PERCHÈ USCIRE DALLA CHIESA!!!

Tutto il contenuto di questo forum era ovviamente oggetto della mia precedente credenza cieca nella bibbia e frutto della fede in Dio.
Ora mi ritengo AGNOSTICO e personalmente, non m'interessa assolutamente più nulla di TUTTO l'argomento RELIGIOSO in generale,
avendo capito che è tutto frutto dell'uomo, bibbia compresa e che Dio non centra nulla con essa, ma ancor meno, anzi,
sopprattutto con la CHIESA CATTOLICA!!

Per questo motivo, lascio detto forum in sola lettura tranne le tre cartelle:

MESSAGGI, ANNUNCI e RIFLESSIONI PROFONDE dove anche gli anonimi possono accedere.

Chi vuol conoscere le motivazioni che mi hanno indotto a tale scelta,
può farlo andando a curiosare cliccando il link in rosso quì sotto:


FALSE VERITÀ


SE QUALCUNO AVESSE BISOGNO DI COMUNICARE CON ME:

sonnyp@email.it

Shalom.
 
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Le NDE alla luce della Scrittura

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2013 15:46
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Parte II
Cercherò di articolare in un modo più semplice possibile, partiamo da una scrittura di base ed è quella di Giovanni capitolo uno.

1 In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2 Egli era in principio presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.


Da questa scrittura si comprende come ogni cosa che esiste, esiste in virtù della Causa Prima, e questa causa è Dio, perciò comprendiamo che tutta la creazione con tutte le sue leggi soggiacciono al Creatore, ogni creatura e ogni creazione dipendono dalle leggi fisiche, le quali possono essere ad esempio lo spazio, il tempo, la gravità, eccetera.

Ecco allora che Dio in quanto Creatore del creato si pone al di sopra di tutte le leggi, si pone al di sopra del tempo e dello spazio, sicché Dio è “atemporale”, essendo egli la causa prima del creato il medesimo(il creato) ha bisogno di Dio per sussistere e non il contrario.

Dio si è fatto uomo, per elevare l'umanità da quello stato di schiavitù del peccato alla piena libertà dei figli di Dio, ora tutti noi conosciamo la storia di Gesù, la sua vita, le sue opere, i suoi detti.

Esaminiamo ora le varie affermazioni.
I Sacramenti vincolano l'uomo, non vincolano Dio.

Tutti noi sappiamo che le tavole della legge fu data da Dio a Israele, e quando parliamo delle tavole della legge intendiamo i dieci comandamenti, o Decalogo, Gesù si riferisce spesso alle tavole della legge quando disse ad esempio a quel giovane ebreo, il quale voleva sapere cosa dovesse fare per ottenere la vita eterna, Gesù rispose di osservare la parola ossia il decalogo, ma come ben sappiamo questo decalogo fu dato da Dio e quindi l'uomo può solo ubbidire a tali comandamenti, c'è un'espressione ricorrente di Gesù il quale spesso dice, “avete udito oppure avete letto”, non devi assassinare, a quel punto Gesù fa un'affermazione, “ma io vi dico” che chi insulta il suo fratello è già un omicida, ecco dunque un modificare della legge, da ciò si evince che se Dio ha dato la sua parola, è sempre Dio, in questo caso suo Figlio, che la modifica, la perfeziona, la porta a compimento, sicché mentre l'uomo soggiace a questa legge di Dio Gesù figlio di Dio in quanto Dio la modifica, essendo egli sopra alla legge, sicché l'uomo viene vincolato dalla legge ma Dio essendo il creatore di tale legge la sovrasta.

Tutti i comandamenti di Gesù Cristo in merito ad esempio, al battesimo, alla remissione dei peccati eccetera, obbligano il cristiano che volesse essere alla sequela del Cristo alla piena osservanza, poiché la sua salvezza dipende proprio dall’osservanza dei comandamenti, e nella fede nel sacrificio di redenzione da parte di Cristo.

Vuol dire forse che il sacrificio di Cristo è solo ed esclusivamente per i cristiani?, Una scrittura che ricordiamo molto bene dice, “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unigenito Figlio”, allora l'amore di Dio non si limita ad alcune persone o a una parte del genere umano, l'amore di Dio “è” per il genere umano, il sacrificio di Cristo è per il genere umano, tale sacrificio è per tutti, anche se ha usufruirne sono molti ma non tutti, poiché aderire al “Kerygma gesuano” (essere un suo discepolo)è una libera scelta.

