PERCHÈ USCIRE DALLA CHIESA!!!

Tutto il contenuto di questo forum era ovviamente oggetto della mia precedente credenza cieca nella bibbia e frutto della fede in Dio.
Ora mi ritengo AGNOSTICO e personalmente, non m'interessa assolutamente più nulla di TUTTO l'argomento RELIGIOSO in generale,
avendo capito che è tutto frutto dell'uomo, bibbia compresa e che Dio non centra nulla con essa, ma ancor meno, anzi,
sopprattutto con la CHIESA CATTOLICA!!

Per questo motivo, lascio detto forum in sola lettura tranne le tre cartelle:

MESSAGGI, ANNUNCI e RIFLESSIONI PROFONDE dove anche gli anonimi possono accedere.

Chi vuol conoscere le motivazioni che mi hanno indotto a tale scelta,
può farlo andando a curiosare cliccando il link in rosso quì sotto:


FALSE VERITÀ


SE QUALCUNO AVESSE BISOGNO DI COMUNICARE CON ME:

sonnyp@email.it

Shalom.
 
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Vai in pace.

Ultimo Aggiornamento: 29/05/2016 09:43
15/11/2010 21:11
Agape
[Non Registrato]
Assurdità geoviste!
Va in pace; furono queste le parole che Eliseo disse a Naman quando questi si congedò da lui. Il racconto di Naaman il Siro, che troviamo in 2° Re cap 5, ci parla di questo uomo importante che viveva alla corte del re di Siria ma che si era ammalato di lebbra.
Dietro suggerimento di una piccola schiava israelita egli si recò in Israele, dal profeta di Dio, nella speranza di essere guarito dalla sua malattia. Naaman andò e una volta guarito, capì che non esisteva Dio se non in Israele, e verso questo Dio decise di offrire i suoi sacrifici cultuali e a Lui soltanto esternare la sua adorazione.
La conversione fece però sorgere in Naaman un problema di coscienza motivato dalle attività che svolgeva nel suo lavoro e dagli obblighi che lui doveva assolvere come funzionario di corte, che lo spinse a parlarne ad Eliseo.
Le parole che leggiamo in 2° Re 5:18,19 ci mostrano la preoccupazione di quest'uomo appena convertito al Dio d'Israele che non vuole recargli offesa con la sua vita, i suoi obblighi di corte e con i suoi vincoli quotidiani. Ma Eliseo il profeta, gli disse semplicemente: va in pace, cioè vai tranquillo, fai ciò che devi fare e non preoccuparti.
Troviamo conferma di quanto appena detto nel primo volume di perspicacia, a pagina 814 e a pagina 352, 353 del secondo volume.
Nel primo volume leggiamo così: Come funzionario del re di Siria, Naaman continuerà a svolgere il suo lavoro, che include l'accompagnare il re nella casa del falso dio Rimmon.
Poichè il re deve essere sorretto da lui egli dovrà inchinarsi insieme al re, ma dice che non adorerà più Rimmon. Quello che compirà non sarà un atto di culto, ma solo il suo dovere di servitore del re.
Nel secondo volume leggiamo questo: Il suo sarà un gesto puramente meccanico non avendo egli altro scopo che quello di sostenere il re, come era suo dovere, e non di compiere un atto di adorazione.
Questi pensieri sono condivisibili per quanto ci appaiono anomali se li mettiamo a confronto con il KM del 10/76 pagine da tre a sei: "Lavorate con una buona coscienza davanti a Dio e agli uomini".
L'articolo inizia dicendo: "In fatto di lavoro dobbiamo essere realistici, come in altre attività della vita, non possiamo evitare ogni contatto con gli avidi, i ricattarori, gl'idolatri e i fornicatori, altrimenti dovremo uscire dal mondo (1 Co 5:9,10).
Però al sottotitolo "Le principali domande" si legge così: È chiaro che c'è differenza tra il fare un lavoro utile agli altri e un lavoro che incoraggia direttamente o sostiene pratiche errate.
La domanda principale è questa: Il lavoro o l'attività da svolgere costituisce un atto condannato dalla Parola di Dio? O se no, è tuttavia legato a tali pratiche condannate da rendere quelli che svolgono tale lavoro complici o promotori della pratica errata? In tali casi la coscienza indurrebbe senz'altro a rifiutare tale impiego.
A questo punto leggendo le affermazioni del KM, comincio a chiedermi se Naaman avesse dovuto lasciare senz'altro il suo lavoro, visto che accompagnando il re nel tempio di Rimmon era obbligato a inchinarsi davanti a un idolo, atto condannato dalla Parola di Dio rendendolo partecipe e promotore di una pratica errata.
