Quanta ignoranza negli abusi di potere!

Io oramai la prendo sul ridere come ho imparato a fare per altre situazioni anche se da ridere c'è ben poco.

Non mi ricordo in che anno ma richiesi la separazione. Siccome non stavo bene e il mio ex marito non aveva le possibilità di mantenermi in un'altra abitazione, vivevamo da "separati in casa", come stiamo facendo adesso. La cosa mi sfuggì veramente di mente e non la menzionai agli anziani che decisero per l'ultima riassociazione. Una settimana dopo mi scappò di dirlo ad un anziano, che nel mio libro chiamo Adolfo (non me ne voglia il vero fuhrer, spero che non si rivolti nella tomba). Quando glielo dissi si arrabbiò e disse che vivevamo in una condizione peccaminosa e che meritavo un Comitato Giudiziario. Potete immaginare come mi sentii... Alla fine mi diede una settimana di tempo durante la quale avrei dovuto avvisare il tribunale della riconciliazione e mostrargli uno stato di famiglia dove risultavamo "coniugati". A parte il fatto che è una cosa illegale.Andai in comune e dovetti inventarmi una scusa per giustificare la richiesta dello stato di famiglia. Avvisai il tribunale. Lui vide quel documento anagrafico e la cosa si risolse.

Quando ad agosto ripresentai domanda di separazione scoprii che dal certificato di matrimonio risultavamo ancora separati. In caso di riconciliazione non è da avvisare il tribunale ma il comune dove ci si è sposati. Purtroppo avevo già fatto richiesta al tribunale e la pratica è ripartita da zero, altrimenti avrei già potuto chiedere il divorzio. Mi hanno spiegato che, vivendo insieme, risultiamo comunque "coniugati" fino alla sentenza di divorzio. Quando uscii dall'ufficio cominciai a ridere a crepapelle. Non vi immaginate quanto!Praticamente abbiamo continuato a "vivere nel peccato" nonostante quel cretino si fosse convinto del contrario.....

Non potevo non raccontarvelo!