PERCHÈ USCIRE DALLA CHIESA!!!

Tutto il contenuto di questo forum era ovviamente oggetto della mia precedente credenza cieca nella bibbia e frutto della fede in Dio.
Ora mi ritengo AGNOSTICO e personalmente, non m'interessa assolutamente più nulla di TUTTO l'argomento RELIGIOSO in generale,
avendo capito che è tutto frutto dell'uomo, bibbia compresa e che Dio non centra nulla con essa, ma ancor meno, anzi,
sopprattutto con la CHIESA CATTOLICA!!

Per questo motivo, lascio detto forum in sola lettura tranne le tre cartelle:

MESSAGGI, ANNUNCI e RIFLESSIONI PROFONDE dove anche gli anonimi possono accedere.

Chi vuol conoscere le motivazioni che mi hanno indotto a tale scelta,
può farlo andando a curiosare cliccando il link in rosso quì sotto:


FALSE VERITÀ


SE QUALCUNO AVESSE BISOGNO DI COMUNICARE CON ME:

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Shalom.
 
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La sconfessione del Messia celata nel libro della Sapienza

Ultimo Aggiornamento: 07/12/2011 20:32
28/11/2011 01:50
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Perché gli ultimi 10 libri dell'Antico Testamento non sono gli ultimi libri dell'indice della Bibbia?

La parola agli esperti presenti.

Ciao
Claudio


Perché gli ultimi 10 libri dell' Antico Testamento non sono gli ultimi libri dell'indice della Bibbia?

Perché questi 10 libri - più vicini alla natività - sono stati retrocessi?

Tutti i testi biblici che vanno dal III secolo a.C. alla nascita di Cristo non profetizzano l' avvento del Messia. Per nascondere l' intollerabile assenza, questi libri sono stati retrocessi affinché il lettore non scorga il vuoto profetico nei testi biblici più vicini a Cristo. Il libro Sapienza, ultimo in ordine temporale, è stato indietreggiato di 19 posti.

E simile sorte è toccata agli altri nove libri.
Proprio nel libro della Sapienza è racchiusa la più eclatante sconfessione biblica. Questo testo è stato scritto nella stessa epoca in cui è nato e vissuto Cristo (Introduzione La Bibbia - Ed. San Paolo, 2009), ma l'autore sapienziale non sa nulla di Cristo.

L'angelo del Signore aveva già annunciato il concepimento verginale di Maria, la madre di Dio aveva già partorito il figlio di Dio, erano giunti persino i re magi, ma l'agiografo - sotto l'ispirazione divina - ignora l’evento messianico già iniziato, nonostante la sacrosanta dichiarazione: "Egli [dio] mi ha concesso la conoscenza infallibile delle cose" [Sapienza 7,17].

Ma c’è qualcosa di più clamoroso che custodisce il libro della Sapienza.

Innanzitutto, la datazione post Cristo del libro Sapienza non ha origini recenti. Già nel 400 san Girolamo attribuisce la Sapienza a Filone di Alessandria (20 a.C. - 50 d.C.). La stessa attribuzione la troviamo nel 1270 in san Bonaventura, dottore della Chiesa. Successivamente, l'esegesi fu costretta a licenziare Filone perché nel trattato De Providentia [2,107] egli dichiara di recarsi ripetutamente a Gerusalemme per pregare e offrire sacrifici. Era intollerabile Filone e Gesù nella stessa città e nello stesso periodo. Per scoprire le ragioni del licenziamento occorre leggere le preziose informazioni racchiuse nella ricerca di David T. Runia (Filone nella prima letteratura cristiana, 1993): 1) Filone a Gerusalemme 2) Filone conobbe Pietro 3) Filone si allontanò dai cristiani. [fonte] Dopodiché, l'ultimo libro dell'Antico Testamento fu traslocato tra il II e il I secolo a.C. da un ignoto autore.

Nel 1967 il biblista Giuseppe Scarpat (in "Rivista Biblica", 15, pp. 170-189) analizza e indica come data di composizione di Sapienza: dal 30 a.C. al 40 d.C. Da tutti i critici è considerata un'indagine "su solide basi" e "di alto profilo scientifico". Ma i libri canonici della Chiesa non ne parlano. Perché? L’anno "40 d.C." sta a significare che Cristo era già morto! Pertanto, il sacro autore sapienziale, oltre a non sapere nulla della nascita di Cristo, non riconosce la risurrezione di Cristo. In sostanza, il figlio di Dio era già venuto al mondo, aveva predicato ed era pure "risorto", ma Jahvè non lo considera affatto. E' la più clamorosa rivelazione biblica nascosta dentro la data del testo: l'Antico Testamento sbugiarda il Nuovo Testamento e sconfessa Cristo come Messia.

Nel 1974 la Bibbia CEI indica la data di stesura di Sapienza tra il 120-80 a.C. (Ed. UELCI - pag. 643).

Nel 1979 il biblista David Winston, nel saggio The Wisdom of Solomon (New York), indica come data finale di Sapienza il periodo dell'impero di Caligola (37-41 d.C.). La stessa data di Scarpat.

Nel 1988, nell'introduzione a Il libro della Sapienza di G. Ravasi (Ed. Dehoniane - pag. 26) salta agli occhi una frase sibillina: "Per una serie di ragioni interne, tuttavia, oggi gli studiosi sono sempre più convinti che ci si debba orientare verso una data precisa, il 30 a.C.". Quali sono queste “ragioni interne" alla Chiesa? La data della stesura di un testo può essere stabilita da ragioni di politica religiosa? In verità, nei salotti teologici si paventava il pericolo sulla datazione post-Cristo che avanzava dalla ricerca storica e filologica.

Nel 1989 il libro Sapienza (M. Conti - Edizioni San Paolo) cita tra le probabili date anche quella di G. Scarpat. Nella stessa introduzione riferisce che la maggioranza degli studiosi ritiene che Sapienza sia stato scritto tra l’80-30 a.C. A pochi anni di distanza la data della Bibbia CEI 1974 non è più attendibile e si sposta verso l’anno zero.

Nel 1992 la "Rivista di Filologia e di Istruzione Classica" analizza e accoglie il terminus ad quem indicato da G. Scarpat.