Il corpo direttivo dei tdg ha appena definito il lavoro di Naaman un dovere, che questi doveva compiere verso il suo re, e non lo accusa assolutamente di idolatria, mentre carica di sensi di colpa e di domande il testimone di Geova che lavora, e che deve chiedersi per esempio se lavorasse come cuoco in un ristorante dentro un ippodromo, i fratelli associerebbero il suo lavoro con il gioco d'azzardo? O chi insegna forse matematica in una scuola che appartiene a una organizzazione religiosa, "non veramente cristiana", dovrebbe chiedersi che effetto avrebbe la sua scelta sugli altri testimoni, ecc. ecc? Vi sono tante altre domande che i tdg si dovrebbero porre al riguardo delle molteplici circostanze di lavoro che comportano una scelta di coscienza simile alle domande poste sopra contenute all'interno del KM che potete leggere direttamente.
Ma se è stato detto che Naaman aveva dei doveri verso il suo re e quindi gli è stata data l'approvazione di svolgere il suo lavoro "insolito", senza tartassarlo di accuse, non hanno anche i tdg dei doveri verso la loro famiglia e se stessi? Ci viene in aiuto in una domanda dei lettori del 1/11/80 pag. 30,31 in cui viene usata in relazione a partecipare a un pranzo di natale dai genitori, una sorella con dubbi se partecipare o meno. Il CD risponde: " Se la sorella decidesse di andare al raduno familiare e al pranzo del 25 dicembre.... L'importante è che i parenti capiscano che sei presente per amore della compagnia e per pranzare con la famiglia, ma che la circostanza non ha per te alcun significato religioso; e non a caso viene citato l'esempio di 2 Re 5:17,19 come paragone!
Ma non avete detto che dobbiamo fare attenzione a non giudicare gli altri solo dalle apparenze, supponendo che condonino per forza il male? Gesù mangiava con i peccatori ma questo non fece di Lui un malfattore. Ro 14:4. "Chi sei tu da giudicare il domestico di un altro? Egli sta in piedi o cade al suo proprio signore. In realtà, sarà fatto stare in piedi, poichè Geova può farlo stare in piedi."
Vogliamo aggiungere che l'inginocchiarsi di Naaman davanti all'idolo di Rimmon per il corpo direttivo è solo un gesto meccanico derivante dal dovere dell'uomo verso il suo re. Allora chiedo al corpo direttivo come mai non dice la stessa cosa di un genitore tdg che dovrebbe accompagnare suo figlio/a all'altare nel giorno delle nozze come è suo dovere e diritto? Non sarebbe anche questo un gesto puramente meccanico, non avendo il genitore altro scopo che accompagnare i figli verso il coniuge senza compiere nessun atto idolatrico? Se dovessimo parlare di gravità del gesto, non è più grave inchinarsi regolarmente davanti a un idolo, che condurre verso l'altare un figlio nel giorno delle sue nozze? Dopo tutto, si dice che ci si sposa una sola volta nella vita!
Inoltre, al tdg si pone un grave carico sul cuore quando gli muore un familiare e non può accompagnarlo in chiesa per il rito funebre, perchè è un peccato gravissimo. Andarvi, non è solo un dovere ma un diritto che può essere assolto senza partecipare con i gesti o le parole! Voi corpo direttivo, vi arrogate il diritto di signoreggiare sulla vita e gli affetti di tutti i tdg, esattamente come dice il Cristo: "Legano gravi pesi sugli uomini, ma essi stessi non li vogliono muovere con un dito". Mt 23:4.
La sapienza dall'alto spinse Eliseo a dire a Naaman: "Va in pace". Infatti essa è prima di tutto casta, pronta a ubbidire, PACIFICA, RAGIONEVOLE, piena di misericordia e di buoni frutti, SENZA PARZIALI DISTINZIONI, SENZA IPOCRISIA; ma la sapienza che ci è stata propinata dal corpo direttivo in questi articoli è formidabilmente "terrena, animale e demonica". Gc 3:15.
Buona riflessione a tutti. Agape.
21/11/2010 16:56
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Cara Agape, la trattazione che hai scritto, è ottima, molto interessante, estremamente utile e spero proprio che qualche tdg la legga e ci ragioni, chissà che si svegli dal torpore in cui viene tenuto dal corpo direttivo!

