Re:
Cristianalibera, 07.01.2011 21:20:
Dio non ci soccorre sempre liberandoci da un problema ma ci soccorre nel modo che troviamo quella forza d'animo nell'affrontarlo,
La tua frase in grassetto da a intendere che non sempre Lui interviene. Quindi è logico pensare che avvolte o sporadicamente lo faccia.
Vorrei capi in quali occasioni è intervenuto a beneficio dei singoli o a beneficio di una comunità . . . a parte i racconti biblici.
Per tutta la vita mi sono sentito sostenuto (come tanti ex) da qualcuno quando svolgevo i “Suoi” interessi. Poi tutto a un tratto è sparito senza poterlo più rintracciare.
Per “suoi interessi” intendo che io, o noi facciamo qualcosa che normalmente non spetta a noi:
1-Se è Lui che deve salvare l’umanità, per quale motivo noi ci dobbiamo scomodare per avvisare le persone predicando il vangelo, togliendo tempo, energia, affetto e denaro ai nostri cari?
2-Se è Lui che deve salvare l’umanità, per quale motivo ci dobbiamo rompere la testa per capire i suoi disegni celate nelle scritture?
3-Se è Lui che deve salvare l’umanità, per quale motivo ci sostiene quando siamo forti e ci abbandona nella debolezza . . . proprio quando abbiamo maggiormente bisogno di lui?
Un vero amico non scappa o se né sta a guardare senza far nulla.
Se noi siamo fatti a sua immagine, molto probabilmente vuol dire che anche Lui la pensa come noi. Quello che per noi é strano bizzarro o assurdo . . . “a sua immagine” . . . lo sarà anche per lui?
Il problema non ci fosse se il mio fosse un caso isolato. Il problema è che decine e decine di migliaia di persone, di qualsiasi religione, dopo una vita di abnegazione per servirlo, nel giorno dell’angustia si sono trovate e si troveranno da soli senza poter contare su di Lui. Tutto quello spirito interione, generante per andare avanti, sparisce quasi di colpo senza che Lui faccia alcun tentativo di riconciliazione.
Per tutta la vita ho camminato, come migliaia di ex tdg, seguendo le orme di Cristo. Però quando è arrivato il momento di contraccambiare il favore (Ebrei 13:6), questo qualcuno come il solito sparisce completamente dalla circolazione.
Quando compivo l’opera di predicazione in zone potenzialmente pericolose, o in qualunque altre circostanze della vita cristiana, spesso mi soffermavo a pensare dove riuscivo a trovare il coraggio per fare quello che stavo facendo. L’unica risposta sensata che riuscivo a darmi era: “Geova mi sta guidando per far si che l’opera di vagliatura vada avanti . . . etc. ”.
Mentre quando mi sono allontanato dalla congregazione (come si usa dire oggi) “ prendendomi una pausa di riflessione”, com’è successo a migliaia di ex, come mai non ho più percepito quella sensazione di sostegno come un tempo?
Quale padre umano abbandona il suo amato figlio proprio nel momento del bisogno?
La domanda che mi pongo adesso é:
“ A chi serviamo realmente quando percepiamo la Sua presenza?”.