Nel 2002, nella Facoltà Teologica di Firenze si insegna che il libro Sapienza è stato redatto alle "soglie del 1° sec. d.C." [Prof. Luca Mazzinghi, ordinario di Sacra Scrittura]. Anche qui c’è una minuzia da sottolineare: non si dice "sul finire del 1° secolo a.C." ma "alle soglie del 1° secolo d.C.". Un parlare implicito per gli addetti ai lavori.

Alcuni anni dopo, nella stessa facoltà teologica: "la datazione è generalmente posta intorno all'era cristiana tra il 30 a.C. e il 37 d.C." [Prof. F. Belli, Introduzione alla sacra Scrittura e greco biblico].

Nel 2004 don G. Bellia e don A. Passaro [Facoltà teologica di Palermo] - nel Il Libro della Sapienza tradizione, redazione, teologia - si spingono ad abbracciare la tesi di J. J. Collins (1977): "Il libro poté essere stato scritto in un periodo compreso tra il 30 a.C. e il 70 d.C.". Ma l'analisi di Collins è forzata nelle conclusioni: prevede più autori per alcune varianti di stile e d'intonazione linguistica tra alcuni capitoli del testo. Per di più, la data del 70 d.C. è doppiamente funesta perché oltrepassa il Vangelo di Marco (50 d.C.) e tutte le epistole di San Paolo (dal 50 al 67 d.C.).

Nel 2008 la nuova Bibbia CEI indica una nuova data di Sapienza: tra il 50 e il 20 a.C. (Ed. UELCI). Vale a dire, mezzo secolo dopo rispetto alla precedente Bibbia CEI 1974 e completamente all'esterno del precedente arco temporale.

Nel 2009 c'è il colpo di scena. La Bibbia Ed. san Paolo (stesso testo CEI 2008), nell'introduzione al libro Sapienza, assegna questa data: "tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I d.C. A confermarlo ci sarebbero le allusioni alla situazione storica del tempo, gli influssi filosofici (...) e letterari greci". E' la tesi di G. Scarpat, pur senza menzionarlo per non rammentare la dannosa datazione: dal 30 a.C. al 40 d.C. La scelta è comunque categorica perché non riporta la data indicata nella Bibbia CEI 2008 (un anno prima), né quelle di altre fonti-ipotesi. Il criterio d'indagine - basato sulla correlazione storica, filologica e filosofica - è lo stesso usato da san Girolamo nel trarre la dipendenza tra Filone e Sapienza. Anche la deduzione è palese: Liber Sapientae, da libro di frontiera del Vecchio Testamento, è entrato nello spaziotempo del Nuovo Testamento. Con la conseguenza che l'unico vero punto di congiunzione tra AT e NT ne attesta la disgiunzione. Un effetto esplosivo generato dalla ricerca di onesti e zelanti studiosi.

Alcuni biblisti che hanno partecipato alla revisione della Nuova Bibbia CEI 2008 hanno "condiviso" le introduzioni e le note della Bibbia Edizioni San Paolo, 2009 (B. Maggioni, G. Ravasi, M. Tàbet,...). Due date con due implicazioni diverse negli stessi soggetti.

La logica conclusione

La Bibbia (Ed. San Paolo 2009) ha contribuito con la sua ufficialità a demolire la commedia dell'allestimento cristologico. Nell'incrocio simultaneo tra l'ultima "Parola di Dio" (Sapienza) e la venuta del “figlio di Dio” c’è la prova concreta che l'uno non conosce l'altro, né riconosce l'altro. A pochi chilometri di distanza - tra Gerusalemme e Alessandria d'Egitto - la divina Sapienza non sa che il Messia era disceso in terra e salito in cielo, mentre il Messia non sa che la Parola di Dio è all'oscuro della sua venuta.

Com’è possibile tutto questo? Com’è possibile che neppure lo Spirito Santo ne fosse a conoscenza?

In un solo colpo crolla l'intero castello esegetico costruito tra Cristo e JHWH. Un muro alto fino al cielo divide ora le due religioni.

Il destino ha voluto che l'apice della rivelazione biblica si chiamasse "Sapienza": l'infallibile conoscenza di Dio. Ecco cosa attesta l'ispirato autore: "Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so, poiché [Dio] mi ha istruito la sapienza, artefice di tutte le cose." [Sap 7,21]

Se Sapienza è sinonimo di verità, allora, chi ha mentito? Dio o Cristo? Oppure entrambi?

Il tempo ristabilisce la verità. Anche per quella "divina". Le lancette cronologiche della predizione messianica hanno varcato il dopo-Cristo. Il cristianesimo non ha più l'imprimatur del Dio a cui si rifà. Ma i maestri del pensiero biblico sono già pronti a stravolgere e deformare ciò che essi stessi hanno scoperchiato. Ciò nonostante, la datazione di Liber Sapientae piomberà come un macigno sul popolo dei devoti. Volente o nolente, sarà dolente. E lo dico davvero a malincuore.



Fonte: www.utopia.it - Alfredo Alì

www.homolaicus.com/at/libro-sapienza.htm





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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Questo si che è un vero rebus!!!!!!
E bravo il nostro Claudio!

Stai facendo più verità tu che non tutta la bibbia messa insieme nel suo tentativo di spacciarsi per parola di dio!

Quando ho aperto il computer, stamattina, prima di andare al lavoro ero assonnato, ma.... mi hai risvegliato e fatto spalancare gli occhi quando ho letto questo materiale molto, davvero molto riflessivo.

Ora spero che i lettori onesti...... traggano le loro giuste conclusioni! Come sempre.... grazie di cuore Claudio! Shalom. [SM=g7474] [SM=g7474] [SM=g7474] [SM=g7474] [SM=g7474]



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Re: Questo si che è un vero rebus!!!!!!
Sonnyp, 28/11/2011 05.59:

E bravo il nostro Claudio!

Stai facendo più verità tu che non tutta la bibbia messa insieme nel suo tentativo di spacciarsi per parola di dio!

Quando ho aperto il computer, stamattina, prima di andare al lavoro ero assonnato, ma.... mi hai risvegliato e fatto spalancare gli occhi quando ho letto questo materiale molto, davvero molto riflessivo.

