Riti, usi e costumi dei TDG

principessac
00venerdì 1 aprile 2011 11:34
Riti, usi e costumi

La pratica religiosa è ridotta al rito del battesimo, che viene impartito per immersione solo dopo averlo chiesto personalmente. Ma può anche essere rifiutato a chi non ha reso la sua condotta conforme a determinate esigenze (p. es. se fuma, se non conosce a sufficienza la dottrina, ecc.). Il battesimo non è un sacramento (i geovisti hanno abolito tutti i sacramenti), ma solo pubblico affidamento di ogni persona a Geova. Poi vi è la celebrazione annuale della morte di Cristo: una semplice commemorazione il venerdì santo (Pasto serale), ricordando ciò che il Cristo fece (le parole "Questo è il mio corpo" vengono intese alla maniera protestante: "Questo significa il mio corpo"). La preghiera fondamentale è il Padre nostro. Non esiste organizzazione ecclesiastica, né un clero vero e proprio: unico mediatore tra dio e gli uomini è Cristo. Non usano titoli onorifici come "don", "eccellenza", "eminenza", ecc. Rifiutano il monachesimo. (In tutto questo assomigliano molto ai protestanti).

Il matrimonio è celebrato secondo il rito religioso della religione cristiana dei testimoni di Geova presso le Sale del Regno da ministri di culto autorizzati dallo Stato Italiano. Ammettono il divorzio solo in caso di adulterio. Sono contrari all'aborto.

Praticano l'astinenza dal tabacco e dalle carni con sangue. Forte il loro moralismo sul piano sessuale.

Non hanno nessun giorno prestabilito per fare festa (non festeggiano i compleanni né si scambiano auguri di buon anno o di altro genere).

Celebrano i funerali nelle Sale del Regno e seppelliscono i morti nei cimiteri comunali

Nel loro calendario non venerano alcun santo perché per loro equivale ad "adorare delle creature".

Metodico è lo studio della Bibbia.

La predica a domicilio avviene tutti i giorni, ma soprattutto la domenica mattina. Frequentano corsi di addestramento professionale per imparare le tecniche di persuasione e convincimento per la loro propaganda. I geovisti, che assomigliano a rappresentanti di prodotti commerciali, si distinguono in "proclamatori" (chiunque presta servizio di propaganda) e "pionieri", che dedicano al proselitismo 100 ore al mese e, se a tempo pieno, sono pagati con stipendio fisso.

Quando devono datare qualche persona o avvenimento del passato usano la sigla E.V. (era volgare).

Sono ostili naturalmente anche alla scienza. Fino a qualche tempo fa insegnavano che l'universo esiste da 48.000 anni e che l'uomo esiste da 6.000 anni: duemila anni dopo sarebbe accaduto il diluvio universale, e così via. A dir il vero l'obiettivo delle loro polemiche si è focalizzato essenzialmente sul tema dell'evoluzionismo in biologia e solo marginalmente ad alcune tematiche paleoantropologiche. Nell'ultimo libro che hanno scritto su questo argomento: Come ha avuto origine la vita? (1985), i geovisti hanno smesso di affermare le loro assurde cronologie, che contraddicono tutti i dati della chimica, fisica, astronomia, geologia e paleontologia, e hanno cominciato a cercare delle basi scientifiche per la loro teoria creazionista (citando ad es. di continuo l'opinione di quegli scienziati che hanno dei dubbi, peraltro più che legittimi, sull'origine dell'universo). L'obiettivo finale è quello di convincere i Ministeri delle pubbliche istruzioni di tutto il mondo a imporre nelle scuole pubbliche una trattazione del non-evoluzionismo che in quanto a ore di lezione e pagine di testi sia equivalente a quella dedicata all'evoluzionismo. In modo particolare si sono accaniti contro Darwin.

Rifiutano il servizio militare e civile (se quest'ultimo è organizzato dal Ministero della Difesa), ogni forma di giuramento, di rendere onore alla bandiera nazionale, di votare (le autorità politiche, sindacali, economiche e ecclesiastiche sono ritenute alleate di Satana). Dal punto di vista sociale si caratterizzano per la loro contestazione assoluta e globale di tutte le strutture ideologiche del mondo attuale di cui criticano ogni forma di organizzazione civile e politica. Non possono aderire neanche ad un'associazione sportiva o di beneficenza.

