Commento a Svegliatevi di gennaio 2013

Sonnyp
00mercoledì 10 aprile 2013 18:55
Da parte di Sandro Leoni
Con il suo permesso, vi propongo questa interessante analisi del comportamento geovista, che mostra l'incorrettezza nei suoi usi e metodi ingannevoli per dire e non dire... fare e non fare.... ecc. ecc. ecc.

Buona lettura. Shalom e grazie Sandro!

Re: La TORRE 2013 in tempo reale: spunti per un dialogo crit
da berescitte » sab apr 06, 2013 9:01 pm
DALLA SVEGLIATEVI DI GENNAIO 2013

Rifletto soltanto sull'ultimo articolo che parla de "IL PARADISO" (pagg. 14-15) non per contestare l'idea del paradiso terrestre che basta pensare che è stato inventato dopo mezzo secolo di geovismo per dire che non può essere una idea "detta" dalla Bibbia. Voglio riflettere piuttosto sul solito schema ingannevole, usato in ogni presentazione di dottrine, del "cosa dicono alcuni?" a cui la WT contrappone "Cosa dice la Bibbia?"
Perché dico ingannevole? Perché si intende nascondere il proprio pensiero dietro la Bibbia, usata come un paravento dietro il quale c'è il suggeritore, gabellandolo per pensiero divino. Ma davvero il CD dei TG, facendo scrivere "alcuni pensano, dicono..." si illude di potersi escludere dalla categoria di quegli "alcuni" solo dicendo "ma la Bibbia dice"? Mi spiego...

L'espressione "dice la Bibbia, la Bibbia insegna che..." eccetera, la possiamo usare lecitamente tutti, purché, onestamente, sottintendiamo che essa significa: "A me la Bibbia dice così" o meglio: "Questo è ciò che io capisco leggendo la Bibbia". Cioè confermando onestamente che l'idea o dottrina che io esprimo leggendo la Bibbia è partorita dal mio modo di comprendere il testo (e ciò vale per qualunque testo); dipende dalla mia interpretazione di esso e non dal testo che mi parla. Io e solo io sono il responsabile di ciò che ritengo di poter esprimere usando la Bibbia come supporto confermativo.
E qui incontriamo due reazioni sfasate del TG che, ligio a ragionare come la WT gli ha insegnato, protesterà che :
1) La Bibbia non va interpretata. Essa sarebbe la lettera di un Padre ai figli. Una lettera non va interpretata, va letta e basta;
2) E' la Bibbia che semmai interpreta se stessa. Nessun essere umano può sostituirsi allo "spirito santo" in questo. E', grazie a Dio, la suprema Sede che interpreta e trasmette i suoi pensieri-luce allo Schiavo con gestione teocratica.* Addirittura, di fronte a questa attività di trasmissione operata dagli angeli che collegano la WT al Reame dei cieli, accade che la WT ha solo la responsabilità editoriale di ciò che stampa. Il contenuto non è suo, è di Geova che teocraticamente dona direttive e dottrina. E questa è una perla che merita di essere letta per intero.**
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* Schiavo che sta passando attualmente dei grossi guai come si evince dall'accurato studio del Dott. Sergio Pollina. Cf al link www.infotdgeova.it/dottrine/corp ... p#_ftnref1
** «Questo non significa che il rimanente fedele o la società degli unti testimoni di Geova siano un tribunale di interpretazione terreno, delegato ad interpretare le Scritture e le sue profezie. No; Cristo Gesù, il Re, non ha affidato loro questa funzione. la Corte Suprema interpreta ancora, grazie a Dio; e Cristo Gesù, il portavoce ufficiale dell'interpretazione della Corte, si riserva quella funzione come Capo della classe dello "schiavo fedele e discreto". Egli adopera la classe dello "schiavo" semplicemente per pubblicare l'interpretazione, dopo che la Corte Suprema, tramite Cristo Gesù, la rivela.» (TORRE 1/7/1943 pp. 202-203)


