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IRONICO: Svegliatevi! 22 luglio 1973, p. 4
“Naturalmente, la cosa giusta, onesta e appropriata è che ammettiamo di aver commesso lo sbaglio. Ma c’è dell’altro. È anche la condotta saggia da seguire. Prima di tutto, il riconoscimento dello sbaglio è una lezione di umiltà. Questo, da una parte, ci protegge dal laccio dell’orgoglio, che è sempre pronto a intrappolarci. E, d’altra parte, l’umiliante esperienza di ammettere che abbiamo fatto lo sbaglio può ben servirci per essere più attenti così che sarà meno probabile che facciamo di nuovo lo stesso sbaglio. Saggiamente siamo avvertiti: “Chi copre le sue trasgressioni non riuscirà [presso Dio], ma a chi le confessa e le lascia sarà mostrata misericordia”, da Dio e dai servitori di Dio. Sì, la stessa confessione dei nostri errori ci aiuterà a lasciarli. — Prov. 28:13.
Il riconoscimento dello sbaglio commesso è il corso della saggezza in quanto edifica in noi forza e rispetto di noi stessi. La mancanza di far ciò è codardia, e serve a indebolirci moralmente, rendendo probabile che continueremo a fare lo stesso sbaglio.
Per giunta, il riconoscimento dello sbaglio è il corso della saggezza perché stabilisce migliori relazioni con altri. Quando ci rifiutiamo di ammettere di aver commesso uno sbaglio, offendiamo il giudizio di altri; ed essi concluderanno che o siamo troppo orgogliosi, o disonesti, o troppo stupidi da riconoscere che abbiamo fatto uno sbaglio, e tutto questo può ben erigere una barriera tra noi e quelli che ci circondano”.
Orgoglioso, disonesto e stupido è probabilmente una descrizione giusta.
La Società Torre di Guardia ha mai ammesso i propri errori??
Ciao. Ilnonnosa
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