PERCHÈ USCIRE DALLA CHIESA!!!

Tutto il contenuto di questo forum era ovviamente oggetto della mia precedente credenza cieca nella bibbia e frutto della fede in Dio.
Ora mi ritengo AGNOSTICO e personalmente, non m'interessa assolutamente più nulla di TUTTO l'argomento RELIGIOSO in generale,
avendo capito che è tutto frutto dell'uomo, bibbia compresa e che Dio non centra nulla con essa, ma ancor meno, anzi,
sopprattutto con la CHIESA CATTOLICA!!

Per questo motivo, lascio detto forum in sola lettura tranne le tre cartelle:

MESSAGGI, ANNUNCI e RIFLESSIONI PROFONDE dove anche gli anonimi possono accedere.

Chi vuol conoscere le motivazioni che mi hanno indotto a tale scelta,
può farlo andando a curiosare cliccando il link in rosso quì sotto:


FALSE VERITÀ


SE QUALCUNO AVESSE BISOGNO DI COMUNICARE CON ME:

sonnyp@email.it

Shalom.
 
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L'interpretazione della Sacra Scrittura

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2014 11:59
02/06/2014 11:23
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Ma le parole di Gesù ci confermano, in base alla tua teoria, che la dottrina cristiana (quella della Vera cristianità e non quella di improbabili imitazioni).

C’è un piccolo problema da risolvere, “ quella della vera cristianità”, ora noi sappiamo che Gesù Cristo non ha scritto nulla di autografo, per cui stando cosi le cose di Gesù non sapremmo assolutamente nulla, neanche della sua esistenza, ma una cosa la sappiamo con estrema sicurezza in quanto vi sono documenti in merito, moltissimi cristiani del I al III secolo sono stati martirizzati, evidentemente per cedere la propria vita bisognava essere sicuri sulla causa per cui la si cedeva.

Evidentemente costoro erano più che sicuri dell’esistenza di Cristo in quanto proprio i suoi apostoli sono stati i primi ad essere martirizzati, quella sicurezza, la quale infondeva fiducia sulla veridicità sui detti e i fatti di Gesù fu trasmessa dalla Sua Chiesa, venuta si all'esistenza alla Pentecoste ma creata inizialmente da Cristo quando scelse i suoi apostoli, lasciando il memoriale, “Fate questo in memoria di me”.

Allora comprendiamo che la “Verità” non ci viene direttamente da Gesù Cristo, in quanto come detto egli non ci ha lasciato nulla di suo pugno, bensì dalla “Grande Chiesa”, la quale alla luce della teologia cristologica afferma essere questa, la “Verità”, e non altre, questi sono i detti e i fatti del Redentore e non altri, la Chiesa Apostolica scelse tra innumerevoli “vangeli e lettere” quelle che dovevano essere considerate “ispirate da Dio”, pensare che una simile scelta sia stata semplice e veloce è un grande errore che fanno i protestanti e non solo, immaginando la Sacra Scrittura come fosse piovuta dal cielo, ma un attento esame ecclesiologico ci fa comprendere la complicata gestazione del canone, il quale non fu creato per necessità bensì per accidente, i cristiani non avevano necessità di avere dei libri (avevano le scritture veterotestamentarie, infatti di queste Paolo ebbe a dire che “tutta la scrittura è ispirata da Dio) ma, la messa in discussione della dottrina cattolica (in quanto universale) da parte di molti esponenti eretici costrinse la Chiesa a stabilire in modo definitivo quale fosse il genuino Kerygma gesuano, stabilendo una ed unica “Verità”, a tale scopo sarebbe necessaria un'ermeneutica conciliare Niceana.

la “Verità” non l’annuncia la Chiesa perché è vera di per se, ma è vera, perché lo stabilisce la Chiesa Cattolica (in quanto universale), concetto molto semplice, ma per alcuni di difficile comprensione.

Ancora
La “Verità” rimarrà sempre verità, sia se l’afferma un santo che un peccatore, in quanto trascende l’uomo, dunque, se oggi vi sono dei cristiani di nome, la “verità di Cristo” rimarrà sempre quella, il kerygma gesuano non è e non può essere condizionato dall'agire dell’uomo, poiché tale kerygma è rivelazione divina e non umana, comprendiamo allora il detto di Gesù, “Fate quello che vi dicono ma non fate quello che fanno”, il messaggio annunciato da costoro è il messaggio della salvezza, anche se, chi l’afferma è un delinquente, tale messaggio sarà sempre vero giacché trascende chi l’afferma, comprendiamo allora il grande errore che spesso si fa quando si inficia la “Verità” poiché chi l’afferma, il quale dovrebbe dimostrare eccellenti qualità cristiane, dimostra di essere peggiore di molti delinquenti, si comprende che il Kerygma sarà sempre vero a prescindere.

Chi agisce in tal senso, ossia, accomunare la veridicità della “Verità” con la condotta di chi la comunica dimostra di non conoscere assolutamente ne tale “Verità” ne cosa significhino le parole di Gesù Cristo, il quale afferma in “Matteo 16:18
"E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la “Mia Chiesa”, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.”

In merito poi ad indicare la condotta degli apostoli come la “vera” condotta del cristiano, accusando i cattolici di oggi alla luce di quella apostolica, vedremo che le cose sono leggermente diverse da quello che si pensa.

Tommaso de Torquemada



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