Si pone dunque la domanda se tutte quelle persone che non conoscono Dio, non conoscono Gesù, e quindi non conoscono i comandamenti i sacramenti, non conoscono e quindi non possono accettare il mezzo che Dio ho offerto all'umanità per la sua redenzione, queste persone possono essere salvate?, Oppure la salvezza necessita obbligatoriamente dell'accettazione, della conoscenza, e dell’osservanza del sacrificio redentorio?.

Per rispondere a questa domanda bisogna rileggere un passo importante nella Sacra Scrittura, in Genesi al capitolo uno il quale dice.
26 E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
27 Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.

Ecco allora che l'uomo è creato all'immagine e somiglianza di Dio, con le qualità di Dio, somigliare vuol dire manifestare nella misura umana quelle che sono le qualità di Dio, sicché l'uomo manifesta quelle che si chiamano le virtù teologali, “fede, speranza, carità”.

Dio ha creato l'uomo infondendogli l'anima, ed in questa anima viene infusa la sua legge, quella legge che al tempo opportuno Dio mise per iscritto nelle tavole della legge, per comprendere meglio questo punto ci viene in aiuto l'apostolo Paolo il quale afferma, “che persone pur non avendo la legge, fanno per natura le cose della legge”, cosa vuol dire fanno per “natura”?, semplicemente che essi ubbidiscono a quella che è la legge interiore, quella legge di Dio infusa nell'anima umana al momento della sua creazione, poiché mentre il corpo fisico e prodotto per generazione(dai genitori) da ciò che è fisico, l'anima è prodotta per creazione da parte di Dio in quanto è spirituale.

Sicché l'uomo sa interiormente ciò che deve fare ciò che non deve fare, egli sa per natura ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è male e ciò che bene, non solo, egli ha la coscienza, la possiamo definire “la voce di Dio” la quale attesta se un'azione sia sbagliata o sia giusta, la coscienza lo rimprovera, se pur sapendo che un determinato atto è sbagliato lo persegue nella sua attuazione.

Se una persona ubbidisce a questa legge interiore, a questa legge naturale, l’asseconda, vive in armonia con essa, lasciandosi guidare dalla propria coscienza, ebbene, queste persone pur non conoscendo Dio, pur non conoscendo Cristo, risultano “essere ubbidienti alla legge di Dio”, quella legge scritta nella propria anima, sicché il sacrificio di Cristo il quale è si per tutta l'umanità verrà applicato anche a loro in quanto se avessero avuto l'opportunità di conoscere Cristo sarebbero stati suoi seguaci, sicché i meriti del sacrificio di Cristo vengono a loro applicati affinché possono essere essi stessi redenti.

Questo però non vuol dire che il grado di salvezza, o per meglio dire il grado di “Beatitudine” sia uguale per chi conosce e per chi non conosce, certamente c'è differenza tra essere salvati essendo alla sequela del Cristo ed essere salvati per i meriti del sacrificio di Cristo, facciamo un piccolo esempio per comprendere questo aspetto il quale lo possiamo definire il “grado di beatitudine” che si può avere.

Prendiamo un bicchiere e un secchio, riempiamoli ambedue di acqua, avremo un bicchiere colmo d'acqua, pieno, e avremo un secchio d'acqua, colmo anch'esso, pieno, come vediamo sia il bicchiere che il secchio hanno lo stesso liquido, cioè l'acqua, sono colmi entrambi, quindi non manca neanche una goccia d'acqua a nessuno dei due, ma dov'è la differenza?, Che, in un recipiente c'è poca acqua, e questo il bicchiere, nell'altro recipiente c'è moltissima acqua, è questo il secchio, ora applichiamo quest'esempio a coloro che sono alla sequela del Cristo e che quindi osservano i suoi comandamenti, i suoi sacramenti, ubbidiscono al messaggio gesuano, ne sono suoi discepoli.

Il “grado” di beatitudine è come un secchio, completo, colmo, sicché anche coloro che non hanno conosciuto Cristo, ma hanno ubbidito alla legge “naturale” hanno un certo grado di beatitudine, anch'essi colmo completo, ma si comprende bene che la quantità è differente e il grado di beatitudine, pur essendo nella beatitudine, è diverso tra gli uni e gli altri.

Tommaso de Torquemada

Forum dove è trattato questo tema
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[Modificato da Tommaso de Torquemada 11/01/2013 19:19]



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13/01/2013 15:46
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Molto interessante, grazie di questa trattazione.
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