dal sito della WTS... che cosa ne dite?
"CHE DIRE DELL’IMPIEGO DEL SANGUE IN MEDICINA?
Il comando biblico relativo al sangue ne vietava forse anche gli impieghi in campo sanitario, come le trasfusioni, che certamente non erano note ai giorni di Noè, di Mosè o degli apostoli?
Benché le attuali emoterapie a quel tempo non esistessero, l’uso del sangue in medicina non è una novità. Per circa 2.000 anni, in Egitto e altrove, “il sangue [umano] fu considerato il rimedio sovrano per la lebbra”. Un medico descrisse la terapia cui fu sottoposto il figlio del re Esar-Addon quando l’Assiria era all’apice del progresso tecnologico: “[Il principe] sta molto meglio; il re, mio signore, può essere felice. A partire dal 22 (gli) darò sangue da bere, (ne) berrà per 3 giorni. Per altri 3 giorni (gli) darò (sangue) per uso interno”. Esar-Addon ebbe contatti con gli israeliti. Nondimeno, avendo la Legge di Dio, gli israeliti non avrebbero mai bevuto sangue a scopo terapeutico.
All’epoca dei romani il sangue era adoperato in medicina? Il naturalista Plinio (contemporaneo degli apostoli) e Areteo di Cappadocia, un medico del II secolo, riferiscono che il sangue umano era usato per curare l’epilessia. In seguito Tertulliano scrisse: “E dove mettete tutti quelli che durante uno spettacolo gladiatorio corrono a bere ingordamente, per curarsi il morbo comiziale [l’epilessia], il sangue ancor caldo sgorgante dalla strozza dei delinquenti sgozzati nell’arena?” Egli fece notare il contrasto con i cristiani, dicendo: “Noi non abbiamo tra i nostri alimenti neppure il sangue degli animali . . . Per torturare i cristiani porgete loro anche dei sanguinacci, perché siete ben certi che sono un cibo a loro proibito”. (Apologetico, 9, trad. di I. Giordani, Roma 1967) Pertanto i primi cristiani erano disposti a rischiare la vita pur di non prendere sangue.
Un libro spiega: “Il sangue nella sua forma più comune . . . non passò di moda come ingrediente in medicina e nella magia”. E aggiunge: “Nel 1483, per esempio, Luigi XI di Francia era moribondo. ‘Peggiorava di giorno in giorno, e le medicine non gli giovavano affatto, benché fossero di una strana natura; infatti egli sperava ardentemente di rimettersi col sangue umano che veniva tolto a certi bambini e che egli trangugiava’”. — R. Tannahill, Flesh and Blood, New York 1975, pp. 63-4.
“Dio e gli uomini vedono le cose sotto una luce molto diversa. Ciò che sembra importante ai nostri occhi spesso non ha alcun valore per la sapienza infinita; e ciò che appare insignificante a noi ha spesso grande importanza agli occhi di Dio. È stato così dal principio”. — Alexander Pirie, An Enquiry Into the Lawfulness of Eating Blood (Indagine sulla liceità del mangiar sangue), 1787.
Che dire delle trasfusioni di sangue? Gli esperimenti in tal senso cominciarono verso l’inizio del XVI secolo. Thomas Bartholin (1616-1680), professore di anatomia presso l’Università di Copenaghen, obiettò: ‘Coloro che sostengono si debba usare sangue umano come rimedio interno per le malattie evidentemente ne abusano e peccano in modo grave. I cannibali sono condannati. Non aborriamo forse coloro che bevono sangue umano? È una cosa simile ricevere, o per bocca o con strumenti atti a trasfonderlo, sangue altrui da una vena incisa. Chi compie questa operazione vive nel terrore della legge divina, secondo la quale è proibito mangiare sangue’. — De sanguinis abusu disputatio, Francoforte 1676, pp. 140-143.
Perciò, nei secoli passati persone riflessive si resero conto che la legge biblica si applicava all’introdurre sangue nelle vene quanto all’assumerlo per bocca. Bartholin concluse: “Entrambi i modi di prendere [sangue] servono al medesimo scopo, quello di alimentare o risanare con questo sangue un corpo malato”. — De sanguine vetito disquisitio medica, Francoforte 1673, p. 11.
Questa breve panoramica può aiutarvi a capire la posizione che, per motivi religiosi, i testimoni di Geova assumono sull’argomento, una posizione su cui non possono transigere. Essi stimano altamente la vita e intendono avvalersi di terapie mediche valide. Ma sono determinati a non violare la legge di Dio, che è sempre stata questa: Chi rispetta la vita come dono del Creatore non cerca di sostenerla assumendo sangue.
Eppure per anni si è ripetuto che il sangue salva la vita. I medici menzionano casi di persone con perdite massive di sangue che, trasfuse, si sono riprese rapidamente. Perciò potreste chiedere: ‘Fino a che punto questa posizione è valida dal punto di vista medico?’ A sostegno della terapia trasfusionale vengono addotte ragioni di carattere medico. Per poter compiere una scelta consapevole in merito al sangue è quindi giusto che conosciate i fatti."
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