Amiamo abbastanza i nostri figli ? impariamo da questo

Renj
00venerdì 20 gennaio 2006 12:02
Ho trovato questo articolo su Azzurro ,è un argomento che fa riflettere ,se possiamo imparare da questo ,non ho sbagliato a riportarlo .
E' una delle situazioni in cui il TdiG si può venire a trovare ,la sofferenza è sofferenza anche per chi crede ,teniamolo presente .

www.azzurro.it/rendernews.aspx?channel=5&content=560&type=1


La storia di Angela, 14 anni, che ha chiamato la Linea Gratuita 19696 di Telefono Azzurro.

E’ venerdì, sono le 20.45 quando sulla Linea Gratuita di Telefono Azzurro arriva la telefonata di Angela, 14 anni. Angela non vuole più tornare a casa: “vi chiamo perchè io a casa non ci torno…potete dirmi voi dove posso andare?...so che voi aiutate i bambini e i ragazzi”. Angela però non sembra nè spaventata, nè arrabbiata, forse più delusa …occorre capire il perché di questa fuga e il perché di questa richiesta di aiuto. Inizia così il suo racconto: “non voglio più stare con mio padre, mi mette molti divieti… non posso vestirmi con le gonne corte, ma te lo giuro non sono troppo corte!….E poi devo andare anche quando non ho voglia all’assemblea... sai, noi siamo testimoni di Geova!”. Ma questo è solo l’inizio del racconto, Angela sembra avere proprio voglia di raccontarsi e spiega che lei, da quando 6 anni fa, la sua mamma e il suo papa’ si sono separati, vive con il papà e vede la mamma, che vive in un’altra città con un nuovo compagno, ogni due settimane. “Il giudice ha deciso di lasciarmi con il papà e anch’io quando me l’hanno chiesto ho detto che volevo stare con lui… i miei litigavano sempre e un giorno la mamma se n’è andata e non è più tornata… io l’ho rivista dopo 3 mesi... sai, vedevo sempre piangere mio padre, ha sofferto”... “poi ho saputo che mia mamma se n’è andata perché non voleva più essere dei testimoni di Geova... a me hanno chiesto cosa volevo fare e io ho detto che volevo rimanere nel gruppo”. Le parole di Angela rimandano un forte legame con il papà, genitore con il quale lei stessa dice di aver scelto di stare e nei confronti del quale sembra nutrire un affetto molto profondo. Si coglie l’importanza di approfondire questo legame e soprattutto l’entrata in crisi dello stesso. Si ritorna quindi sugli argomenti da lei riportati all’inizio della telefonata rispetto alle difficoltà che oggi vivrebbe con il papà, che sarebbero a suo dire, tanto gravi da farle desiderare di non vivere più con lui. Tornando su questi argomenti però si nota che non sono certo queste le reali motivazioni del disagio, ma che le difficoltà di Angela sono legate all’esistenza di una nuova compagna nella vita del padre e dal fatto che da un mese questa donna vive con loro. Sì, le tensioni familiari nascono da questo, Angela soffre nel vedere il papà insieme ad un’altra donna. “Prima c’era mia madre e poi, dopo di lei, da quando ho 8 anni sono stata io la sua donna!” E’ evidente quanto Angela stia soffrendo... lei non solo figlia, ma qualcosa di più per questo padre che ha visto piangere e che da allora si è sentita la responsabilità di fare stare bene. Il problema è il legame con questa nuova donna, il tradimento e l’annullamento del ruolo assunto da anni... che non è certo solo quello di figlia. L’operatrice valuta così l’importanza di aiutare Angela e il padre a recuperare i ruoli di padre e di figlia... ma evidentemente da soli non ce la possono fare! La lunga consulenza ha attutito le tensioni di Angela che confrontandosi con l’operatrice e riconoscendo questa sua sofferenza già sembra stare meglio! L’accordo è preso, Angela tornerà a casa e richiamerà tra qualche giorno, lei proverà a parlare al papà di queste sue difficoltà e di questa sua sofferenza, mentre l’operatrice contatterà il consultorio per trovare ad Angela uno spazio di ascolto suo, che possa essere il giusto luogo per ricostruire un legame padre-figlia capace di ridefinire ruoli e relazioni. Dopo qualche giorno Angela richiama, non solo è riuscita a parlare con suo padre ma suo padre è lì accanto a lei nel momento della chiamata, si riesce a parlare anche con lui, … sì, anche lui riconosce il bisogno della figlia e il legame particolare che si è instaurato tra loro nel momento in cui si sono trovati soli. Angela inizierà il suo percorso con accanto il padre pronto a essere anche lui aiutato: “Voglio tornare a essere risorsa per Angela e non problema!”


Ciao,


Renj

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