Ora spero che i lettori onesti...... traggano le loro giuste conclusioni! Come sempre.... grazie di cuore Claudio! Shalom. [SM=g7474] [SM=g7474] [SM=g7474] [SM=g7474] [SM=g7474]



Caro Piero, grazie a te.

Far piacere a un amico e' sempre un piacere. [SM=g7350]

Entrando nel contesto, vedrai che arriva Polymetis a darmi dell' ignorante.

[SM=g2478819] [SM=g7352]

Facendo fetecchia come al solito, dato che, di nuovo, io non c' entro neanche di striscio.

Non e' argomento di mia competenza e non mi serve neanche.

Se quanto dice questo articolo e' vero io sto come stavo prima, chemmefrega.
Non mi occorrono ulteriori conferme.

Figurati se dice il falso. [SM=x2482327]
Anzi, occhebello, i miei amici negazionisti cattolici rosicheranno ancora piu' d' impegno.

Chi di falsita' ferisce, di falsita' perisca. [SM=g7352]

La mia coscienza resta tranquillissima, anzi, si mette a zompettare felice. [SM=x2477907]


Tornando a noi, per impegni imprevisti sono costretto a rieclissarmi per un po', non so di preciso quanto a lungo, ma si trattera' al massimo di qualche giorno.

Salutoni a tutti.
Claudio















“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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Re: Re: Questo si che è un vero rebus!!!!!!
Claudio Cava, 28/11/2011 07.54:




Entrando nel contesto, vedrai che arriva Polymetis a darmi dell' ignorante.

[SM=g2478819] [SM=g7352]

Facendo fetecchia come al solito, dato che, di nuovo, io non c' entro neanche di striscio.





Chi è?






"La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".

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Re: Perché gli ultimi 10 libri dell'Antico Testamento non sono gli ultimi libri dell'indice della Bibbia?
Claudio Cava, 28.11.2011 01:50:


Perché gli ultimi 10 libri dell' Antico Testamento non sono gli ultimi libri dell'indice della Bibbia?

Perché questi 10 libri - più vicini alla natività - sono stati retrocessi?

Tutti i testi biblici che vanno dal III secolo a.C. alla nascita di Cristo non profetizzano l' avvento del Messia. Per nascondere l' intollerabile assenza, questi libri sono stati retrocessi affinché il lettore non scorga il vuoto profetico nei testi biblici più vicini a Cristo. Il libro Sapienza, ultimo in ordine temporale, è stato indietreggiato di 19 posti.





Questo “tassello” mi è del tutto nuovo.
L’ennesima prova che tutta la storia biblica ufficiale dovrebbe essere riscritta.
Grazie Claudio . . . mi tornerà utile. [SM=g7372]
Claudio Sonny e Fiamm qualche tempo fa (parlando dell’ateismo) vi ho scritto dicendo che pian piano anche io vi avrei raggiunto. Volevo dirvi che sono ancora per strada. Se non correte troppo prima o poi vi . . . [SM=g2478819]
28/11/2011 17:06
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Re: Perché gli ultimi 10 libri dell'Antico Testamento non sono gli ultimi libri dell'indice della Bibbia?
Claudio Cava, 28/11/2011 01.50:


La parola agli esperti presenti.

Ciao
Claudio


Perché gli ultimi 10 libri dell' Antico Testamento non sono gli ultimi libri dell'indice della Bibbia?

Perché questi 10 libri - più vicini alla natività - sono stati retrocessi?


Fonte: www.utopia.it - Alfredo Alì

www.homolaicus.com/at/libro-sapienza.htm



Molto interessante!

Vi sono un'infinità di testi, anche di studiosi autorevoli, che mettono in dubbio, chi alcuni aspetti delle "verità" della bibbia, chi altri.










"La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".

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Il grande filosofo, non lo conosci?
fiammaverde, 28/11/2011 10.19:




Chi è?






Polymetis è "il sapiente" di casa infotdgeova.

Anche su questo forum, se fai la ricerca con il suo nick, troverai diversi suoi interventi, puntualmente smontati dal grande Claudio.
A mio avviso, Polymetis, sa fare molto bene il suo mestiere, ossia il filosofo, perchè con il suo filosofeggiare, ti sa girare le frittate come neanche uno chef di professione sa fare. Evidentemente, i padri della chiesa, gli hanno saputo insegnare molto bene il mestiere, e lui, da ottimo allievo, li ha persino superati. [SM=x2479877]

Per Brian....


Claudio Sonny e Fiamm qualche tempo fa (parlando dell’ateismo) vi ho scritto dicendo che pian piano anche io vi avrei raggiunto. Volevo dirvi che sono ancora per strada. Se non correte troppo prima o poi vi . .



Carissimo... non è più una questione di corsa o di traguardo. Non ha importanza l'ordine di arrivo, quanto l'arrivare per non essere più presi oer il [SM=x2531616] !!! E ora basta! È ora di finirla di essere [SM=g7419] a piacere di ogni organizzazione che si definisce.... "l'unica Verità"!!!! Mi sono fatto sin troppo [SM=x2479902] da solo per troppo tempo... ora è giunta l'ora di [SM=x2533864] da soli e di decidere da soli le nostre speranze, credi, e convinzioni. Io, sono giunto quasi al traguardo, e non posso non ringraziare Fiamma e Claudio per le informazioni che ognuno mi ha messo a disposizione. Coraggio Brian, ancora qualche sforzo e anche tu potrai scrollarti di dosso tutte ste frignacce sulla religione!!!

E... mi raccomando... non chiederti anche tu dove.... [SM=x2478824] "ce ne andremo"... preferisco fare il vagabondo, anche se io una meta precisa l'ho lo stesso dove andare... ma questo te lo spiegherò un'altra volta. Nel frattempo... segui il mio vangelo.... (intendo il tread con questo titolo) e andrai lontano ragazzo mio! Shalom.



28/11/2011 18:13
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Re: Re: Perché gli ultimi 10 libri dell'Antico Testamento non sono gli ultimi libri dell'indice della Bibbia?
brian67, 28/11/2011 12.36:





Claudio Sonny e Fiamm qualche tempo fa (parlando dell’ateismo) vi ho scritto dicendo che pian piano anche io vi avrei raggiunto. Volevo dirvi che sono ancora per strada. Se non correte troppo prima o poi vi . . . [SM=g2478819]




Non porti fretta.

La vera necessità era quella di lasciare un'organizzazione che ormai avevamo chiaramente appurato fosse basata su false storie, come le altre.

Ora, essendoci liberati dal condizionamento mentale della WTS, possiamo, con tranquillità, prenderci tutto il tempo necessario per confrontarci con altre idee e persone e formarci un pensiero nostro.

Certo è che le idee ed i pensieri che avevamo come TDG erano alquanto ridicole e noi eravamo dei burattini adatti a far ridere, ridicoli a nostra volta.

Un caro saluto















"La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".

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Carissimi anche se sono completamente uscito dal condizionamento mentale della wts e dei singoli tdg, a differenza di voi io sono circondato da molti parenti e due compagni di lavoro (fanatici) che colgono ogni opportunità per inculcarmi la “pura verità”. Quindi vivendo con queste compagnie, l’argomento wts è sempre dietro l’angolo.

Non è sempre facile ascoltare (avvolte) sciocchezze di primo livello senza poter dire francamente che sono tutte stupidaggini allo stadio puro ben formulate e privi di fondamento logici teologici e morali.

Qualche giorno fa a lavoro i due tdg fanatici si cullavano l’un l’altro raccontando quanto fosse stato bravo l’oratore del discorso pubblico. Solo perché l’oratore paragonò il singolo tdg “zelante” come se fosse una grande quercia. Mentre il tdg poco zelante o inattivo come se fosse un piccolo alberetto con pochi rami.

Secondo la parabola dell’oratore, chi taglia le adunanze, taglia i rami del proprio albero. Se taglia la predicazione, lo studio personale, lo studio familiare, la preghiera ecc non fa altro che tagliare tutti i rami dell’albero. Finendo con il tempo di perdere tutto il suo splendore. La domanda rivolta all’uditorio fu: “Volete essere come una grande quercia oppure come un isolato alberello mal concio?”.

I due tdg si districavano come due innamorati della wts elogiandola a dismisura. Io udendo la parabola e guardando i loro visi quasi non riuscivo a credere che uomini adulti e di mente “aperta” stiano ancora dietro a queste parabole di quattro soldi.

Come dicevo, anche se non sono più sotto l’influenza della wts e dei singoli tdg, per forza di causa maggiore sono costretto a udire e vedere le loro (avvolte) sciocchezze senza poter dire nulla. Altrimenti mi fanno la festa. Melo male che ci sono i forum. Almeno posso interagire con voi.

Saluti Brian

28/11/2011 20:42
il libro sapienza e' canonico o apocrifo ?
28/11/2011 21:38
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Re:
Se fossi stato uno dei due, ti avrei fatto una testa tanta! [SM=x2477905] [SM=x2477905] [SM=x2505544] [SM=x2505544]




Rammenta che anche noi eravamo così, almeno alquanto simili.
[SM=x2519307] [SM=x2519307] [SM=x2519307]

Perché se fossimo stati proprio così, come ci saremmo resi conto dell'imbroglio alla WTS? [SM=g7449]

Almeno, io la vedo così. E ci è andata bene!

[SM=x2509422]












"La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".

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29/11/2011 04:56
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Re:
principessac, 28/11/2011 20.42:

il libro sapienza e' canonico o apocrifo ?




Secondo la chiesa è canonico, secondo i tdg è apocrifo..... Shalom.




29/11/2011 12:19
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Re: Il grande filosofo, non lo conosci?
Sonnyp, 28/11/2011 18.04:



Polymetis è "il sapiente" di casa infotdgeova.

Anche su questo forum, se fai la ricerca con il suo nick, troverai diversi suoi interventi, puntualmente smontati dal grande Claudio.
A mio avviso, Polymetis, sa fare molto bene il suo mestiere, ossia il filosofo, perchè con il suo filosofeggiare, ti sa girare le frittate come neanche uno chef di professione sa fare. Evidentemente, i padri della chiesa, gli hanno saputo insegnare molto bene il mestiere, e lui, da ottimo allievo, li ha persino superati. [SM=x2479877]






Se è un filosofo, non ha nessun ascendente sui TDG.

Da sempre la filosofia è osteggiata in casa WTS!

Alcune volte però, anche le loro riviste W e g citano dei filosofi, ma solo se torna a loro vantaggio.

Come fanno un po tutte le varie denominazioni religiose.









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Le date, Piero, le date.

Se sono corrette s' attaccano.

Tutti.

Io sono incasinato, non potrei neanche stare qui 5 minuti, vedi se arrivi a capirci qualcosa, che oltretutto faresti molto prima e meglio di me.

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
02/12/2011 11:57
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torno qui solo per fare corretta informazione, poi vi lascio di nuovo, visto i precendeti che ho avuto con sonnyp.



Le date:

Nel 2009 c'è il colpo di scena. La Bibbia Ed. san Paolo (stesso testo CEI 2008), nell'introduzione al libro Sapienza, assegna questa data: "tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I d.C. A confermarlo ci sarebbero le allusioni alla situazione storica del tempo, gli influssi filosofici (...) e letterari greci". E' la tesi di G. Scarpat, pur senza menzionarlo per non rammentare la dannosa datazione: dal 30 a.C. al 40 d.C.

sono corrette, ma non sono le date che preoccupano ma tutto il resto...

[SM=g7350] [SM=g7350] [SM=g7350]

Guardate un po' qui

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10022963

leggetevi un po' tutto:

anche se Freddie ha concluso bene in un unico post ecco faccio il copia/incolla:

Credo che occorra fare un pò il punto della situazione e ribattere, per quel poco che sò (come ho spesso scritto, non sono nè un biblista nè un teologo)ad un post che, francamente, porta avanti delle tesi che fanno parecchia acqua e al contempo ribatto alcune affermazioni a sostegno dell'articolo riportato. Anch'esse, a mio avviso, discutibili e soggette ad essere confutate.

