L'istruttore della WTS

fiammaverde
00venerdì 10 febbraio 2012 15:53
uguali

L’altro Vaticano: truffe, furti nelle ville pontificie e fatture contraffatte

In una lettera inedita al cardinal Bertone, monsignor Viganò accusa alti prelati e giornalisti. Una vera e propria lista nera: Marco Simeon, dirigente Rai "molto vicino al segretario di Stato", monsignor Nicolini reo di "comportamenti amministrativi riprovevoli". E poi le "calunnie" ordite a suo danno, secondo il prelato, dal Giornale di Sallusti

Furti nelle ville pontificie coperti dal direttore dei Musei Vaticani, monsignor Paolo Nicolini. E poi fatture contraffatte all’Università Lateranense a conoscenza addirittura dell’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per l’evangelizzazione. E ancora: interessi del monsignore in una società che fa affari con il Vaticano ed è inadempiente per 2,2 milioni di euro. Ammanchi per centinaia di migliaia di euro all’Apsa – rivelati dal suo stesso presidente – e frodi all’Osservatore, rivelate da don Elio Torregiani, ex direttore generale del giornale. C’è tutto questo nella lettera che Il Fatto pubblica oggi. I toni e i contenuti sono sconvolgenti per i credenti che hanno apprezzato gli appelli del Papa. “Maria ci dia il coraggio di dire no alla corruzione, ai guadagni disonesti e all’egoismo” aveva detto nel giorno dell’Immacolata del 2006 Ratzinger.

EPPURE il Papa non ha esitato a sacrificare l’uomo che aveva preso alla lettera quelle parole:Carlo Maria Viganò, l’arcivescovo ingenuo ma onesto, approdato alla guida dell’ente che controlla le gare e gli appalti del Vaticano. La lettera di Viganò è diretta a “Sua Eminenza Reverendissima il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Città del Vaticano”, praticamente al primo ministro del Vaticano. Quando scrive a Bertone è l’8 maggio del 2011, Viganò è ancora il segretario generale del Governatorato. Ed è proprio dopo questa lettera inedita, e non dopo quella del 27 marzo già mostrata in tv da Gli intoccabili, che Viganò viene fatto fuori. La7 si è occupata mercoledì scorso della lotta di potere che ha portato alla promozione-rimozione di Viganò a Nunzio apostolico negli Usa. L’arcivescovo-rinnovatore aveva trovato nel 2009 una perdita di 8 milioni di euro e aveva lasciato al Governatorato nel 2010 un guadagno di22 milioni (34 milioni secondo altri calcoli). Nonostante ciò è stato fatto fuori da Bertone grazie all’appoggio del Papa e del Giornale di Berlusconi. A questa faida vaticana è stata dedicata buona parte della trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi che, nonostante lo scoop, si è fermata al 3, 4 % di ascolto. In due ore sono sfilati anche il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, un uomo del Vaticano in Rai, Marco Simeon e il vice di Viganò al Governatorato, monsignor Corbellini. Sono state poste molte domande sulle lettere scritte prima e dopo ma non su quella dell’ 8 maggio che è sfuggita agli Intoccabili. Peccato perché proprio in questa lettera si trovano storie inedite che coinvolgono nella parte di testimoni o vittime di accuse anche diffamanti, gli ospiti di Nuzzi.

Lettera Viganò Bertone


www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/10/guerre-poco-sante/190229/
Sonnyp
00sabato 11 febbraio 2012 09:32
Sua Eminenza Reverendissima!!!!!!!
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Ma voi, non siate chiamati Rabbi, poiché uno solo è il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli. 9 Inoltre, non chiamate nessuno padre vostro sulla terra, poiché uno solo è il Padre vostro, il Celeste.

Cos'altro ci vuole per far capire che la chiesa cattolica è un'altra macchina per fare soldi?

La confessione diretta del "santo padre"? [SM=x2479877]

Sarebbe ineressante sentire la risposta di Franco Coladarci, ormai un esperto di vaticano e chiesa. Accoglierà l'invito? Shalom gente....
francocoladarci
00sabato 11 febbraio 2012 16:49
Essendo chiamato in causa cercherò di dare il mio personale contributo anche se poco.

Premetto che non sono un esperto “Vaticanista”, i miei studi volgono solo sulla “Teologia”.

Vi è però un errore di fondo, cioè supporre che i cristiani in questo caso i cattolici ma nello specifico gli ecclesiastici siano una sorta di persone i quali vanno in giro con “l’Aureola” in testa, niente di più errato.

Gli ecclesiastici sono persone con pregi e difetti di tutte le persone, vi sono stati preti, vescovi e papi i quali hanno dato la vita per la chiesa (comunità di credenti) e per la loro fede, hanno dimostrato di essere “Veramente” alla sequela del Cristo, vi sono stati invece (in misura minore) altri personalità di spicco i quali hanno mostrato tutta la bassezza e cattive qualità dell’uomo.

Questi personaggi hanno dimostrato e tutt’ora alcuni dimostrano come la “sete del potere” sovrasta la missione che invece erano stati chiamati, rappresentare il Cristo davanti agli uomini.
Il Vaticano non fa eccezione, nel suo interno vi sono persone le quali si spendono per la chiesa, altri invece amano il potere, certo se tali atteggiamenti provengono da persone le quali dovevano mostrare altre qualità, tali atteggiamenti potrebbero lasciare perplessi molte sincere persone.

Il caso della pedofilia è uno di questi casi che rendono il clero più responsabile di coloro i quali compiendo gli stessi reati non lo fossero stato, non c’è nulla ne da scusare, ne da comprendere, i quali atti fatti dal clero sono una “Vergogna” per chi si professa cristiano, c’è solo da dire che la chiesa nella rappresentazione del papa ha riconosciuto tali errori e si sta muovendo affinché questa piaga sia sanata.
Nello stesso tono è la questione del “potere”, la preminenza, l’io, la fama, sono sempre atti meno gravi del precedente ma sempre disordinati.

C’è da dire al riguardo del potere, della preminenza che non c’è nulla di nuovo sotto il sole, i problemi si potere in vaticano erano gli stessi identici problemi che ebbero gli Apostoli (la madre che prega Gesù di far mettere i suoi figli uno a destra e l’altro a sinistra), essi discutevano per non dire litigavano su chi era il più importante, il più preminente e questo con Gesù presente, essere umile non desiderare la preminenza il potere è una lezione che Cristo dovette dare più volte hai suoi discepoli, in quanto la natura umana prendeva spesso il sopravvento, basta leggere un po’ di ecclesiologia per rendersene conto, oggi abbiamo gli stessi problemi e questo a qualsiasi grado di responsabilità.

Ma bisogna essere sinceri, onesti intellettualmente, come la chiesa primitiva non era composta “solo” da queste persone avide di potere, ma da una grande moltitudine di sinceri cristiani di ogni grado così anche oggi, nella chiesa è vero che ci sono queste persone altolocate le quali ne faremmo a meno, le quali più che mostrare gli interessi di Cristo fanno i propri interessi, ma ve ne sono molte di più che hanno dimostrato e dimostrano di essere alla sequela del Cristo, mostrando amore per il prossimo.

Posso solo dire che, comportamenti discutibili non favoriscono certo l’avvicinamento delle persone, ma proprio queste le quali hanno il buon senso dovrebbero sempre seguire chi da il buon esempio e non lasciarsi influenzare da chi invece fanno i propri interessi, finché saremo in questa valle di lacrime questi problemi non mancheranno mai, possono essere ridotti ma non sparire, pensarlo sarebbe solo utopia.

Ora vorrei esaminare ciò che Sonnyp dice.

Ma voi, non siate chiamati Rabbi, poiché uno solo è il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli. 9 Inoltre, non chiamate nessuno padre vostro sulla terra, poiché uno solo è il Padre vostro, il Celeste.




Cos'altro ci vuole per far capire che la chiesa cattolica è un'altra macchina per fare soldi?



Prima di tutto non vedo cosa c’entri il dare appellativo di "Padre" con una macchina per far soldi.

Questo modo di leggere è letteralista, poiché non si tiene conto del contesto in cui tali parole furono espresse, ma si estrapolano per sostenere una propria tesi.
Se dunque non possiamo leggere la Bibbia in modo “Letterale” la si dovrà leggerla in modo “Interpretativa”, poiché solo nel modo interpretativo possiamo capire il senso di tali affermazioni.

Voleva forse Gesù proibire di chiamare alcuni con l’appellativo di “Padre?”, anche se quel versetto lo farebbe sembrare non è così, e vediamo il perché.

Prendiamo la parabola del “Ricco e Lazzaro” in Luca 16, 24 il ricco fa questa richiesta.” Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.”
Giacomo 2,21 dice “ Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare?”

Anche San Paolo usè l’appellativo di “Padre”, Romani 4,18 “ Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza. “
“Vi scrivo queste cose come a figli carissimi. Potreste infatti avere diecimila maestri, ma non certo molti padri in Cristo, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo” (1 Corinzi 5,14-15), come ad esempio chiama Onesimo mio Figlio”.

Stefano poco prima di morire inizio il suo discorso dicendo “ Ed egli rispose: «Fratelli e padri, ascoltate:” Atti 7,2
Ma che dire dell’Antico Testamento?, veniva usata l’espressione “Padre?”, ad esempio nel libro di Giudici 17, 9-19 dice “ “Micha gli domandò: "Donde vieni?" "Sono Levita da Betlemme di Giuda" gli rispose. "Viaggio per stabilirmi dove troverò". "Rimani con me", gli disse Micha, "sii per me padre e sacerdote”.
"Taci", gli dissero, "mettiti la mano sulla bocca e vieni con noi. Tu sarai per noi padre e sacerdote”.

Vediamo anche in 1 Samuele 24, 11-12 “Non tenderò la mano sul mio signore, poiché egli è l'unto di Jahve e mio padre”
Vi sarebbero altri esempi, allora dobbiamo porci la domanda, come mai l’apostolo Giovanni, Paolo, Giacomo, Stefano si siano espressi in modo “apparentemente” contrario all’affermazione di Gesù? Ecco dunque la risposta provenire dal contesto di Matteo 23.
Gesù in quell’occasione si stava rivolgendo a delle persone in particolare.
“1 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: 2 «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.”
Ed ecco il centro della questione sorta da Gesù.
“3 Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. 4 Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6 amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe 7 e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì" dalla gente.”

Questi farisei cercavano di sfruttare la loro posizione di preminenza per ottenere dei benefici dei vantaggi esclusivamente personali, la loro era superbia, orgoglio non comprendendo o non volendo comprendere che la loro posizione di “Padre spirituale” è stata loro concessa affinché potessero portare il popolo all’osservanza della Toràh, quell’osservanza che loro stessi evitavano, ma non evitavano quei titoli onorifici i quali divennero senza valore.
Gesù quindi non stava condannando il titolo di “Padre” in quanto titolo, ma il modo errato che essi ne facevano, il Padre per “creazione” è solo Dio, e quindi dire di Dio “nostro Padre” è l’uso in senso stretto di tale termine, ma vi è anche una sua estensione come nel caso di “Spirituale”, San Paolo divenne “Padre” in quanto generò figli spirituali, portandoli nel Cristo il quale con il suo sacrificio divenne “Padre Eterno” per tutta l’umanità.

Da dire inoltre che anche tra i cristiani vi furono coloro i quali avevano una certa preminenza chiamati anche “Grandi”, ma quello che Gesù volle insegnare era che l’umiltà doveva sovrastare tutto e tutti, “Il più Grande si faccia Servo”.
San Ireneo (II secolo) venne a dire “ Quando uno riceve l'insegnamento da un altro è chiamato padre”. Egli era stato discepolo di San Policarpo che a sua volta lo fu dell’apostolo Giovanni.
Quindi in questa brevissima considerazione, si comprende bene come vanno interpretate le parole di Gesù.

In merito poi agli appellativi extra biblici come “Eccellenza, Reverendissimo ecc” rimando a questo link dell’Università degli studi di Palermo”
web.me.com/sromagnoli/Eventi/Programma_files/Suggerimenti_per_uso_degli_appella...
Ciao
Franco

Sonnyp
00sabato 11 febbraio 2012 20:05
Il link non funziona Franco!

Forse hai sbagliato qualcosa.

Puoi rimetterlo correttamente? Grazie.

francocoladarci
00sabato 11 febbraio 2012 22:52
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