PERCHÈ USCIRE DALLA CHIESA!!!

Tutto il contenuto di questo forum era ovviamente oggetto della mia precedente credenza cieca nella bibbia e frutto della fede in Dio.
Ora mi ritengo AGNOSTICO e personalmente, non m'interessa assolutamente più nulla di TUTTO l'argomento RELIGIOSO in generale,
avendo capito che è tutto frutto dell'uomo, bibbia compresa e che Dio non centra nulla con essa, ma ancor meno, anzi,
sopprattutto con la CHIESA CATTOLICA!!

Per questo motivo, lascio detto forum in sola lettura tranne le tre cartelle:

MESSAGGI, ANNUNCI e RIFLESSIONI PROFONDE dove anche gli anonimi possono accedere.

Chi vuol conoscere le motivazioni che mi hanno indotto a tale scelta,
può farlo andando a curiosare cliccando il link in rosso quì sotto:


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Le NDE alla luce della Scrittura

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2013 19:12
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Le esperienze di premorte. ( Near-Death Experience)
Queste esperienze di premorte, ma, possiamo definirle in un modo più appropriato, esperienze di confine, sono avvenimenti che sono sempre accaduti nella storia, tali avvenimenti si hanno in un momento critico della loro vita, il cervello o il cuore cessano di funzionare anche se per breve tempo, ma è in questo lasso di tempo che tali persone sperimentano una realtà molto diversa dalla realtà fisica.

Fin dagli anni 60 degli scienziati psichiatrici iniziarono ad interessarsi di racconti esposti dai loro pazienti, i quali anche se pur brevemente le loro funzioni vitali vennero meno, possiamo affermare che tali studi furono fatti conoscere al pubblico dall'inizio del 1975, quando lo psichiatra Raymond Moody pubblico il suo libro la vita oltre la vita nel quale si affermava che persone pur momentaneamente decedute continuavano invece ad esistere con una percezione del proprio essere in una misura più ampia più intensa più reale.

Vediamo dunque tramite i molteplici studi degli psichiatri, cardiologi, rianimatori, neurologi, eccetera, o la elaborazione delle varie fasi di queste esperienze e di premorte, in sostanza cosa accade nel momento in cui il cuore cessa di battere, e il cervello cessa di funzionare, abbiamo diversi aspetti i quali sono.

Consapevolezza di essere morti, sensazione di pace e benessere.

Visione dall'alto del proprio corpo inerte, esperienza extra corporea.

Passaggio per una zona buia, di solito un tunnel.

Immersione in un ambiente luminoso ed avvolgente.

Sensazione di sentirsi amati di un amore incondizionato.

L'incontro con è un essere di luce.

Rivisitazione della propria vita.

Avvicinamento ad un confine.

Ritorno spiacevole nel proprio corpo.

Un aspetto interessante di queste esperienze, riguardano le persone cieche fin dalla nascita, le quali non hanno nessuna concessione di quello che è il mondo visibile, e quindi le loro testimonianze hanno un notevole peso.

Tale esperienze di premorte non sono appannaggio dei tempi recenti, ma esse si sono manifestatesi fin dagli albori dell'umanità, la differenza è che oggi con le tecniche di rianimazioni si possono strappare alla morte le persone che in un tempo diverso sarebbero senza dubbio morte.

Ed è proprio in questo lasso di tempo, cioè tra la morte e la rianimazione che queste persone hanno tali esperienze.

Teologi e filosofi di ogni tempo si sono interrogati sulla natura dell'uomo. In generale, l'esistenza di un principio diverso dal corpo viene ammesso fino all'epoca moderna, anche dai filosofi più scettici e minimalisti. Solo nell'epoca contemporanea e soprattutto ultimamente, alcuni teologi negano espressamente che esista qualcosa aldilà dei confini del nostro corpo e della stessa morte(questi teologi potrebbero fare qualcos'altro).

Paradossalmente, proprio in questo tempo in cui si nega laddove fino a poco tempo fa c'era solo certezza e solidità, proprio la scienza sembra fornirci gli strumenti per avere non solo un'idea, ma anche le prove di realtà spirituali, soprattutto di ciò che filosofi e psicologi chiamano il sé, più comunemente l'anima.

Certamente, abbiamo visto che le parole di Gesù al buon ladrone sono il ponte tra la morte di Gesù e la nostra morte, tra la promessa di vita fatta a quell'uomo crocifisso e ciò che sarebbe di noi subito dopo il decesso. Sono le Near Death Experiences che permettono di capire assai di più di quanto i vangeli lasciano solo intuire.

Ma la frontiera delle ricerche sulle esperienze pre-morte è senza dubbio quella legata alle esperienze pre-morte riferite da ciechi. Una domanda, credo, non farà dormire sonni tranquilli a chi dubita sulla base di congetture razionali: com'è possibile che una persona cieca dalla mascita possa, dopo esserne stata accertata la morte clinica, essersi vista da un punto esterno al proprio corpo e che possa aver descritto i dettagli della camera operatoria e perfino quelli dell'ospedale dov'era ricoverato?

Tutto nel cervello?
Uno dei fenomeni più interessanti legati alle NDE è indubbiamente la cosiddetta "life review", che in italiano potremmo tradurre con "rassegna panoramica dell'esistenza". La persona che, dopo la morte clinica, si era osservata dall'alto e che aveva poi attraversato una zona buia per giungere così in un ambiente luminoso e pieno d'amore, inizia ad un certo punto un vero e proprio "replay" della propria vita, dal momento della nascita

Anche se si tratta di un fenomeno non così universalmente attestato - come per esempio l'esperienza extra-corporea, il buio e la luce - è tuttavia interessante che in un gran numero di casi, proprio quando il cervello cessa di funzionare, avviene qualcosa che invece dimostrerebbe esattamente il contrario! La "persona" - o ciò che di essa resta - non solo ricorda eventi piacevoli o spiacevoli della propria vita, ma sperimenta nuovamente le emozioni legate a ciascun fatto "passato in rassegna".

vedremo come queste esperienze di premorte si coniugano bene con ciò che affermano le sacre scritture.
Affinché siano le sacre scritture, sia con le apparizione mariane, sia con le esperienze di premorte, ci confortano nel sapere che la vita sulla terra altro non è che una preparazione alla vera vita spirituale.
Segue parte II
Tommaso de Torquemada




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