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Seconda parte.
Ragionamento circolare (Circulus in Demonstrando): sostenere una catena di affermazioni tramite gli argomenti stessi che contiene. “La Bibbia è vera perché è scritta da Dio. La Bibbia ci dice come Dio scrisse la Bibbia. Dio non mente, come la Bibbia ci dice, quindi non avrebbe scritto un libro falso, no?” I Testimoni idolatrano la Bibbia vedendola come irrefutabile e letteralmente vera. Questo potrebbe sembrare un “debole legame” nel loro sistema di credenze, ma loro sono inamovibili in ciò perché non può non essere vero, perché allora tutta l’impalcatura crollerebbe.

Fallacia del presupposto: chiedere una spiegazione a qualcosa di non ancora determinato. “Se l’evoluzione è vera, allora…”. Dato che lo studio dell’evoluzione è un lavoro ancora in corso, chiunque può trovare un punto di scontro, e sfidare l’interlocutore a dimostrare che ciò sia vero, dando per assunto al contrario che l’impossibilità di dimostrare il singolo punto infici l’intera teoria provandone la totale falsità.

Eccesso di domande sollevate (Plurium interrogationum): chiedere una risposta semplice quando non è possibile. “D’accordo, se Dio non ha creato l’universo, allora dimmi come è venuto all'esistenza!” La risposta non può essere sia semplice che concisa se ogni affermazione implica domande addizionali.

Affermazione del conseguente: impropria convalida di elementi chiave implicati in una situazione. “La Bibbia dice che il popolo di Dio sarà felice; noi siamo felici; quindi la Bibbia dice il vero”.

Conclusione irrilevante (Ignoratio Elenchi): una conclusione non conseguente al ragionamento. “I testimoni di Geova hanno la vera religione perché solo noi predichiamo così tanto di casa in casa”. Se fate notare che anche i mormoni predicano alla stessa maniera, vi verrà detto che non lo fanno tanto quanto i Testimoni, o che la loro religione è ovviamente falsa.

Trappole linguistiche: utilizzando una parola in chiave differente, ma trattandola come se fosse logicamente nello stesso contesto. “Dici che stai cercando la verità. Bene, noi ci riferiamo alla nostra religione come alla “Verità”. Perché pensi che lo facciamo?”. La trappola linguistica non è solo un sotterfugio retorico, ma un grave problema nella comunicazione. La chiamo “trappola” perché contemporaneamente le persone possono cascarci inavvertitamente se non sanno che la stessa parola può essere utilizzata con differenti sensi e connotazioni.

Biforcazioni: presentare alternative come l’uno/l’altro, come bene/male, falso/vero, mentre non si concepiscono zone grigie. Ai Testimoni viene insegnato a pensare in “bianco e nero”, essi tendono a credere che “se tu non sei uno di noi, sei uno di loro”. Si riferivano fino a qualche anno fa a questo come alla distinzione fra pecore e capri. Attualmente parlano di “oppositori”.

La scelta di Hobson, o Avanzamento Alternativo: provvedere due o più scelte che però non coprono la gamma delle possibilità ma riflettono essenzialmente la stessa proposizione. “Se non sei d’accordo con quello che dico, studiamo insieme questo libro che ho portato con me. Se invece sei d’accordo vieni in sala del regno questa domenica”. Entrambe le scelte vi esporranno all’indottrinamento. Manca una scelta però: “Se non sei d’accordo con me, lasciamo perdere e amici come prima”.

Monopolizzare la questione: porre una domanda e fornire immediatamente una risposta. “Chi fu inviato per redimerci? Gesù, chiaramente!” La letteratura Watchtoweriana utilizza questa tecnica senza posa.

Appellarsi all’antico (Argumentum ad Antiquitatem): Avvalorare una proposizione in base alla sua età. “La Bibbia è sopravvissuta talmente a lungo che deve essere vera!” Si confrontino l’Iliade, i poemi di Gilgamesh, i sacri Veda e così via.

Appellarsi al nuovo (Argumentum ad Novitatem): sostenere un’affermazione in base alla sua novità. «Si, ci sono stati errori nel passato, ma riceviamo “nuova luce” da Brooklyn, e quindi “la luce risplende sempre più”. Non noti come questo ci porti più vicini alla verità?». I Testimoni hanno avuto capovolgimenti e ri-capovolgimenti delle proprie dottrine principali. Questo tende a screditare il loro principio della “nuova luce”.

Appello alla povertà (Argumentum ad Lazarum): Sfruttare l’impressione che il denaro corrompa. “La Watchtower è una organizzazione non lucrativa. E nessuno sta diventando ricco con tutto ciò. Non è proprio questo che Dio vuole?”.

Il pendio scivoloso: affermare che l’accettazione di una conclusione avrà conseguenze terribili. “Se ciò che dici è vero, nega il valore della Bibbia, e questo non è accettabile, quindi tu devi avere torto, in un modo o nell’altro”.

Ripetizione usata per dare enfasi (Argumentum ad Nauseam): dare per vero un aspetto non comprovato ripetendolo così spesso che esso dovrà essere accettato di riflesso, meccanicamente. I Testimoni spesso fanno questo ritornando più e più volte ad un punto precedente che era stato posticipato. Il punto che viene ripetuto normalmente è uno che loro hanno imparato meccanicamente.

Concretizzazione: trattare qualcosa di astratto come fosse reale. “Io so che c’è un Dio, l’ho percepito nella mia vita”. Questa affermazione può essere spiegata in diverse maniere che non richiedono la reale esistenza di Dio.

L’uomo di paglia: attaccare una caricatura di ciò che è stato detto dall’interlocutore. “Hai detto di non leggere la Bibbia letteralmente. Bene, ma se è solo una raccolta di storielle,allora perché gli storici e gli archeologi la trovano così utile?”.

Controllo delle Informazioni

Metodo Staliniano

La Società Torre di Guardia avverte i Testimoni che un certo tipo di informazioni non sono “sane” o “edificanti”. Questi hanno appreso tramite la ripetizione e la pressione dei loro pari che gli utili consigli della Società dovrebbero essere considerati assai seriamente. Anche i suggerimenti prendono il valore di un comando. Tramite continui “promemoria”, ai Testimoni viene insegnato a prendere decisioni che riguardano:

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Quali libri si possono leggere
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Quali programmi televisivi si possono guardare
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Quali film o quali spettacoli possono intrattenerli
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Quali siti internet si possono visitare

Per riempire il vuoto, ai Testimoni sono dati libri e riviste, scritti dalla Società, che si suppone questi studino con attenzione. Ci sono così tante pubblicazioni che possono riempire il loro tempo senza far ricorso a quei media che incorrono nella disapprovazione della Società.

Per esempio, se i Testimoni desiderano imparare qualcosa sulle altre religioni, hanno un libro che ha lo scopo di illustrare le più significative di queste. Il testo dà una panoramica di ogni religione, ma questa è immediatamente seguita da una spiegazione del perché tale religione specifica è sbagliata.

Per sapere qualcosa della teoria dell’evoluzione, un Testimone normalmente leggerà un libro della Società Torre di Guardia come Come ha avuto origine la vita? Per mezzo dell'evoluzione o della creazione?, che fa uso di critiche alla teoria dell’evoluzione da lungo tempo screditate, nonché un considerevole ricorso alla fallacia retorica del cosiddetto “uomo di paglia” [consistente nel deliberato travisamento della posizione avversaria. n.d.t. ].

Se domandate ai Testimoni se hanno studiato le altre religioni, o l’evoluzione, loro vi risponderanno abbastanza onestamente in modo affermativo. In effetti essi hanno studiato queste cose dettagliatamente, benché la fonte della loro conoscenza sia stata scritta dalla Società in modo tale da assicurare che la corretta conclusione sia stata raggiunta.

Un Testimone può essere così ben preparato da sollevare obiezioni verso l’evoluzione alle quali solo un esperto in materia – o uno scettico bene informato – potrebbe rispondere con un fuoco di fila di contro-argomentazioni.

Anche se la Società Torre di Guardia non ha mai stilato (per quanto ne sappia) una lista di libri proibiti, la Società ha provveduto un'abbondanza di linee guida relative a quale tipo di materiale è considerato cattivo. Si evitano così informazioni che potrebbero incoraggiare dei dubbi.

Tra i Testimoni, il termine “pensiero indipendente” è usato in senso negativo. I Testimoni sono fortemente consigliati di apprendere quanto appare sulle pubblicazione della Torre di Guardia piuttosto che formarsi opinioni personali.

Metodo Orwelliano

Dato che la Società Torre di Guardia ha un così ferreo controllo sulle informazioni alle quali un Testimone può essere esposto, è così libera di riscrivere la storia in modo da mantenere un’immagine impeccabile, e di aiutare la gente a dimenticarsi di tutti i fallimenti in cui è incorsa.

Tra il 1968 e il 1975, la Società, in maniera abbastanza esplicita e ripetutamente, suggerì che il mondo stava per incorrere in un cataclisma noto come “Armageddon” nel 1975. Dato che i Testimoni sanno leggere tra le righe (prendendo alcuni consigli come comandi, per esempio), molti lasciarono il loro lavoro, vendettero le loro case, o rimandarono l’iscrizione all’università, al fine di essere pronti per il Grande Giorno.

Il 1975 arrivò e trascorse. Migliaia di Testimoni lasciarono l’ovile - una tendenza che non si sarebbe invertita che tre anni più tardi. Ora, se interrogate un Testimone oggi su ciò che accadde nel 1975, egli vi dirà che tutto fu dovuto semplicemente all’eccessivo zelo di alcuni fratelli, e che la maggior parte dei Testimoni non presero la cosa seriamente.