Partiamo dall'inizio e cioè dal titolo dell'articolo che dà il titolo anche al post e che con interventi successivi Kelly70 tenta di sminuirne la portata dichiarando che la collocazione del Libro è un fatto marginale. Non è così, visto che tanto il titolo dell'articolo quanto il post iniziano con:

"Perché gli ultimi 10 libri dell' Antico Testamento non sono gli ultimi libri dell'indice della Bibbia?

Già Cristianlibera ha precisato che la collocazione del Libro NON E' fatta in base ad un ordine cronologico, ma secondo un ordine categorico. Affermazione valida perchè io stesso ho ricordato due esempi che riguardano l'A.T. e il N.T. Nel primo caso il primo Libro è Genesi, ma è riconosciuto che il più antico è il Libro dell'Esodo che compare come secondo nell'ordine. Stessa cosa nel secondo caso: il Vangelo di Matteo viene prima di quello di Marco, ma è quest'ultimo ad essere il più antico tra i due, ma vi compare come secondo.
Qual'è il motivo della presunta "arretratezza" del Libro della Sapienza?

Perché questi 10 libri - più vicini alla natività - sono stati retrocessi?
"Tutti i testi biblici che vanno dal III secolo a.C. alla nascita di Cristo non profetizzano l' avvento del Messia. Per nascondere l' intollerabile assenza, questi libri sono stati retrocessi affinché il lettore non scorga il vuoto profetico nei testi biblici più vicini a Cristo. Il libro Sapienza, ultimo in ordine temporale, è stato indietreggiato di 19 posti.
E simile sorte è toccata agli altri nove libri.
Proprio nel libro della Sapienza è racchiusa la più eclatante sconfessione biblica. Questo testo è stato scritto nella stessa epoca in cui è nato e vissuto Cristo (Introduzione La Bibbia - Ed. San Paolo, 2009), ma l'autore sapienziale non sa nulla di Cristo."


Ragionando solo con la logica mi viene da chiedere: Dov'è scritto che i testi biblici più vicini all'avvento di Cristo devono NECESSARIAMENTE profetizzare la sua venuta? Il vuoto profetico (o presunto tale) non dice un bel niente nè ha alcun significato in termini negativi. Inoltre, sostenere che nel Libro della Sapienza " è racchiusa la più eclatante sconfessione biblica" rasenta il ridicolo. Come è possibile che nel Libro dei Libri in cui è racchiusa la Parola di Dio (espressa nella parola umana) ci possa essere un libro o una frase che sconfessi la Parola stessa? E se fosse anche così, c'è da credere che quanti hanno dato vita al canone fossero talmente ciechi da non accorgersi del pericolo a cui andavano incontro. Al loro posto non l'avrei neanche preso in considerazione e non lo avrei accettato tra i Libri che compongono la Bibbia come hanno fatto gli Ebrei e i Protestanti per le loro Scritture sacre. Invece, dopo 2.000 anni arriva, fresco fresco, un tale (e quanti ne sostengono le tesi) che pretende di far aprire gli occhi a chi non vede questa presunta "discrepanza"!!!!
Ma cosa sappiamo sul Libro in questione? Il libro è stato scritto alle soglie del cristianesimo, in greco, forse ad Alessandria d'Egitto, nella seconda metà del I secolo a.C. (sulla questione delle date tornerò in seguito). Il suo autore è un Ebreo alessandrino, il suo è stato il tentativo di rafforzare l'impegno religioso della comunità ebraica ellenistica che era entrata in contatto con numerose culture politeiste e pagane e, se possibile, di convertire i pagani stessi. Proprio perchè non scritta in ebraico, l'opera non è entrata nel canone delle Scritture sacre degli ebrei e dei protestanti, mentre è stata accolta in quello cattolico con altri sei libri, detti "deuterocanonici". Il Libro è un piccolo trattato teologico, è un'esortazione alla fedeltà per gli ebrei dispersi fra i pagani nel mondo, è un testo di meditazione sulla Bibbia (in particolare sul Libro dell'Esodo), è un'opera "missionaria" indirizzata indirettamente ai pagani, perchè scoprano la bellezza del messaggio biblico. Al centro vi è il tema della Sapienza quale dono di Dio e forza creatrice insieme a Dio che pervade i fedeli e li guida nella loro esistenza e penetra anche il cosmo in tutte le sue meraviglie (quindi, è specificato quale sia il tema). Il fatto che non parli esplicitamente di Cristo non significa alcunchè. Del resto, chi mastica un pò di Bibbia sà che Essa è la storia millenaria del rapporto d'amore tra Dio e l'uomo e tutto l'A.T. è un "antefatto" che anticipa la venuta di Gesù in cui si adempiono pienamente le Scritture. Come individuo, l'autore - essendo un ebreo della tradizione giudaica - poco gli sarebbe interessato di Cristo, ma la sua opera comunque è ispirata perchè sfocia nel canto finale dei salvati, un inno che sigilla un testo pieno di luce e speranza; un ulteriore tassello nel cammino della salvezza dell'Uomo. Inoltre, la figura di Cristo viene richiamata, come specificherò più avanti (pertanto, non è vero che nell'opera non si sa nulla di Cristo).
Veniamo alla questione della data: senza ripercorrere pedissequamente la sequenza riportata de Kelly (che dimostra, semmai, che nel corso degli anni gli studi e le ricerche sono andati avanti man mano che nuove fonti, nuovi reperti, nuovi strumenti di catalogazione venivano
scoperti ed utilizzati), possiamo dire che il periodo ipotizzato della compilazione più volte citato e, a quanto sembra, supportato da Kelly (oggi, ripeto, fissato al I sec. a.C.) è collocato tra il 30 a.C. e il 40 d.C. Orbene, dalle mie parti, quando si fissa un intervallo di tempo tra due date (nello specifico, di 70 anni. E non è poco!) significa che ogni data compresa in quell'intervallo PUO' essere buona. Pertanto affermazione come questa:

quello che conta è la data in cui è stato scritto, cioè DOPO LA NASCITA DI GESU'.

oppure:

Nel 1967 il biblista Giuseppe Scarpat (in "Rivista Biblica", 15, pp. 170-189) analizza e indica come data di composizione di Sapienza: dal 30 a.C. al 40 d.C. Da tutti i critici è considerata un'indagine "su solide basi" e "di alto profilo scientifico". Ma i libri canonici della Chiesa non ne parlano. Perché? L’anno "40 d.C." sta a significare che Cristo era già morto!