Come già detto, sono contrari alle trasfusioni di sangue (ad es. nel 1980 i coniugi Oneda lasciarono morire la figlia Isabella, malata di talassemia). I tabù che hanno sul sangue sono tutti di origine ebraica perché motivati sulla base dell'Antico testamento. Questi tabù d'altra parte sono stati seguiti dagli stessi cristiani per molti secoli: dal Concilio di Gerusalemme di Atti 15 al Concilio Quinisesto di Costantinopoli del 692 d.C. Ci sono stati momenti nel passato in cui il formalismo filo-giudaico (quando prevaleva nella cristianità) prescriveva l'obbligo di astenersi dal sangue e dagli animali soffocati o strangolati.

Oggi i Testimoni si regolano in questo modo: se il paziente è un loro seguace chiedono che egli possa firmare una semplice dichiarazione legale con la quale esimere il personale medico e paramedico da ogni responsabilità nell'eventualità che il paziente subisca un danno per aver operato senza sangue. Naturalmente essi escludono che le trasfusioni possano essere fatte ai loro figli minorenni. Il rifiuto del paziente non deve essere considerato -essi dicono- come una forma di suicidio o di eutanasia, in quanto essi non hanno alcuna difficoltà ad accettare terapie alternative, come ad es. l'ipotermia spinta (abbassamento della temperatura corporea per ridurre al minimo la perdita di sangue nell'intervento chirurgico), l'ipotensione (abbassamento della pressione del sangue), i composti del ferro per via orale o parenterale, gli aminoacidi e altri sostituti non biologici, come le soluzioni fisiologiche, chimiche, elettrolitiche, cristalloidi e colloidi. Se invece è il medico un TdG bisognerebbe che lo Stato gli assicurasse il diritto all'obiezione di coscienza.

Di fronte alle molte accuse che sono state loro rivolte dagli ambienti laici, essi si difendono col dire che nessuna legge impone le trasfusioni di sangue o l'obbligo del voto. Il movimento d'altra parte è diventato un maestro nell'arte delle procedure giudiziarie, in quanto porta sempre di fronte ai tribunali le controversie che lo oppongono agli organismi amministrativi statali.

Pubblicazioni principali: due quindicinali, La Torre di Guardia e Svegliatevi, con una tiratura complessiva, a livello mondiale, di 25 milioni di copie in 105 lingue, più vari opuscoli con orientamento catechistico. Hanno inondato il mondo con più di un miliardo di libri e con parecchi miliardi di periodici. Questa colossale struttura economico-finanziaria, che investe in terreni, palazzi, industrie, banche ecc., oggi fa la fortuna di 420 dirigenti. In 90 nazioni c'è una sede centrale chiamata "Betel", sempre molto lussuosa: in Italia è a Roma. Sono in trattative con lo Stato italiano per realizzare un'Intesa che li riconosca come associazione religiosa, al pari degli ebrei, avventisti, valdesi ed evangelici. Nel 1986 sono stati riconosciuti come ente morale.

Nel mondo sono almeno 3,8 milioni (in Europa circa 900 mila). Sono presenti in 212 nazioni. Da notare che nel 1942 erano solo 115.000. Oggi, con i simpatizzanti, raggiungono i 5 milioni. Le congregazioni sono generalmente guidate dai leaders maschili più anziani, nonostante che i fedeli di sesso femminile, specie le casalinghe, siano prevalenti a causa del messaggio diffuso col colloquio diretto, porta a porta.

Sonnyp
00lunedì 4 aprile 2011 21:03
Ehmmm, ehmmmmm.......
Potresti citare la fonte di questo articolo Principessa? Grazie. Shalom.
principessac
00martedì 5 aprile 2011 11:11
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
principessac
00martedì 5 aprile 2011 11:12
Re: Ehmmm, ehmmmmm.......
Sonnyp, 04/04/2011 21.03:

Potresti citare la fonte di questo articolo Principessa? Grazie. Shalom.




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