Ciao e complimenti ancora Velleda
27/11/2010 13:58
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Grazie Agape.
É un ottimo ragionamento quello che hai postato. [SM=g28002]
06/12/2010 07:38
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L`ipocrisia geovista !!
Vedi, per un tdg non bastano le parole,per un tdg e` necessario sperimentare di persona,e ancora non muoverebbe un passo verso la liberazione. E` un post ben scritto con domande logiche seguito da risposte basate sulla verita` biblica. Domande che non lasciano da pensare, ma per un tdg..... la risposta si complica perche`, sebbene potrebbe produrre le medesime risposte.....piu` o meno come quelle di Agape.... l`ipocrisia geovista ci arriva benissimo,ma preferisce rispondere..... con risposte di riserva.
Non dimentichiamo pero` che anche per i tdg arriva la fine del successo ( se cosi` si puo` dire ) perche` in Daniele leggiamo appunto che alla fin e dei giorni tutti i libri saranno aperti e la conoscenza sara` abbondante . I libri si stanno apprendo,e la prova e` il calo dei nuovi che entrano e i vecchi che escono.
Ho pero` notato un punto che non quadra con la verita` sul post, ed e` questo
"" Inoltre, al tdg si pone un grave carico sul cuore quando gli muore un familiare e non può accompagnarlo in chiesa per il rito funebre, perchè è un peccato gravissimo. Andarvi, non è solo un dovere ma un diritto che può essere assolto senza partecipare con i gesti o le parole!""

Questo non e` veritiero,ho visto in piu` occasioni funerali dei tdg e in essi hanno partecipato pure membri della famiglia del defunto non tdg e viceversa. Il resto e` reale. .

[Modificato da Rialtina 06/12/2010 07:40]



" I sorrisi sono poca cosa,a dire il vero,ma sparsi lungo il sentiero della vita,il bene che fanno e` inestimabileGender: Male
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06/12/2010 08:31
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Spiego meglio....
Quello che mia moglie intendeva è che sino all'ingresso della chiesa e al cimitero, certo, anche i tdg partecipano a formare la ressa funebre, ma... nel momento che si deve entrare in chiesa per la funzione vera e propria, ecco che loro, diligentemente, ubbidiscono alla loro società e rimangono fuori ad aspettare...

Facci caso la prossima volta che ti capita un funerale cristiano dove sono implicati parenti geovisti.....

Spero di averti chiarito le idee.... Shalom.



06/12/2010 09:48
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Re: Spiego meglio....
Sonnyp, 6/12/2010 8:31 AM:

Quello che mia moglie intendeva è che sino all'ingresso della chiesa e al cimitero, certo, anche i tdg partecipano a formare la ressa funebre, ma... nel momento che si deve entrare in chiesa per la funzione vera e propria, ecco che loro, diligentemente, ubbidiscono alla loro società e rimangono fuori ad aspettare...

Facci caso la prossima volta che ti capita un funerale cristiano dove sono implicati parenti geovisti.....

Spero di averti chiarito le idee.... Shalom.