Sono un'evidente forzatura. Essere stato scritto TRA il 30 a.C. e il 40 d.C. vuol dire che può andar bene anche il 20 a.C. o il 10 a.C. o l'1 a.C. così come può andar bene l'1 d.C. o il 20 d.C. o il 30 d.C. o il 40 d.C. Ovvio che a coloro a cui interessa sostenere la tesi dell'articolo postato tendono a spostare l'anno sempre più verso il 40 d.C. Ma lo fanno ARBITRARIAMENTE, senza avere una prova certa. La data della seconda metà del 1 sec. a.C. (o comunque, all'alba del cristianesimo) è quella su cui maggiormente convergono attualmente gli studi, non solo cattolici.
Per quanto riguarda il presunto "disconoscimento" tra l'autore, l'opera dello stesso e Cristo (qui le idee mi sembrano alquanto confuse) è evidente che si è sorvolato su alcuni versi del Libro.


Siamo proprio certi che il Libro della Sapienza sembra non considerare la venuta di Cristo? Forse, occorre leggere alcuni passi revelatori...

12 Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
ed è contrario alle nostre azioni;
ci rimprovera le trasgressioni della legge
e ci rinfaccia le mancanze
contro l'educazione da noi ricevuta.
13 Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e si dichiara figlio del Signore.
14 È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
ci è insopportabile solo al vederlo,
15 perché la sua vita è diversa da quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
16 Moneta falsa siam da lui considerati,
schiva le nostre abitudini come immondezze.
Proclama beata la fine dei giusti
e si vanta di aver Dio per padre.
17 Vediamo se le sue parole sono vere;
proviamo ciò che gli accadrà alla fine.
18 Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà,
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
19 Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti,
per conoscere la mitezza del suo carattere
e saggiare la sua rassegnazione.
20 Condanniamolo a una morte infame,
perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà».

(Sapienza 2,12-20)

Sebbene il soggetto sia genericamente il giusto, un lettore attento non mancherà di osservare che ciò che è scritto ancor più si adatta a Gesù, il Giusto per antonomasia, il Figlio di Dio a cui sono capitate ESATTAMENTE le situazioni sopra descritte.


13 Essa non abbandonò il giusto venduto,
ma lo preservò dal peccato.
14 Scese con lui nella prigione,
non lo abbandonò mentre era in catene,
finché gli procurò uno scettro regale
e potere sui propri avversari,
smascherò come mendaci i suoi accusatori
e gli diede una gloria eterna.

(Sapienza 10,13-14)

Anche qui, se al giusto è riservato questo, ancor più al Giusto dei giusti...
Giusto...per capirci!!!!!


Quanto a questa affermazione:

Il vostro Messia esiste solo nell'immaginazione.

Qui non voglio entrare nel merito di una discussione che ci porterebbe fuori tema; dico solo che se Gesù fosse un frutto dell'immaginazione, non lo sarebbe più di un Vercingetorige. Ad essere stretti stretti che un Cristo è esistito lo si evince - soffermandoci solo sulle fonti non cristiane - da Flavio Giuseppe, Tacito, Svetonio. Di Vercingetorige non sappiamo di preciso quando è nato; non si conosce la sua tomba nè si hanno notizie certe del suo nome e scarse sono quelle della sua vita; l'unico a parlarne compiutamente è Giulio Cesare nel suo "De Bello Gallico". Eppure, del secondo non si dubita della sua esistenza, del primo sì (senza contare che il secondo fu comunque un capo e un condottiero che combattè contro Roma, mentre il primo era un oscuro rabbì di una lontana quanto declassata Provincia Romana)!!!!! Se questa è logica...
---------------------------


un consiglio a tutti:

non abbocate sempre quando un Claudio o una Kelly vi vuol far manjà una balla colossale come questo articolo.

Cioè, se dovete perdere la vostra fede nel meravoglioso NOSTRO SIGNORE allora perdetela almeno per qualcosa di più consistente. [SM=g7362]
03/12/2011 09:24
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Sei la benvanuta se.....

torno qui solo per fare corretta informazione, poi vi lascio di nuovo, visto i precendeti che ho avuto con sonnyp.



I precedenti sono acqua passata, almeno per quello che mi riguarda.

Se decidi di "fermarti", sei la benvenuta, a patto che non ritornino più certi giochini di doppi nick o coperture varie con il Nevio e tutti gli alias....

Se per te questo non è un problema, ti rinnovo il mio.... [SM=x2479908] [SM=x2488435]


Un caro saluto a nevio... [SM=x2509422] Shalom.



03/12/2011 10:38
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Re:
Cristianalibera, 02/12/2011 11.57:



Siamo proprio certi che il Libro della Sapienza sembra non considerare la venuta di Cristo? Forse, occorre leggere alcuni passi revelatori...

12 Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
ed è contrario alle nostre azioni;
ci rimprovera le trasgressioni della legge
e ci rinfaccia le mancanze
contro l'educazione da noi ricevuta.
13 Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e si dichiara figlio del Signore.
14 È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
ci è insopportabile solo al vederlo,
15 perché la sua vita è diversa da quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
16 Moneta falsa siam da lui considerati,
schiva le nostre abitudini come immondezze.
Proclama beata la fine dei giusti
e si vanta di aver Dio per padre.
17 Vediamo se le sue parole sono vere;
proviamo ciò che gli accadrà alla fine.
18 Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà,
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
19 Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti,
per conoscere la mitezza del suo carattere
e saggiare la sua rassegnazione.
20 Condanniamolo a una morte infame,
perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà».

(Sapienza 2,12-20)

Sebbene il soggetto sia genericamente il giusto, un lettore attento non mancherà di osservare che ciò che è scritto ancor più si adatta a Gesù, il Giusto per antonomasia, il Figlio di Dio a cui sono capitate ESATTAMENTE le situazioni sopra descritte.




un consiglio a tutti:

non abbocate sempre quando un Claudio o una Kelly vi vuol far manjà una balla colossale come questo articolo.

