuol dire? e lei si lo voglio.
    lascia solo un biglietto ai suoi e ce ne andiamo.
    l'indomani me li vedo spuntare sotto casa madre, padre, fratello grande e piccolo e scendiamo. escono voci grosse, suo padre la vede ferma e se ne infuriato dicendole per me se morta in bocca al lupo.
    dopo 2 giorni chiamano e dicono scusateci potete venire quando volete. ma io le dico già che secondo me è solo fare buon viso a cattivo gioco per farla tornare a casa e lasciarmi. e infatti puntualmente ogni volta che ci andiamo i discorsi son sempre che lei deve ritornare, che se no verrà punita, che la verità la sa e cose simili.
    11 maggio la ricevono gli anziani e per non disassociarla le dicono che deve lasciarmi, tornare a casa e vivere moralmente fino al matrimonio. risposta sua non ci penso proprio. e ce ne andiamo.
    stringo un pò se no non finisco più [SM=g27963]
    1 mese fa andiamo entrambi al battesimo di sua sorella e assisto a come la ignorano tutti etc....
    escono di nuovo discorsi grossi con i suoi tanto che arrivo al punto quando suo padre mi dice che vuole che gli parliamo chiaramente delle nostre intenzioni, perchè lei deve recuperare e bla bla a questa richiesta gli dico beh se vuole che le parlo chiaramente glielo dico nel modo più chiaro e breve possibile: "la coppia siamo io e sua figlia e i vostri discorsi devono starci fuori, perchè l'unico problema che abbiamo ora è il vostro ripetere continuamente che ci state male etc..." suo padre chiede a lei se la pensa come ho detto e lei gli conferma che è stanca di sentire sempre le solite cose e che la vita è sua. coem al solito si infuria lui, si infuria sua madre che addirittura mi dice che se esce in cinta sua figlia viene e si prende nostro figlio e altro "atrocità".
    situazione attuale: la mia compagna attualemente non frequenta e ha detto chiaro a sua madre che se vorrà frequentare dipenderà solo da lei e non perchè glielo dicono i suoi genitori. ieri li andiamo a trovare a casa su loro richiesta (all'inizio mi avevano detto che non l'avrebbero potuta vedere più, tranne che per firme e cose importanti, ma non per eventi gioiosi)
    e per la prima volta suo padre dice a sua madre di non fare più discorsi perchè già ci vedono poco e ripetere sempre le stesse cose non ha senso e poi che sua figlia la verità la conosce. alchè gli dico che proprio il fatto che conosce la verità e ha fatto questo passo dovrebbe far loro considerarlo col giusto peso e cioè una scelta di vita bella e buona. e che la cosa che ci preme ora come ora è di aiutare loro (i suoi genitori) ma non facendo quello che vogliono loro ma semplicemente istaurando un rapporto il più possibile armonioso (sogno vero? è possibile davvero?).

    che ne pensate? magari se mi viene qualcos'altro lo aggiungo
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    fiammaverde
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    00 02/07/2010 15:22
    Re:
    sergjoo, 21/07/2008 13.48:

    salve a tutto il forum, ho conosciuto sonny da qualche tempo e ci sentiamo spesso e lo ringrazio pubblicamente qui per la vicinanza che mi fa sentire quando lo chiamo.
    la mia breve storia, tanto per farmi conoscere [SM=g27964] un pò anche dagli altri.
    maggio dell'anno scorso conosco una mia collega di università (facciamo infermieristica a palermo). io 2 anno lei terzo.
    mi ispira subito come persona ma noto che le nostre frequenza si limitano all'università. ci iniziamo a sentire anche via tel e da luglio a fine agosto non ci vediamo.
    a settembre mi dice che mi vuole parlare per spiegare il problema.
    lei testimone di geova e io no. predno atto della cosa ma continuiamo a sentirci e frequentarci quindi solo all'uni. poi a ottobre lei mi fa se vuoi possiamo anche stare insieme ma niente rapporti sessuali. e stiamo insieme ma già cominciano i problemi del tipo lei che mi dice che i suoi non devono saperlo, che non possiamo uscire da soli, ect...
    a novembre per la festa di laurea di uno nostra collega viene pure lei e dormiamo insieme nel villino di questa nostra amica (senza avere rapporti sessuali). intorno febbraio stanco del fatto che deve star male parlando sempre dei suoi etc... le propongo di farmeli conoscere e se le vogliono bene lo vorranno anche a me. una sera ci vado e cominciano invece i macelli. suo padre che mi fa ok davanti all'amore che prova mia figlia pazientate però un pò tu inizi a frequentare studi la bibbia con noi etc... risposta mia "non ne ho la minima intenzione". risultato dopo 3 giorni mi lascia dicendo che per quello che le han detto i suoi, pensa che con me non sarà mai felice. le dico ok per me prima di ogni cosa la tua felicità [SM=g27970] . torna dopo 3 giorni e mi dice il contrario ossia che solo io son la sua felicità e torniamo insieme. ma di nascosto dai suoi di nuovo. dopo qualche settimana lei lo dice a sua madre e iniziano quelle che per me sono "atrocità" le iniziano a dire giornalmente "non ti facciamo uscire più di casa, lui è satana" e altre cose simili.
    verso aprile cominciamo ad avere anche rapporti sessuali. a maggio la bomba esplode: sua madre le trova le pillole anticoncezionali, si infuria vuole alzarle le mani o buttarla fuori di casa" lei aspetta che i suoi escono per andare un sabato sera all'adunanza e mi chiama e mi dice voglio venire a vivere a casa tua, le dico sei sicura? sai che vuol dire? e lei si lo voglio.
    lascia solo un biglietto ai suoi e ce ne andiamo.
    l'indomani me li vedo spuntare sotto casa madre, padre, fratello grande e piccolo e scendiamo. escono voci grosse, suo padre la vede ferma e se ne infuriato dicendole per me se morta in bocca al lupo.
    dopo 2 giorni chiamano e dicono scusateci potete venire quando volete. ma io le dico già che secondo me è solo fare buon viso a cattivo gioco per farla tornare a casa e lasciarmi. e infatti puntualmente ogni volta che ci andiamo i discorsi son sempre che lei deve ritornare, che se no verrà punita, che la verità la sa e cose simili.
    11 maggio la ricevono gli anziani e per non disassociarla le dicono che deve lasciarmi, tornare a casa e vivere moralmente fino al matrimonio. risposta sua non ci penso proprio. e ce ne andiamo.
    stringo un pò se no non finisco più [SM=g27963]
    1 mese fa andiamo entrambi al battesimo di sua sorella e assisto a come la ignorano tutti etc....
    escono di nuovo discorsi grossi con i suoi tanto che arrivo al punto quando suo padre mi dice che vuole che gli parliamo chiaramente delle nostre intenzioni, perchè lei deve recuperare e bla bla a questa richiesta gli dico beh se vuole che le parlo chiaramente glielo dico nel modo più chiaro e breve possibile: "la coppia siamo io e sua figlia e i vostri discorsi devono starci fuori, perchè l'unico problema che abbiamo ora è il vostro ripetere continuamente che ci state male etc..." suo padre chiede a lei se la pensa come ho detto e lei gli conferma che è stanca di sentire sempre le solite cose e che la vita è sua. coem al solito si infuria lui, si infuria sua madre che addirittura mi dice che se esce in cinta sua figlia viene e si prende nostro figlio e altro "atrocità".
    situazione attuale: la mia compagna attualemente non frequenta e ha detto chiaro a sua madre che se vorrà frequentare dipenderà solo da lei e non perchè glielo dicono i suoi genitori. ieri li andiamo a trovare a casa su loro richiesta (all'inizio mi avevano detto che non l'avrebbero potuta vedere più, tranne che per firme e cose importanti, ma non per eventi gioiosi)
    e per la prima volta suo padre dice a sua madre di non fare più discorsi perchè già ci vedono poco e ripetere sempre le stesse cose non ha senso e poi che sua figlia la verità la conosce. alchè gli dico che proprio il fatto che conosce la verità e ha fatto questo passo dovrebbe far loro considerarlo col giusto peso e cioè una scelta di vita bella e buona. e che la cosa che ci preme ora come ora è di aiutare loro (i suoi genitori) ma non facendo quello che vogliono loro ma semplicemente istaurando un rapporto il più possibile armonioso (sogno vero? è possibile davvero?).

    che ne pensate? magari se mi viene qualcos'altro lo aggiungo




    Il mondo dell'infermieristica di Palermo sembra invaso dai TDG.
    Che abbiano deciso di istruirsi?

    E poi come è andata?



    "La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".

    da "Crisi di Coscienza" di Raymond Franz
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    Sonnyp
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    00 02/07/2010 19:26
    ha puara che......
    sono passati due anni dal post di Sergio..... mi sa che non ti potrà rispondere....


    Comunque sono convinto anch'io che Palermo abbia istruito diversi tdg...

    In fin dei conti... anche i tdg hanno i loro dottori... avvocati... ingenieri... ecc. Quindi, l'istruzione non l'hanno disdegnata se si sono laureati no? [SM=g27988]



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    fiammaverde
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    00 03/07/2010 10:57
    Re: ha puara che......
    Sonnyp, 02/07/2010 19.26:

    sono passati due anni dal post di Sergio..... mi sa che non ti potrà rispondere....


    Comunque sono convinto anch'io che Palermo abbia istruito diversi tdg...

    In fin dei conti... anche i tdg hanno i loro dottori... avvocati... ingenieri... ecc. Quindi, l'istruzione non l'hanno disdegnata se si sono laureati no? [SM=g27988]




    Ma se dicono che siamo all'alba della fine del mondo (così dicono quando vengono nelle case), perchè istruirsi tanto?
    Mi pare che anche loro stessi insegnino ai loro a non impegnarsi nello studio. Se è così parlano e vivono in contraddizione con se stessi e ciò che insegnano.
    Ho forse capito male?



    "La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".

    da "Crisi di Coscienza" di Raymond Franz