Grazie dello schiarimento........,ma anch`io so` quello che dico. Se non e` scritto certamente non posso sapere cio` che tua moglie voleva dire. Cosi` per chiunque legge il suo post.
Non ti sorprendere se ti dico che..... ad un funerale cattolico ho visto con i miei occhi piu` di uno tdg incluso un anziano che accompagnavano una sorella, la moglie del defunto, ( non tdg ).....in chiesa e vi rimasero..... per tutta la durata della funzione. Invece un`altro caso di una tdg che essendo di famiglia cattolica alla morte di sua madre,ha dovuto portare il lutto stretto ed entrare in chiesa.

Un`altro caso diverso dai due precedenti e` di una tdg disassociata che riceveva regolarmente le visite dei suoi genitori a casa sua. Strano ma vero!! Non tutti i tdg sono diligenti e seguono cosi` strettamente gli ordini dell`organizzazione e chi lo sa`.... ,tanti di loro se ne fregano....... Tanto per precisare.
Che vuoi, i tdg....sono cosi` popolari che ...e` ovvio e normale quando l`occasione si presenta.... si tengono gli occhi ben aperti su di loro,o sbaglio???..... [SM=g27988] tanto per chiarirti le idee !!!.... shalom

[Modificato da Rialtina 06/12/2010 09:53]



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Dunque... puntualizziamo.
Quello che hai descritto nel tuo caso può essere benissimo, ma non è la consuetudine e te lo dimostro subito:

Quando è morto mio padre, io sono rimasto fuori dalla chiesa ad aspettare la fine della funzione, insieme a mia moglie e i miei figli, (suoi nipoti).

Quando però è mancata mia suocera, non me lo sono sentito di rimanere fuori e sebbene non abbia partecipato alla funzione, sono rimasto accanto alla bara in rispettoso e sofferente silenzio, mentre mia moglie, (sua figlia) è rimasta fuori della chiesa.

Quando è mancata mia madre, mio figlio che è anziano, ha portato la bara sino davanti all'altare, cosa che di solito nessun tdg fa, e poi è uscito per la funzione.

Come vedi, la cosa è per fortuna molto soggettiva.... mentre uno fa una cosa, l'altro non si sente di farla, ma l'insegnamento geovista è chiaro in queste circostanze, e i più ubbidiscono diligentemente.

Grazie comunque per il tuo pensiero. Shalom.



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Re: Dunque... puntualizziamo.
Sonnyp, 6/12/2010 3:36 PM:

Quello che hai descritto nel tuo caso può essere benissimo, ma non è la consuetudine e te lo dimostro subito:

Quando è morto mio padre, io sono rimasto fuori dalla chiesa ad aspettare la fine della funzione, insieme a mia moglie e i miei figli, (suoi nipoti).

Quando però è mancata mia suocera, non me lo sono sentito di rimanere fuori e sebbene non abbia partecipato alla funzione, sono rimasto accanto alla bara in rispettoso e sofferente silenzio, mentre mia moglie, (sua figlia) è rimasta fuori della chiesa.

Quando è mancata mia madre, mio figlio che è anziano, ha portato la bara sino davanti all'altare, cosa che di solito nessun tdg fa, e poi è uscito per la funzione.

Come vedi, la cosa è per fortuna molto soggettiva.... mentre uno fa una cosa, l'altro non si sente di farla, ma l'insegnamento geovista è chiaro in queste circostanze, e i più ubbidiscono diligentemente.

Grazie comunque per il tuo pensiero. Shalom.