Cioè, se dovete perdere la vostra fede nel meravoglioso NOSTRO SIGNORE allora perdetela almeno per qualcosa di più consistente. [SM=g7362]




Non entro nel merito dell'intero argomento in quanto non ne ho le competenze ne intendo farmele.

Una cosa è certa, la frase:

Sebbene il soggetto sia genericamente il giusto, un lettore attento non mancherà di osservare che ciò che è scritto ancor più si adatta a Gesù, il Giusto per antonomasia, il Figlio di Dio a cui sono capitate ESATTAMENTE le situazioni sopra descritte.

indica chiaramente la volontà di indurre la persona a pensare in un certo modo.

Rammento che quando nella bibbia si trovavano delle contraddizioni, la WTS scriveva che era perhé:

Se qualcuno vuol trovare da ridire, lo puo fare. Anche in questo la bibbia dimostra la sua perfezione.

Il ragionamento sopra riportato (sebbene il soggetto....) è della stessa sorta.

Mia personale deduzione; posso benissimo sbagliare!


In quanto ad abboccare dobbiamo veramente guardarci dal farlo, sopratutto nel campo religioso, perché ciò che è verità oggi può benissimo diventare falsità domani.
Le certezze assolute appartengono soltanto alla fede cieca.

Anche questa è una mia deduzione, ma qui ritengo di essere meno vicino alla possibilità di sbagliare, anzi ritengo sia il contrario.

Ma non si sa mai!























[Modificato da fiammaverde 03/12/2011 10:45]



"La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".

da "Crisi di Coscienza" di Raymond Franz
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Che nei dialoghi tra credenti vige la regola del bue che da' del cornuto all' asino e' ormai stranoto.

Ma che un simile soggetto parli di abboccamento riferendosi a chi onestamente cerca di aprire gli occhi ad appunto dei boccaloni come la suddetta e' davvero il colmo.

Oltretutto riportando il link di un thread dove lei, simpatizzante ed aspirante cattolica se la canta e se la suona con un negazionista cattolico.

Senza contraddittorio.

In questo forum hanno capito tutti qual' e' il vero spirito mio e di Kelly.
Riportiamo articoli non perche' crediamo che tutti contengano in tutto e per tutto delle verita' ma piu' che mai per dare spazio a voci fuori dal coro e dalla informazione ufficiale e offrire spunti di riflessione.

Puntualmente vanno a spulciare le inevitabili ovvie imprecisioni o anche veri e propri errori basilari cercando cosi' di inficiare tutto il concetto.

Se una parte e' falsa e' tutto falso.

Facessero tutti cosi' anche con le religioni non staremmo piu' a parlarne.
Anzi, non esisterebbero piu'.


Entrando nel contesto dell' articolo, e' chiaro anche che al contrario di quanto afferma questo noto personaggio non ho fatto altro che chiedere informazioni senza affermare niente.

E torno a ripetere per l' ennesima volta (e lei lo sa bene) che delle collocazioni e dei posizionamenti non me frega un accidente ma mi interesserebbero i fatti e le date.

Se per esempio nella favola di Cappuccetto Rosso mettono il "passo" della nonna mangiata dal lupo dopo l' incontro di C.R. col lupo non mi metto certo a strillare all' inganno, dato che favola era e favola resta.

Spero di essere stato chiaro.

Ciao
Claudio
PS: Adesso la controinformazione la farebbero i cattolici, secondo "alcuni". Roba da pazzi.





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
03/12/2011 11:42
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Re:
Claudio Cava, 03/12/2011 11.38:


Che nei dialoghi tra credenti vige la regola del bue che da' del cornuto all' asino e' ormai stranoto.


Se per esempio nella favola di Cappuccetto Rosso mettono il "passo" della nonna mangiata dal lupo dopo l' incontro di C.R. col lupo non mi metto certo a strillare all' inganno, dato che favola era e favola resta.

Spero di essere stato chiaro.

Ciao
Claudio
PS: Adesso la controinformazione la farebbero i cattolici, secondo "alcuni". Roba da pazzi.






Chiarissimo e condivido!

[SM=g7372]




[Modificato da fiammaverde 03/12/2011 11:43]



"La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".

da "Crisi di Coscienza" di Raymond Franz
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Per me il discorso si chiude con quanto segue.
Mio giudizio finale: siamo alle solite ....... (credo sia chiaro cosa intendo).

Non sto a sottolineare i punti salienti, dato che mi trovo tra persone competenti.

E con chi non vuole vedere sarebbe perfettamente inutile.

Dunque, da Wikipedia, controllato anche altrove:

Il Libro della Sapienza o Sapienza di Salomone o semplicemente Sapienza (greco Σοφία Σολομώντος, sofía solomóntos, "sapienza di Salomone"; latino Sapientia) è un testo contenuto nella Bibbia cristiana (Settanta e Vulgata) ma non accolto nella Bibbia ebraica (Tanakh). Come gli altri libri deuterocanonici è considerato ispirato nella tradizione cattolica e ortodossa, mentre la tradizione protestante lo considera apocrifo.

È scritto in greco e la sua redazione è ipotizzata ad Alessandria d'Egitto tra il 30 a.C. al 50 d.C. dall biblista Giuseppe Scarpat (Rivista Biblica, 15, pp. 170-189, anno 1967), ad opera di un autore ignoto. La successiva tradizione cristiana lo ha pseudoepigraficamente attribuito al saggio re Salomone.

È composto da 19 capitoli con vari detti di genere sapienziale, con in particolare l'esaltazione della Sapienza divina personificata.

Data ed autore [modifica]

Non sono pervenute copie del libro della sapienza in lingua ebraica. Molti studiosi ritengono che la lingua usata e le idee espresse conducono ad un'origine greca del libro e che l'autore sia quindi un ebreo di Alessandria. Troviamo qui il greco più classico nella bibbia dei settanta.

Il libro si presenta come opera di Salomone, chiaramente indicato, escluso il nome, in 9,7-8.12; si presenta come un re (7,5; 8,9-15) e si rivolge ai re come a colleghi (1,1; 6,1-11,21). Di fatto però si tratta di un espediente letterario, per mettere questo scritto, come del resto l'Ecclesiaste o il Cantico dei cantici, sotto il nome del più grande saggio d'Israele.

