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E’ necessario parlarne!

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  • parliamonepino
    00 03/10/2005 12:18
    TEMA: “E’ necessario parlarne”!

    Preg.mo sig. SINDACO, Vincenzo Zubani, di Tione di Trento,

    Da poco più di un mese, frequento, dopo essermi iscritto, alcuni forum su internet. Uno fra tutti, il forum di Achille Lorenzi.
    Per prima cosa, sento, la necessità di esprimere tutta la mia stima nei confronti del Suo Concittadino, Achille Lorenzi. Achille ha anticipato, senza esitare, l’apertura in questo modo di comunicare, con l’intento principale di prestare aiuto e dare voce a chi si trova nell’angoscia e nel tormento sulla strada della vita. Il forum di Achille Lorenzi non è solo un incontro tra accademici che disquisiscono su temi religiosi per approfondire e rispondere ad interrogativi discordanti; non è solo un luogo dove scambiare quattro chiacchiere, dove farsi gli auguri di buon compleanno; non è solo un luogo di incontro, per fare conoscenza. E’ qualcosa di più! E’ un atto d’amore potentissimo per coloro che hanno subito e che subiscono un “pestaggio” spirituale, vittime d’organizzazioni religiose che strumentalizzano, con tecniche psicologiche d’estrema raffinatezza, le coscienze di chi capita in queste “reti”.
    La comunicazione per mezzo dei forum, come scambio d’opinioni, è uno strumento che mi ha permesso di prendere atto dell’incredibile potere che hanno i mezzi telematici. La cultura del “tempo reale”, se utilizzata per intervenire su persone che hanno disagi e problemi interiori, potrebbe diventare certamente un veicolo di grande supporto, sostegno, aiuto morale e spirituale, persino terapeutico.
    Ho scritto circa 200 messaggi, lettere e risposte. Ho replicato ad un centinaio di lettere inviatemi in privato.
    Tutto questo mi ha fatto riflettere.
    Sig. SINDACO, mi rendo conto che quello che sto per dire potrà sembrare sensazionale, ma non è così. Premetto che ho 50 anni, mi occupo di psicologia della comunicazione, ho 3 figli grandi e sono un uomo che conosce a fondo, per una serie di numerose esperienze, ogni aspetto della vita.
    Sig. SINDACO, è in atto un clamoroso “olocausto spirituale” che coinvolge centinaia di migliaia di persone in Italia, una grande quantità d’esseri umani che subiscono pressioni psicologiche che annientano, paralizzano o addormentano la loro personalità. Persone denudate della loro identità, passate per “il camino” rovente di false speranze ed ideologie, un autentico massacro mentale che avvelena la fede interiore dell’individuo.
    Mi creda, non sto esagerando, io stesso esitai, da uomo di buonsenso, prima di esprimermi in questo modo. Per deformazione professionale cerco sempre di sdrammatizzare, ma in questo caso non mi è possibile. I segnali di questa “carneficina” mi hanno “investito” come un fiume in piena convincendomi a fare una richiesta che, fino ad un mese fa, non mi sono mai sognato di fare.
    Dobbiamo, assolutamente, adoperarci per creare un “centro” che aiuti queste persone.
    Il forum di Achille potrebbe essere una buona partenza, ma ci sarebbero dei limiti. Si tratta di una cosa talmente enorme che un uomo di buona volontà, come Achille, che lavora per vivere e, quindi, non può dedicarsi come vorrebbe a quest’operazione di “recupero”, non può affrontare.
    Achille Lorenzi si è preso un impegno che mi lascia senza fiato per il sacrificio che comporta, ma ritengo che possa ricevere una maggiore spinta moltiplicando le forze. Mi spiego. Achille è partito con una “goccia nel deserto, ma noi, con una pianificazione adeguata, possiamo passare dalla “goccia” ad un acquazzone, dall’acquazzone alla “pioggia continua” per “irrigare il deserto” e trasformarlo in un “giardino profumato”. In questo caso possiamo modificare “l’arida miseria morale e spirituale” in “floride praterie”.
    Sig. SINDACO, sono animato da un fuoco interiore, chiamato entusiasmo, che nessun idrante può spegnere.
    Dobbiamo unire le forze e insieme, tutti noi, possiamo ottenere più di quanto riusciamo ad avere singolarmente, ed è così che acquistiamo maggiore potere. Avere la forza è la capacità di conseguire i propri obiettivi, il potere è la capacità di introdurre il cambiamento, e noi abbiamo bisogno di essere in grado di fermare la “strage degli animi”, dobbiamo “costruire un ascensore per far risalire dall’inferno al cielo queste anime innocenti”.
    E’ una dura lotta, sig. SINDACO, la libertà non è una cosa che l’oppressore concede spontaneamente; è una cosa che gli oppressi devono pretendere.
    Sig. SINDACO, oggi sono giunto a questa conclusione: non sarò mai come dovrò essere finché “loro” non saranno diventati come dovrebbero.
    La vita è una serie continua di sogni infranti. Molti uomini sono morti senza vedere realizzati i sogni grandi e potenti di cui erano stati i promotori.
    Così è la vita! A 50 anni non so se vedrò realizzare il mio “sogno, ma dentro di me sento una voce che grida: «Forse non sarà per oggi, forse non sarà per domani, ma è bene che sia nel tuo cuore. E’ bene che tu ci provi. Magari non riuscirai a vederlo. Il sogno può anche non realizzarsi, ma è in ogni modo un bene che tu hai un desiderio da realizzare. E’ bene che sia nel tuo cuore».
    Sig. Sindaco, dobbiamo dedicarci a quest’impresa fino alla fine. Non ci sarebbe tragedia peggiore che fermarsi a questo punto.
    “Cosa c’entro, io in tutto questo?” Dirà Lei!
    Degli amici mi hanno invitato a scrivere, a Lei, questa lettera, perché forse è possibile una forma di collaborazione. Non ci ho pensato due volte. L’ho scritta!
    Se troveremo la Sua disponibilità, sarà fantastico!! Altrimenti questa lettera si moltiplicherà per cento, per mille, finché non incontreremo il favore e la partecipazione delle Istituzioni.
    Io non voglio dispute filosofiche o teologiche, potrei uscirne vincitore o perdente, ma non m’interessa.
    Gesù Cristo, il Maestro, parlò di una curva pericolosa della strada fra Gerusalemme e Gerico. Si mise a parlare di un uomo che si era imbattuto nei briganti. Ricorderà che un levita e un sacerdote passarono sull’altro lato della strada: non si fermarono per aiutarlo. Alla fine passò un uomo di un’altra razza. Smontò dalla cavalcatura, e decise di non essere compassionevole per procura. Si chinò su di lui e gli prestò i primi soccorsi. Aiutò quell’uomo nel bisogno. Gesù concluse che era lui l’uomo buono, era lui il grande uomo, perché era capace di proiettare l’«Io» nel «tu» e di prendersi cura del proprio fratello.
    Essendo un ricercatore, sig. SINDACO, ho raccolto molte spiegazioni, nel tentativo di stabilire come mai il sacerdote e il levita non si sono fermati. Forse avevano fretta di arrivare ad un’assemblea ecclesiale, ad un raduno di religiosi, e dovevano affrettarsi verso Gerusalemme per non arrivare in ritardo alla riunione. In un altro caso potrei ipotizzare che ci fosse una legge religiosa, perciò chi doveva svolgere una cerimonia religiosa non sarebbe costretto a toccare il corpo di un essere umano nelle ventiquattrore precedenti la cerimonia stessa. In qualche caso mi sono chiesto se forse per caso non stessero andando a Gerusalemme, o piuttosto a Gerico, per fondare un’Associazione per il Perfezionismo della strada di Gerico. Potrebbe anche darsi. Magari pensavano che fosse meglio affrontare il problema partendo dalle radici, dalle cause, invece che lasciarsi impantanare in un risultato su scala individuale.
    La mia immaginazione, sig. SINDACO, mi suggerisce che quei due hanno avuto paura. La strada di Gerico è un percorso molto pericoloso. E’ una strada tutta curve; proprio l’ideale per un agguato. All’epoca di Gesù aveva preso il nome di «Passo del sangue». Può darsi che il sacerdote e il levita gettano un’occhiata a quell’uomo steso in terra e si chiedono se i briganti sono ancora nei paraggi. Oppure hanno pensato che l’uomo steso a terra facesse finta; che fingesse di essere stato derubato e ferito, per saltar loro addosso, che volesse attirarli per un assalto veloce e facile. La prima domanda che il sacerdote si fa, che il levita si pone, è questa: «Se mi fermo a soccorrere quest’uomo, che cosa mi capiterà?».
    Poi è passato il buon samaritano, e ha rovesciato la domanda: «Se non mi fermo a soccorrere quest’uomo, che cosa gli succederà?».
    Sig. SINDACO, se riesco ad aiutare qualcuno, mentre passo su questo pianeta, se riesco a rallegrare qualcuno con una parola di conforto, se riesco a mostrare a qualcuno che sta andando nella direzione sbagliata, allora non sarò vissuto invano. Se riesco a fare il mio dovere come dovrebbe un buon cristiano, se riesco a diffondere il messaggio come il Maestro mi ha insegnato, allora la mia vita non sarà stata invano.
    Dio ha il potere di trasformare una minoranza in maggioranza! Lei, sig. SINDACO, dopo avermi letto, potrà fare le sue considerazioni e decidere, in tutta libertà, come e, se cooperare con noi. Naturalmente sarà gradita la Sua personale opinione al riguardo.

