00 01/01/2013 10:05
Re: Giovanni 13,34;" Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri."
sav799, 30/12/2012 12:55:

[SM=x2505544]
– > ‘La Torre di Guardia’ del 15 dicembre 1963, pagina 760-762
«Il disassociato è espulso dalla congregazione, e la congregazione non ha nulla a che fare con lui. I membri della congregazione non gli stenderanno la mano dell'amicizia, e non gli diranno nemmeno "Ciao" o "Arrivederci". Egli non è benvenuto nelle loro case, nemmeno se tali case sono usate come centri di adorazione per un locale gruppo di testimoni di Geova...
Sotto la disposizione della legge di Geova per l'antico Israele, le persone della congregazione eseguivano la sentenza di morte su quelli che la meritavano. In Deuteronomio 17:6,7 (VR) leggiamo: "Colui che dovrà morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; non sarà messo a morte sulla deposizione di un solo testimonio. La mano dei testimoni sarà la prima a levarsi contro di lui per farlo morire; poi, la mano di tutto il popolo; così torrai il male di mezzo a te".
Nella congregazione cristiana troviamo un simile principio di cooperazione e partecipazione.
Benché colui che sbaglia non sia messo a morte, la scomunica di tale individuo è osservata e rispettata da tutti nella congregazione.
...
Perciò i membri della congregazione non si assoceranno al disassociato, né nella Sala del Regno, né altrove. Non converseranno con lui né mostreranno in alcun modo di notarlo. Se il disassociato tenta di parlare ad altri nella congregazione, essi dovranno allontanarsi da lui.
In tal modo capirà pienamente l'entità del suo peccato … Inoltre, il disassociato che vuol fare ciò ch’è giusto dovrebbe dire a chiunque gli si avvicina inconsapevolmente che è disassociato e che non dovrebbero parlare con lui»" [SM=x2479903]
A voi la risposta







Se la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio, l'ignoranza lo è ancora di più!