00 21/02/2011 03:37
Chi legge Poly gia' la conosce
www.liceoberchet.it/hpstudenti/nu_midia/progetti/relazioni/persuasione/sofisti/artic...

Mi ci sono imbattuto per puro caso, controllando l' attendibilita' di un articolo sul mio sito.


1. Crollo di ogni certezza precostituita > dalla Verità universale a un mondo di verità personali e circoscritte > idea pluralistica

2. nascita della retorica e dell’oratoria: uno strumento di persuasione volto esclusivamente a riscuotere il consenso di un uditorio e a far prevalere la propria opinione

3. “democraticizzazione” dell’eloquenza che diventa un sapere acquisibile da chiunque

4. almeno in nuce, la possibilità di manipolare a proprio piacimento il consenso dell’uditorio grazie alle tecniche della retorica


Schopenhauer e la dialettica

v “La dialettica è l’arte di disputare, e precisamente l’arte di disputare in modo da ottenere ragione, dunque per fas et nefas.”

v “La verità oggettiva di una proposizione e la validità della medesima nell’approvazione dei contendenti e degli uditori sono due cose diverse. A quest’ultima è rivolta la dialettica.”

v “Bisogna separare nettamente il reperimento della verità oggettiva dall’arte di imporre come vere le proprie tesi. Per formulare la dialettica in modo limpido bisogna considerarla, senza badare alla verità oggettiva, semplicemente come l’arte di ottenere ragione, la qual cosa sarà certo tanto più facile se si ha oggettivamente ragione.”

v “Se ci poniamo come fine la pura verità oggettiva ritorniamo alla mera logica; se invece poniamo come fine l’affermazione di tesi false abbiamo la mera sofistica. E in entrambi i casi il presupposto sarebbe che noi sapessimo già che cosa è oggettivamente vero e falso: ma solo di rado questo è certo in anticipo.”


Ciao
Claudio
[Modificato da Claudio Cava 21/02/2011 03:39]





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer