Non so se siete interessati all'argomento, ma il buon Poly. ci è ricascato.
Se non la si pensa come lui, non si è degli storici affidabili
L'AFFERMAZIONE "BLASFEMA"
“Infatti, se cerchiamo prova della presenza di Paolo a Roma troviamo ampie conferme nella scrittura. Altrettanto non si può dire di Pietro: le scritture non ne parlano. C'è un vago accenno a Babilonia, che secondo il libro di Rivelazione può essere associato simbolicamente a Roma. Si tratta, però di un libro scritto in tutt'altro luogo e posteriore alla lettera attribuita a Pietro.”
LA RISPOSTA "VERITIERA"
Innanzitutto mi sfugge perché prima parli di cercare prove della presenza di Pietro a Roma, e poi restringi il riferimento alla Scrittura, come se essa fosse l’unica fonte in grado di far storia. Temo che tu confonda la storiografia con la fede. Potrà anche darsi che tu pensi che solo la Scrittura è valida per insegnare la volontà di Dio, ma questo non c’entra nulla con la verifica della storicità di un evento. Per verificare l’esistenza dell’imperatore Augusto, di cui la Scrittura parla, non mi occorre la Scrittura, posso rifarmi anche al resto della letteratura coeva ad Augusto. Similmente per stabilire se Pietro venne a Roma non occorre che la Scrittura ne parli, ciò che conta è se esistano fonti storiche che ne parlano. Già nel I secolo abbiamo la parte cristiana dell’Ascensio Isaiae che ne fa menzione, così come il fr. Rainer, ed infatti il problema nel mondo accademico è dato ormai come risolto. Ma se tu continui a documentarti nel mare magnum del dilettantismo internettiano anziché comprarti un manuale universitario, anche scritto da un protestante, potresti non saperlo mai. Gli accademici protestanti infatti oggi non hanno più alcun dubbio che Pietro sia stato a Roma: sono solo i protestanti internettiani, digiuni di latino, greco, e di qualsiasi capacità storiografica che portano avanti vecchi pregiudizi anti-cattolici.
E questo, nonostante sia cattolico, afferma esattamente che non ci sono prove di Pietro a Roma, e sicuramente non ci è morto. HO PUBBLICATO UN SUO BREVE PROFILO.
Remo Cacitti (Tolmezzo, 1948) è uno storico italiano.
Impegnato nel sociale, negli anni settanta ha contribuito alla ricostruzione del Friuli terremotato. Insegna Letteratura cristiana antica e Storia del cristianesimo antico presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Milano.
La produzione scientifica dell'autore verte essenzialmente sul Cristianesimo antico, con specifica attenzione per questioni storiche, liturgiche e teologiche: in particolare, vengono messi in luce i rapporti tra il cristianesimo delle origini e la società e la cultura greco-romana e la storia dell’escatologia, con particolare riferimento alle forme minoritarie e sovente perseguitate di gruppi e movimenti cristiani nei primi secoli.