00 22/05/2012 04:54
Terza parte.
Tranquilla, lo citerò. Non penso tu lo conosca e..... comunque non è nessun personaggio immaginario. Piuttosto, CONCENTRATI sui fatti e prove che quest'articolo vuole proporti come ALTERNATIVA ale informazioni di cui disponi.....


Abbiamo già notato che la città chiamata Nazaret non corrisponde ai luoghi che si possono desumere dal Vangelo di Luca. Inoltre, gli scavi archeologici condotti nella Nazaret odierna, anche se condotti da frati francescani e da sacerdoti che devono sempre aver presente l'importanza turistica delle proprietà immobiliari possedute dal loro ordine, non sono riusciti a dimostrare l'esistenza di un solo edificio databile in maniera credibile al primo secolo AEC od al primo secolo EC. Gli edifici più antichi ritrovati sembrano risalire alla seconda metà del terzo secolo, e non c'è indicazione alcuna di come gli abitanti di quegli edifici chiamassero il loro villaggio.
Per essere sinceri, i Francescani hanno indicato vasellame, monete ed altri manufatti come prova che il luogo era abitato durante i primi secoli AEC e EC. Ma tutti questi oggetti sono compatibili con l'idea che fossero associati con delle sepolture, e la maggioranza degli oggetti sono datati in maniera molto vaga (deliberatamente, secondo me) come risalenti "al periodo Romano", per evocare immagini di Ponzio Pilato e del primo secolo, anche se il periodo Romano è durato fino al quarto secolo EC, ed anch'io accetto la possibilità che il sito sia stato fondato verso la fine del secondo secolo.
Prima del secondo o terzo secolo EC, si parla della media Età del Bronzo, il sito oggi occupato da Nazaret era una necropoli, una città dei morti. Il fianco della collina sottostante parte della città attuale pullula di tombe e cavità naturali che per più di un millennio furono usate per le sepolture. Poiché le leggi ebraiche proibivano che i cimiteri fossero in mezzo ai luoghi abitati, possiamo essere piuttosto sicuri che non c'era nessuna città ebraica in quel luogo ai tempi in cui si suppone che un presunto Gesù ebreo vi scorrazzasse liberamente.
Nonostante questi fatti, un visitatore della moderna Nazaret può sentirsi offrire una visita alla stanza in cui la Vergine Maria "ricevette" l'arcangelo Gabriele. Benché la stampella su cui si appollaiò sia ancora lì, la finestra attraverso la quale volò fu murata nel 1666. Vengono mostrati sia la cucina in cui ella preparava i pasti per la famiglia, che il laboratorio di falegnameria di Giuseppe. Si può anche visitare la stanza in cui Gesù visse dopo il suo ritorno dall'Egitto, così come i luoghi in cui nacque la Beata Vergine; ovviamente, ce ne sono parecchi, senza contare il suo luogo natale ad otto chilometri di distanza, a Sepphoris, e quello a Gerusalemme. La peculiarità di tutti questi luoghi sacri, però, è che si trovano tutti in grotte o caverne. Il mio vecchio pastore luterano tedesco non mi ha mai detto che Gesù, Maria e Giuseppe fossero trogloditi! Forse un ramo della famiglia Flintstone! Altra peculiarità di questi luoghi è che si trovano tutti a pochi metri da cavità utilizzate come tombe, od essi stessi furono utilizzati come tombe in qualche occasione, od anche entrambi i casi. Poiché le leggi ebraiche proibivano di abitare entro un raggio di 45 - 60 metri da una tomba, dobbiamo concludere che la "buona famiglia ebraica" in cui nacque Cristo era continuamente in uno stato di impurità rituale! (segue....)