    Con Osservanza
    Giuseppe dott. Lupo

    [Modificato da Sonnyp 04/10/2005 15.58]

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    un sorriso
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    Utente Gold
    00 03/10/2005 14:14
    bravo........

    Bravo Pino.....mi sei piaciuto TANTISSIMO.....E' NECESSARIO PARLARNE......direi che è URGENTE PARLARNE!!!!

    E, anche se questo sig. SINDACO dovesse darti la sua disponibilità, ti consiglierei comunque di moltiplicare la lettera per cento per mille e molto di più....perchè TUTTI DEVONO SAPERE!!!!!

    E soprattutto le ISTITUZIONI si devono dare una mossa!!!!!

    Un abbraccio di cuore.....[SM=g27960]




    "un sorriso"........se qualche volta incontri qualcuno che non sa più sorridere....sii generoso, dagli il tuo....perchè, nessuno ha mai bisogno di un sorriso, quanto colui che non può regalarne agli altri....
  • parliamonepino
    00 03/10/2005 23:32
    E' necessario parlarne!

    Ho reinserito questo scritto perchè per ragioni tecniche ometteva delle frasi tra virgolette << >>.

    Inoltre, ho cancellato i nomi menzionati perchè mi è stato chiesto di farlo.

    Pregherei l'amico Sonny, se lo ritiene opportuno, di cancellare la lettera originale con i nomi.

    Ho corretto le frasi in cui apparivano i vuoti tra << >>.
    Non trovando nulla di illegale nella tua lettera, caro Pino, anzi, solo un'encomiale intenzione di aiuto, lascio tale lettera così com'è, spostandola solo nella sezione "Esperienze" che è più consona all'argomento che non alla "Psicologia". Grazie della tua partecipazione. Ne sono ONORATO!

    [Modificato da Sonnyp 04/10/2005 16.00]

  • parliamonepino
    00 04/10/2005 00:55
    Re: bravo........

    Scritto da: un sorriso 03/10/2005 14.14

    Bravo Pino.....mi sei piaciuto TANTISSIMO.....E' NECESSARIO PARLARNE......direi che è URGENTE PARLARNE!!!!

    E, anche se questo sig. SINDACO dovesse darti la sua disponibilità, ti consiglierei comunque di moltiplicare la lettera per cento per mille e molto di più....perchè TUTTI DEVONO SAPERE!!!!!

    E soprattutto le ISTITUZIONI si devono dare una mossa!!!!!

    Un abbraccio di cuore.....[SM=g27960]






    Quando sono elogiato da una donna impazzisco!!!

    GRAZIE!!
    Ricambio l'abbraccio
    Pino
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    Sonnyp
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    Utente Master
    00 04/10/2005 17:05
    Una pioggia torrenziale.
    Grazie di questi post, Pino e "Un sorriso".

    Ci vorrebbero milioni di uomini come appunto Achille Lorenzi con il suo sito informativo, o dei Pino Lupo con la sua loquacità e altrettanti milioni di esseri dolci e sensibili come questa donna che nel suo piccolo porta il suo contributo nel destare le menti dei poveri nostri ingenui fratelli tdg!

    Se la nostra fosse anche solo una goccia...... l'oceano senza di noi sarebbe un'oceano senza quella goccia!

    La pioggia è fatta di centinaia di gocce! Il mio augurio e che possiamo divenire una pioggia torrenziale, così da spazzare via queste sette che distruggono l'anima, separano le famiglie e portano tante sofferenze nelle famiglie già provate dalla dura vita dei nostri giorni! Shalom a tutti voi, fratelli!