L'autore del testo, è ritenuto dagli eruditi un esperto in filosofia, in religione e nell'etica. Si pensa che l'autore sia anche diverso dall'autore del libro del Qoelet anche se i due libri, come abbiamo già visto, vorrebbero condurre al medesimo autore. In particolare sembra che Sap 2,1 risponda in modo diretto alla problematica sollevata da Qoelet:




« Dicono fra loro sragionando: «La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio, quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi. » (Sapienza 2,1)




Tra i contributi principali del libro ci sono la fede nell'immortalità dell'anima e nell'eternità della Sapienza divina, nonché la presunta predizione delle sofferenze di Gesù.

Riguardo alla datazione, l'edizione 2009 della "La Bibbia Ed. san Paolo" (testo CEI 2008), accoglie la tesi dell bilista Scarpat ed assegna una data compresa «tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I d.C. A confermarlo ci sarebbero le allusioni alla situazione storica del tempo, gli influssi filosofici e letterari greci».



Dopodiche':
L' articolo completo - di uno storico israeliano che insegna all' Universita' di Tel Aviv (!) e mai o poco contraddetto dai suoi colleghi - e' su questo stesso forum.



Ma ecco che nel corso degli anni 1980 questi miti fondatori vacillano. Le scoperte “della nuova archeologia” contraddicono la possibilità di un grande esodo nel XIII° secolo prima della nostra era. Inoltre Mosè non ha potuto fare uscire gli ebrei dell’Egitto e condurli verso “la terra promessa” per la semplice ragione che all’epoca questa… era nelle mani degli Egiziani. Non si trova del resto alcuna traccia di una sommossa di schiavi nell’impero dei faraoni, né una conquista rapida del paese di Canaan perpetrata da elementi stranieri.

Non esiste neppure un segno dei sontuosi regni di Davide e di Salomone. Le scoperte del decennio passato mostrano l’esistenza, all’epoca, di due piccoli regni: Israele, più potente, e Juda, la futura Giudea. Gli abitanti di quest’ultimo regno non subirono nessun esilio nel VI° secolo prima della nostra era: solo l’élite politica ed intellettuale dovettero installarsi a Babilonia. Da questo decisivo incontro con i culti persiani sorgerà il monoteismo ebreo.


Ciao
Claudio
[Modificato da Claudio Cava 05/12/2011 00:13]





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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E' arrivato l' intervento di Polymetis, in privato e pubblicato qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10022963&...

Ho letto solo la prima pagina, mi sembra una discussione scema per vari motivi:
1)L'autentica datazione del libro della Sapienza oscilla tra I sec. a.C. e primo sec. d.C., quindi è impossibile date per certa la composizione nel I sec. a.C.
2)Non si vede perché un testo ispirato, anche se fosse del I sec. d.C., debba parlare di Cristo. Ispirazione non vuol dire "dettatura", questo è un concetto da TdG. Inoltre l'ispirazione può riguardare varie cose che DIo vuole farci conoscere. Così come i Vangeli ci narrano la vita terrena di Gesù. il libro della Sapienza ci narra qualcosa della vita pre-umana di Gesù, cioè ci danno una descrizione della Sapienza nel suo essere disincarnata.
QUindi non c'è nessuna contraddizione tra Sapienza e Vangeli, semmai si completano a vicenda. La prima parla di temi metafisici, i secondi della vita terrena di Cristo.

Ad maiora



Questa la mia risposta (ovviamente indiretta):

Tutto questo non fa altro che confermare il succo della questione: sono tutti aggiustamenti effettuati allo scopo di affermare una continuita' che esiste solo nella mente contorta dei fanatici dell' epoca, ma necessaria all' abbindolamento degli ignoranti.

Qui un piccolo assaggio:

Le incoerenze testuali [modifica]

Già dal XIX secolo molti studiosi hanno affermato che la struttura letteraria del vangelo manifesta una formazione progressiva, che partendo da un substrato giovanneo attraverso rimaneggiamenti successivi sarebbe approdata alla fisionomia attuale.

Prova di questa gestazione sarebbero tre aggiunte:
il prologo (1,1-18);
l'episodio dell'adultera che presentano a Gesù (7,53-8,11): ha lo stile tipico di Luca e spezza maldestramente il filo che collega il testo che lo precede con quello che lo segue. Esso,inoltre, manca in alcuni manoscritti antichi importanti;
il racconto dell'ultima apparizione (21,1-25): viene dopo la conclusione del capitolo 20.

Anche le numerose fratture e incongruenze presenti nel testo potrebbero essere un riflesso delle fasi di composizione dell'opera. Le principali sono le seguenti:
3,22 ("Gesù battezzava") è in contrasto con 4,2 ("Non era Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli");
4,44 ("Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria") è una nota di intonazione sinottica, stonata nel contesto; infatti subito dopo, al versetto 4,45, si dice: "Quando però giunse in Galilea i Galilei lo accolsero con gioia";
L'ordine dei capitoli 5;6 dovrebbe essere invertito: il capitolo 5 è ambientato a Gerusalemme; il capitolo 6 inizia affermando: "Dopo questi fatti Gesù andò dall'altra riva del mare di Galilea" in accordo con il fatto che il capitolo 4 era ambientato a Cafarnao;
11,2 dice che Maria è quella che aveva unto i piedi di Gesù, eppure l'episodio viene raccontato nel capitolo 12;
in 12,36 si dice che "Gesù se ne andò e si nascose da loro". Poi i vv. 12,37-43 sono riflessioni teologiche dell'autore. All'improvviso al v. 12,44 si dice che Gesù. gridò a gran voce. A chi gridò, se era da solo?
14,31: dopo due capitoli di discorsi Gesù dice: "Alzatevi, andiamo via di qui", e poi invece per i cc. 15;16;17 continua il suo discorso.

A queste si devono aggiungere alcune ripetizioni e discordanze:
3,12-21.31-36 e 12,44-50 sembrano doppioni;
7,28 = 8,14;
7,34-36 è simile a 8,21;
la doppia chiusura finale, già notata sopra: 20,20-31 (dell'evangelista) e 21,24-25 (un altro che dà la garanzia).

it.wikipedia.org/wiki/Vangelo_secondo_Giovanni

Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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