[/POSTQUOT


Per prima cosa grazie della tua sollecita risposta. Non voglio contraddire perche` in parte e` come dici tu. Ma con l`aiuto del computer e i forum di ex tdg di cui il web e` ben fornito, aprono gli occhi a chi si avventura nel web.I piu` sono ora i meno quelli che ancora e che veramente con dedicazione seguono l`organizzazione che e` sempre piu` famosa per il fondamento anti cristiano. Infatti la base della wts, viene da una serie di organizzazioni che di cristiano hanno solamente la pelle esterna della pecora. Oggi come oggi,le persone non sono piu` poi tanto certe delle predicazioni che regolarmente danno per accumulare proseliti. Ora tutti i libri si stanno aprendo come scritto in Daniele e la verita` sta` uscendo come fiumi in piena. Ecco perche` basiliarmente chi rimane fedele sono i vecchi che ormai hanno dato tutta la loro vita e non hanno piu` nulla da vivere. Per i giovani e` duro lasciare la casa e la famiglia, ma non vuol dire che non entrano, anche se contro i principi di obbedienza geovista,in posti proibiti come il web etc etc. La loro non e` lealta` verso l`organizzazione geovista ,no, loro rimangono attaccati al quel filo di lana,per amore della loro famiglia,per non subire il dolore della divisione anticristiana e assoluttamente anti-scritturale,dei figli e i figli dai genitori. E tutto questo e` solamente ipocrisia e crudelta` mentale. [SM=g27996]

Shalom





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Andiamo in pace, tutti, qualsiasi sia la nostra fede!
In questi tempi di lotte e crudeltà disumane, forse riflettere su questo tema postato cinque anni fa non potrebbe che farci bene.
Ricordiamo per esempio che Rut, una Moabita, accompagnò Noemi, sua suocera per il resto dei suoi giorni e ciò le attribuì la discendenza del Signore?
E non dimentichiamo Raab, la prostituta, che ospitando degli uomini del Signore, si attribuì la giustizia e la salvezza per lei e la sua casa!
Noi non conosciamo TUTTI i disegni di Dio, ma sappiamo di essere Suoi figli, poichè TUTTI noi, discendiamo da Abramo, il patriarca in assoluto di tutta la terra.
Perciò, onoriamo il nostro Dio, accompagnandoci con coloro che hanno una fede diversa dalla nostra, rispettandoli e aiutandoli nella loro fede, e se necessario, tollerando le loro diversità, così che diamo l'esempio e anche loro possano tollerare le nostre particolarità di fede. Questo è umanesimo. Questo, anche questo, è Cristianesimo.
Riflettiamoci.... meditiamoci sopra!

[SM=j4048008] [SM=j3103349]
[Modificato da Sonnyp 15/03/2016 07:25]



15/03/2016 07:40
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Tread richiesto per interesse tolleranza religiosa.
Mi è stato chiesto di riportare in auge questo vecchio tread, ma a mio avviso sempre attualissimo per la tematica religiosa che include e che dovrebbe insegnare ai nostri amici tdg, compresi i miei figli che tanto ci ostracizzano per aver abbandonato la loro setta, come ci si dovrebbe comportare con coloro che NON condividono la nostra fede, (tanto più quando si scoprono scandali e gravi peccati come pedofilia geovista).

La famosa scrittura di Marco 9:38,39 dovrebbe insegnare a TUTTI che seppur non si fa parte di un tale gruppo, (i soli salvati), Gesù ci accoglie lo stesso nel suo gregge di evangelizzatori e pastori delle Sue anime! Se operiamo per Lui, NON siamo contro di Lui, disse!

Ma poichè i tdg, non hanno Cristo, in quanto NON lo riconoscono come Dio, ovviamente hanno molta difficoltà a fare proprie le Sue parole e capire la profondità contenuta in quella Sua dichiarazione.

Mentre persino con i musulmani non si fa alcuna fatica a parlare di Cristo, con loro, guai a citarlo come Dio, scappano terrorizzati come se fossimo degli indemoniati e... sono sicuro che lo pensano nella loro mente, non è vero cari fratelli?

Bhè.... come disse Paolo, ne avete ancora di strada da fare e avete bisogno ancora di latte, non di cibo solido che non potreste nemmeno avere visto che non siete ancora pronti! Sarebbe invece ora, proprio a causa del tempo, che vi svegliaste voi per primi, anzichè andare a incitare la gente a svegliarsi dal torpore spirituale in cui voi stessi siete profondamente caduti.

Shalom gente di geova! [SM=x3690210] [SM=x2509422]



29/05/2016 09:43
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