PERCHE' DIO PERMETTE IL MALE ?
Alla domanda " perché Dio permette il male " non è ovviamente facile rispondere, comunque voglio provare a fare alcune considerazioni; d'impatto mi viene da dire che DIO non ha creato l'uomo per farlo soffrire, ma per la gioia, di conseguenza non è Dio che " permette " il male, infatti quando l'uomo soffre Dio è accanto a lui, soffre con lui e per lui. Il male ha origine dalla non accettazione da parte dell'uomo dell'Amore di Dio e dei suoi insegnamenti, dalla incapacità di scegliere tra il bene e il male, per sé stesso, per i suoi fratelli e per la terra tutta; non ha la forza necessaria per vincere le tentazioni di satana, ed ecco allora che in noi prevale il male, la disubbidienza, l'egoismo, l'individualismo, la caccia al potere, la violenza, la sopraffazione, ecc.. E' da qui che ha origine il male in tutte le sue forme, sia fisiche (malattie, male di vivere, incapacità di relazionare con gli altri, difficoltà nel superamento dei momenti di crisi anche nell'ambito familiare, vedi: separazioni, divorzi, allontanamenti dalle famiglie ecc.), che cosmiche (vedi stravolgimenti atmosferici, della natura e dei suoi prodotti dovuti alla mancanza di rispetto della terra, cattiva coltivazione, uso indiscriminato di prodotti usati per il maggiore sfruttamento della terra: concimi, diserbanti ed altro; inquinamento delle falde acquifere dovuto anche allo smaltimento indiscriminato e criminale dei rifiuti tossici). Ovviamente i frutti di questo modo di vivere ed agire, di questo stato di cose sono: le guerre fratricide, l'ingiustizia, la fame dei paesi poveri, il menefreghismo, l'individualismo, le malattie, ecc. ecc.. Da queste considerazioni è abbastanza chiaro che non è Dio che permette il male, ma è l'uomo che si autodistrugge, Dio non interviene nelle nostre scelte perché ci ha dotati di libero arbitrio, pertanto sta a noi scegliere la via del bene nella nostra vita. Chiedo a Dio, di dare a tutti gli uomini della terra la forza e la capacità di non lasciarsi mai vincere dalle tentazioni del maligno e di avere il coraggio di operare affinché i rapporti umani prendano la direzione del rispetto reciproco, del rispetto della natura, della condivisione tra tutti i popoli della terra dei doni che Dio ha messo a disposizione dell'UOMO.