Cattolici "MINCHIONI"?

Sonnyp
00giovedì 18 novembre 2004 21:21
Siamo negli anni '40.
Il prode, coraggioso, impavido e LEADER religioso Rutterford, scrive il libro: RELIGIONE.

Ma come si sa... a scrivere molti libri non cè fine....
e neanche nelle incoerenze!

Ormai quelle che si possono trovare sono solo dei surpluss, non è che mi servano più di tanto per valutare la genuinità o la qualità del cibo spirituale propinatoci, ma... per la gioia di scoprire ancora una volta le peccaminosità del nostro Leader... bhè... non vi tengo sulle spine:
Prima chicca: pag 71.

Tali empi attacchi su i testimoni di Geova sono stati frequentemente commessi nei recenti mesi dall Gerarchia e dai loro indemoniati «MINCHIONI», in molte parti, attraverso gli Stati Uniti.


Bhe... una parolaccia, detta da un Leader religioso al pari di un Giudice, in un libro, a offesa dei religiosi cattolici.... non mi sembra molto educato e corretto, ne tanto meno professionale e cristiano! Ma forse il nostro "buon giudice" s'era dimenticato di leggersi Ef4:29:
"Non esca dalla vostra bocca nessuna parola corrotta, ma qualunque parola che sia buona per edificare secondo il bisogno, affinché impartisca ciò che è favorevole agli uditori.

O forse non conosceva il vocabolario italiano che dice:

minchióne
sm. e agg. pop. (f. -a) [sec. XIV; da minchia]. Sciocco, credulone: è un perfetto m.; quanto sei m.!; fare il m., fingersi tonto per calcolo. Rif. a cose, insulso, balordo: risposta m.; una battuta minchiona.

Ma che forse la parola da cui derivano i m.... non voglia più dire ciò che penso? NOSSIGNORE! Sempre dallo stesso vocabolario DeAgostini:

mìnchia
sf. pop. merid. [sec. XIV; lat. mentula]. Membro virile. Fig., persona sciocca, minchione; freq. come escl. di meraviglia o disappunto.

O bella! Ma allora avevo capito giusto! Ma allora si possono o non si possono dire le parolacce? O dipende da chi le dice?

Da notare che la stessa parolaccia si ripete più volte!
Infatti la ritroviamo a pagina 97 al sottotitolo: protezione.

Notate come li definisce Rutterford i fedeli che vanno in chiesa:
"Si fa una paragone di questi fatti concreti della storia Biblica cogli atti del tempo moderno della Gerarchia Cattolico-Romana ed i suoi abbindolati «GONZI» i quali, influenzati dai demoni, tentano disperatamente a disfarsi dei testimoni di Geova ed i loro "compagni" col suscitare delle turbe coll'intento di assalire i servitori di Geova Iddio.
Anche quì è d'obbligo la spiegazione della teminologia usata dal istruito e poliglotta giudice:

gónzo
sm. e agg. [sec. XVI; etim. incerta]. Persona facilmente aggirabile per la sua semplicità; credulone, sempliciotto.
(Quindi, miei cari fedeli cattolici, siete facili prede!)



Per stasera ci fermiamo quì. Forse è meglio che raccogliamo le nostre idee e valutiamo se non è il caso di chiedere scusa ai nostri amici cattolici per parte di quel grande maleducato del nostro Leader che ora non c'è più, ma che sono sicuro comunque non lo farebbe mai! Vogliate accettarle da parte nostra anche per lui, non ve lo meritavate! Perdonateci! Non sapeva quello che diceva e faceva! Forse in preda ai fumi dell'alcool della birra! C'era il proibizionismo? Forse non lo sapeva nemmeno di quello! In fin dei conti uno non può essere al corrente di tutto!
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