Anche quei Testimoni che vissero il fallimento del 1975 – e che sono rimasti Testimoni - affermano similmente che tale incidente non fu di eccessiva importanza. Non ha alcun valore il fatto che la maggioranza degli attuali Testimoni si sono uniti al movimento dopo il 1975, e che sono stati esposti alla costante minimizzazione di tale evento da parte della Società. Questo crea un ambiente in cui i i TdG di vecchia data cominciano a dubitare dei loro stessi ricordi. Alcuni potrebbero concludere che solo la loro specifica congregazione sia stata travolta dalla “Febbre del 1975”.

La maggior parte dei Testimoni sono completamente ignari del fatto che una simile predizione apocalittica fallì già nel 1925, e che il movimento perse la metà dei suoi membri. Tale informazione è loro disponibile, se sono interessati a scavare in profondità, ma il loro costante impegno nello studio e nel servizio rende difficile trovare il tempo per questo genere di ricerche.

Dato che la Società controlla così tanto ciò che un Testimone legge, vede e sente, dispone di un pubblico al quale può dire praticamente qualsiasi cosa. Essa può riscrivere il passato con scarso timore di poter essere contraddetta. Quindi, anche se conoscete molto bene la storia della Società, potreste riscontrare molti problemi nel convincere un Testimone che quello che andate affermando è storicamente attendibile.

Conclusione

Con piena consapevolezza delle tattiche usate dai Testimoni per deviare le discussioni, con loro potete avere la meglio in molte discussioni se mantenete sangue freddo. Tuttavia se avete l’ intenzione di apportare un cambiamento permanente nel loro modo di pensare, i vostri sforzi potrebbero essere destinati a fallire.

Ad essere in discussione qui non è la verità ma la necessità. Il sistema di credenze dei Testimoni fornisce loro un fondamento psicologico per mezzo del quale possono rendere il mondo più comprensibile. Le credenze attuali potrebbero essere tanto stravaganti e macchinose quanto una qualsiasi teoria di cospirazione, ma la rapida crescita della loro religione (la quale è aumentata da 2 milioni a più di 6 milioni fra il 1977 e il 2005) mostra che stanno offrendo qualcosa che molte persone vogliono avere.

La negazione di una delle loro credenze non necessariamente produce un effetto permanente poiché esse non sono intrecciate fra loro come anelli di una catena ma piuttosto come un’ armatura a maglie. L’ insuccesso di una di queste credenze, potrebbe essere recuperato col tempo. Poiché non concorda col modello generale o con lo stile di vita, essa rimarrà presente come un fastidio fino a quando il Testimone potrà riadattarla o sbarazzarsene.

Pertanto, potete “vincere la battaglia ma perdere la guerra”. Non potete causare un profondo cambiamento in un Testimone a meno che non abbia già alcuni dubbi. Voi non siete dentro la sua testa quindi non potete sapere quali sono i probabili dubbi esistenti - seppure ve ne sono - e lui probabilmente non ve li dirà, visto che ciò sarebbe considerato come una debolezza della fede. I Testimoni vengono addestrati ad auto controllarsi attentamente per quanto riguarda i cedimenti.

La mia conclusione, basata su vent’anni di esperienza con i Testimoni di Geova, è che potete fare una discussione a mente aperta solo con coloro che sono già turbati dalle discrepanze nella dottrina o dal comportamento della Watchtower. Per voi non esiste modo sicuro (tranne una “deprogrammazione”) per causare questi turbamenti perché il fattore chiave è la personalità dell’individuo.

La “deprogrammazione” - l’ isolamento di un individuo e la distruzione sistematica delle sue credenze - potrebbe essere una crudele procedura che toglie la sicurezza a una persona senza dargli nulla in cambio. Se state cercando di fare del bene, il vuoto deve essere riempito. Se questo non è il vostro obiettivo, allora qual è il vostro scopo? State cercando di provare a voi stessi che le vostre idee sono corrette? Inoltre, la persona ha bisogno di questo tipo di aiuto? Qual è il beneficio?

Sebbene la logica abbia il suo posto in ogni discussione, c’ è qualcos’altro che deve essere considerato nel dibattere con i Testimoni di Geova: la compassione. Il vostro interesse per il benessere dell’ individuo può essere più convincente dei vostri ragionamenti attentamente costruiti. Quale beneficio collaterale, la compassione può essere una forza stabilizzante se le vostre credenze di base vengono sottoposte ad attento esame.

Devo ammettere che il rigido codice dei Testimoni alcune volte possa metterli in situazioni di vita minacciose. Potreste sentirvi obbligati a fare qualcosa. Il vostro successo tuttavia non è assicurato.

Se il conforto emotivo fosse più importante della verità, un Testimone potrebbe resistere alle sfide sia mentali che psicologiche. Infatti è improbabile che una persona possa rimanere Testimone a meno che non dia tale alta priorità al conforto mentale. Questa è una grave slealtà ma chi tra noi può dire di non avere mai adattato (o limitato) le cose in cui crediamo per alleggerirci dal peso del viaggio della nostra vita?