Eh eh, mica si puo' studiare da ateo.
E non si diventa atei leggendo o studiando un libro.
Neanche tanti libri.
Neanche leggendo Cascioli, Odifreddi, Montesi, Margherita Hack etc.
Tanto per cominciare bisogna possedere uno spirito critico.
Poi se non proprio rigettare almeno sospendere i luoghi comuni e i dato per scontato che ci hanno inculcato fin dalla culla.
Tanti dicono che basti leggere la Bibbia sotto quest' ottica ed e' fatta.
Non hanno tutti i torti perche' cosi' facendo, con l' aiuto di un' enciclopedia, magari, (esperienza personale) si scoprono un sacco di magagne.
Per esempio che la Bibbia parla di piu' dei e non di uno solo, che non narra la storia dell' umanita' ma di un solo popolo, e non di tutto il mondo ma solo, ovviamente, di quell' area geografica o al massimo del mondo allora conosciuto.
Vado a casaccio giusto per dare un' idea.
Il clou e' quando ci si rende conto che non e' affatto Parola di Dio ma una rassegna di allucinazioni mistiche di autoreferenziati Profeti o pseudotali.
Che erano a contatto visivo, vocale e sonoro con Dio lo dicevano loro.
Gente simile al giorno d' oggi vegeta nelle cliniche psichiatriche di tutto il mondo.
E' andata come e' andata per via dell' ignoranza collettiva che all' epoca regnava sovrana.
Oggi sarebbe tutto assolutamente irripetibile.
Inoltre, a leggere le castronerie scientifiche e igieniche c' e' veramente da orripilare.
Ulteriore prova che e' tutto frutto della mentalita' e delle conoscenze dell' epoca e soprattutto farina di luoghi e culture che non ci appartengono neanche di striscio.
Concludo ricordando che la Bibbia ripete all' infinito che quello e' il Dio di Israele.
Basta
Chi vuol capire capisce.
Perche' di questo si tratta, VOLER capire, non "poter" capire.
'Ste cose le capirebbe anche un bambino di 10 anni.
A patto che non sia gia' sapientemente inculcato, ovviamente.
Ciao
Claudio
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer