Medico salva una testimone di Geova, lei lo denuncia

Renj
00venerdì 20 gennaio 2006 20:49


Roma, 22 settembre 2005 - A chi è capitato di essere salvato dall' intervento tempestivo di un medico, quell' uomo (o donna) in camice bianco deve essere sembrato un angelo in terra. Ma non è questa la storia di un dipendente dell' ospedale romano Cto: il medico è stato infatti accusato dalla donna a cui ha salvato il braccio devastato da un tritarifiuti. Ma la donna, Testimone di Geova, denunciò il chirurgo perche' le era stata fatta una trasfusione di sangue e un' antitetanica pur in presenza del suo rifiuto scritto.
Resta dunque ancora in bilico la posizione giudiziaria del capo dell' equipe che nel febbraio dello scorso anno sottopose a intervento chirurgico Teresa Antonia U., 79 anni di Anzio, giunta in ospedale in stato di incoscienza dopo un grave trauma al braccio. Per la seconda volta la vicenda arriva davanti al gip di Roma che dovra' valutare prossimamente una richiesta di archiviazione del procedimento fatta dal pm romano Attilio Pisani nei confronti del chirurgo, indagato per violenza privata. Gia' lo scorso anno, la procura capitolina aveva presentato una analoga richiesta, ma il giudice ritenne necessaria l' esecuzione di una consulenza medica, i cui risultati hanno adesso portato alla presentazione di una nuova richiesta chiusura del procedimento per carenza di elementi di accusa. Si attende ora la fissazione dell' udienza in camera di consiglio per la decisione definitiva.
La donna era giunta in eliambulanza in ospedale in stato di incoscienza per una forte emorragia. Il suo braccio, infatti, era stato triturato dal camion della spazzatura. Nella tasca del suo vestito, un biglietto che diffidava chiunque dal sottoporla a trasfusioni di sangue, pratica vietata tra i testimoni di Geova. Il chirurgo, pero', decise d' intervenire appellandosi all' articolo 54 del codice penale, che dichiara ''non punibile'' chi e' costretto ad intervenire per salvare una persona in stato di emergenza, cioe' non cosciente, e di necessita'.
Non appena guarita, il passo successivo della donna fu la presentazione di una denuncia, sulla quale adesso e' stata presentata dal pm un richiesta di archiviazione e che nei prossimi mesi sara' all' attenzione del gip di Roma. Secondo quanto si e' appreso, il legale della donna ha preannunciato opposizione a che il fascicolo sia mandato in archivio.





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Ultimo aggiornamento ( 28 / 11 / 2005 )



Non c'è fine ,all'ignoranza dei TdiG .


Renj
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