Al primo punto rispondo che dire "la Bibbia non va interpretata" è roba da persona "culturalmente indifesa" (come direbbe Mons. Minuti, beneamato fondatore del GRIS di Roma) perché avremmo a che fare con una persona raggirata a considerare il concetto di interpretazione come se significasse esprimere il proprio parere su cosa ci dice un quadro astratto. Se così fosse, sarebbe ovvio che l'interpretazione aprirebbe la strada alle interpretazioni più soggettive e cervellotiche possibili. Ma la verità è che, in questo contesto, che è quello di capire e trasmettere un pensiero, interpretare è propriamente la funzione che svolge l'interprete-traduttore linguistico tra due persone di idiomi differenti, ciascuno dei quali non conosce la lingua dell'altro. Allora si capirà che interpretare è esattamente fare opera di comprensione e espressione perfetta del messaggio che la persona emittente vuole comunicare al destinatario. Il buon interpete dunque, men che falsificare o soggettivizzare il messaggio, è proprio colui che non ci mette nulla di suo ma lo rispetta inetgralmente. Così si capirà anche che il semplice tradurre un testo è già opera di interpretazione, cioè di retta comprensione resa con le parole più adeguate nella lingua del ricevente.
La scienza dell'interpretazione, quando si tratta del testo biblico (ma vale per qualunque testo, soprattutto antico. Si danno interpretazioni di testi poetici, giuridici, letterari ecc...) si chiama ermeneutica, ed il suo prodotto finale, la comprensione-espressione del pensiero indagato, si chiama esegesi. Quindi avremo che ci sono esegeti più bravi di altri a seconda della loro serietà di preparazione, di esperienza, di logicità, di rispetto delle regole (scientifiche!) che l'ermeneutica si è data a livello internazionale.
In conclusione, che i TG lo credano o no, la verità è che la WT, il loro CD, i Presidenti Russell, Rutherford ecc... insoma tutti coloro che preparano i testi della WT che dicono di voler far conoscere e spiegare la Bibbia, fanno interpretazione, sono esegeti (o sul serio o per millantato credito). Chi negasse di interpretare spiegando un testo è come se dicesse che lui la Bibbia non la capisce. Come diamine farà a spiegarla?

Un momento di relax ad hominem
I soggetti: un padre che ha mandato il figlio a studiare all'estero; un figlio che invece di studiare si dà ai bagordi e chiede ripetutamente altri soldi al padre. Ecco le loro lettere: del figlio che fa l'ennesima richiesta di soldi e del padre che lo... tranquillizza.
Lettera del figlio: Caro papà, mi rendo conto dei grossi sacrifici che fai per farmi studiare, ma credimi che mi impegno da matti, al punto da prendere anche lezioni extra. E quindi anche stavolta ti scrivo per un ulteriore sussidio. Tuo caro Figlio XY

Post Scriptum
Però, ripensandoci bene, stavolta potevo farne a meno, ma purtroppo la lettera l'avevo già spedita. pensa che sono corso anche all'Ufficio Postale per ritirarla ma era già partita. Spero proprio che vada perduta e non ti arrivi.

Risposta del padre: caro figlio, mi rallegro del tuo impegno nello studio e della tua volontà di risparmiare. Dio ti benedica e... per quanto riguarda la lettera, stai tranquillo, non mi è mai arrivata!

Cari fratelli TG siete proprio sicuri che questa risposta del padre il figlio debba solo leggerla senza interpretarla? E se voi avete sorriso al racconto, siete proprio sicuri che lo avete fatto solo leggendo queste due lettere senza interpretarle così da capire che esprimevano una situazione paradossale ricavando dal paradosso il senso umoristico del racconto?


Sul secondo punto osserverò che sostenere che la Bibbia interpreti se stessa è un discorso fattibile, purché si intenda sempre che l'agente concreto dell'interpretazione è l'ermeneuta, e non la stessa Bibbia. E' lui che sceglie i passi attinenti al soggetto-dottrina da ricavare, li collega tra loro, ci ragiona sopra, ne offre la traduzione di esperti, fa riferimento alla lingua originale, richiama l'attenzione su punti del contesto ecc... Questa è una attività che tutte le denominazioni fanno da sempre e tra noi cattolici si chiama usare il "principio di analogia della fede". Ma naturalmente anche qui avremo il bravo esegeta che prenderà luce sia da versetti pertinenti, sia dalla interpretazione che viene data loro da se stesso come da colleghi; e all'opposto potremo avere esegesi fuorvianti e sfasate (come quando il CD pretende di ricavare la mortalità dell'anima basandosi su Ezechiele 18,4, citazione del tutto non pertinente alla tematica).
E' interessante notare che si va fuori strada non solo per calcolo interessato, ma anche agendo in buona fede, cioè con le migliori intenzioni di voler capire e spiegare correttamente la Bibbia. Prova ne sia che, pur usando tutti la Bibbia e perfino usando una medesima versione, su molti punti le varie denominazioni non sono d'accordo nell'interpretarla e ciascuna dice che la Bibbia non insegna ciò che altre denominazioni sostengono. O non è forse questo che i TG fanno di regola quando spiegano la Bibbia criticando la fede cattolica o di altre Chiese? E chi mai potrebbe sostenere che questo scontrarsi di interpretazioni diverse avviene perché è la Bibbia stessa a "dire, parlare, insegnare, sostenere che...", accusandola così di dare i numeri non indicando a tutti lo stesso messaggio?
Anche da questo traspare che la Bibbia è in realtà un soggetto innocente, inerme, in mano a gente che nonostante le migliori intenzioni soggettive non ne coglie in tutto il messaggio oggettivo. Ed è ridicolo (il Padre della Luce potrebbe riderne o indignarsi!) che ciascuno sostenga che la comprensione-interpretazione giusta è quella comunicata dalla propria Dirigenza. C'è una contraddizione evidente, soprattutto quando, insieme a questa pretesa, si dice che però la propria Dirigenza non ha il dono dell'infallibilità e (carico da undici!) quando succede anche che – andando avanti nel tempo e ricevendo luce dalla storia e dalle critiche altrui! - certe comprensioni divengono obsolete, sorpassate e sostituite, perfino rinnegate e demonizzate (riflettete, fratelli TG, sulla favola della vostra luce crescente, smentita e riconfermata dall'andirivieni che avete avuto sulla dottrina relativa ai trapianti!).

Comunque mi rendo conto che sto parlando coi muri perché i TG sanno benissimo che, dopo aver detto che è la Bibbia a dire, insegnare, comandare..., gratta gratta, se un aspirante TG dicesse "però a me la Bibbia dice una cosa diversa" viene fuori che ogni denominazione (la vostra compresa) dicono che il verdetto interpretativo viene emanato solo dalla propria Dirigenza (nel vostro caso dal CD-WT) e non dalla Bibbia che pare proprio lasci pazientemente tutti nella libertà di dire la propria! Sappiamo tutti che a nulla è servito che i dissidenti nella Società WT protestassero che essi non erano contro la Bibbia ma solo in disaccordo con altri fratelli, della Dirigenza, che oltretutto non erano infallibili, e che non la interpretavano come loro. Di fatto sono sempre stati messi di fronte all'AUT AUT di uniformarsi alla veduta della Dirigenza o essere disassociati.
E non è neanche il caso di spendere troppe parole per far riflettere sulla assurdità di pretendere che la veduta del CD corrisponda a quella della Bibbia (continuamente reinterpretata e sconfessata su vari punti gravi!) o di Geova che sarebbe un Dio ben strano se non sapesse da subito la verità che la sua Bibbia vuole comunicare o sia Lui a non volerla comunicare subito e con costanza irremovibile evitando così grosse sofferenze al popolo con le revisioni periodiche. Si pensi alla pretesa che sia stata la Bibbia a comunicare per mezzo secolo croce e non palo di tortura, e salvezza esclusivamente celeste e non anche terrestre eccetera...

Ahem!... Quanto sopra scritto lo dico io, non la Bibbia. Non serve scomodarla quando si applica un pizzico di logica.
Pace e bene!
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