UNA SERATA DA... TESTIMONI

ilnonnosa
00sabato 11 luglio 2009 21:31
Testimoni di Geova
inconsapevolmente succubi degli insegnamenti
del Corpo Direttivo


Immaginate una tranquilla serata di due giovani coniugi testimoni di Geova (che chiameremo Marco e Lucia) e del loro figlioletto di sei anni (Andrea), i quali hanno il desiderio di trascorrere qualche ora in maniera rilassata dopo un’estenuante giornata di lavoro. Marco pensa subito di andare in vidioteca per noleggiare una videocassetta. Che genere di film prendere? Certo, le videocassette sono un serio pericolo, la Società li ha messi puntualmente in guardia su questo fatto (Svegliatevi! 8/12/84 p. 30), ma la loro scelta sarà certamente in armonia con gli insegnamenti dello Schiavo Fedele e Discreto.

Naturalmente i film violenti, di sesso o d’orrore vanno evitati.

“La violenza ingiustificata e l’orrore non dovrebbero trovare posto negli svaghi dei cristiani. Per una coscienza addestrara… dovrebbe essere facile decidere se vedere o no questi film”.
(Svegliatevi! 8/10/84 p. 19)

“… molti spettacoli sono zeppi di storie che mettono in risalto adulterio, fornicazione, lesbismo, omosessualità, violenza e uccisioni in massa. Questi si considerano forse come un divertimento. Ma che effetto hanno su una persona? … Quando guardi una pellicola cinematografica, in effetti sei in compagnia delle persone raffigurate sullo schermo. E le pellicole sono deliberatamente fatte per coinvolgerti emotivamente con i personaggi, spesso suscitando simpatia per il malfattore, il fornicatore, l’omosessuale e perfino l’assassino… Ricorda che milioni di Europei un tempo decorosi e laboriosi subirono il “lavaggio del cervello” della propaganda nazista commettendo o sostenendo terribili crimini contro l’umanità”.
(Come ottenere il meglio dalla tua giovinezza, 1987 pp.119, 120, 121)

Andrea propone un film d’avventura, magari sul genere di Tarzan. Ma il babbo lo invita al ragionamento, prende una rivista sull’argomento e gli ricorda che:

“Quando recentemente sono stati trasmessi alla TV vecchi film americani di Tarzan, il numero delle ossa fratturate e di altre lesioni è aumentato vertiginosamente… i bambini si sono arrampicati sugli alberi, i tetti sono divenuti i loro bersagli e ovunque si odono grida simili a quelle di Tarzan, il re della giungla”. (Svegliatevi! 8/8/83 p. 29)

Certo, l’avventura è sinonimo di violenza. La Società ci insegna che non è giusto “Nutrire i nostri figli di scorpioni” (Svegliatevi! 8/10/84 pp. 18, 19), bisogna quindi orientarsi su qualche altro genere. Forse la fantascienza potrebbe essere l’ideale se non fosse che:

“Dei tanti effetti che può avere la proliferazione di film di fantascienza, uno potrebbe essere quello di cambiare l’immagine di Dio nella mente di alcuni giovani moderni”. (Svegliatevi! 22/6/84 p. 29)

Andrea chiede se il film di E.T. l’Extraterrestre di cui ha tanto sentito parlare dagli amici, possa essere un’eccezione, ma la risposta è negativa:

“Il film condona sottilmente il comportamento giovanile errato. In una delle prime scene si vedono dei giovani che giocano in una stanza piena di fumo con una sigaretta accesa sul tavolo. Più avanti, quando E.T. si ubriaca assaggiando della birra, ed Elliott per telepatia ne sente gli effetti, viene tutto rappresentato come qualcosa di divertente. Inoltre, a volte il linguaggio usato dai ragazzi è vero e proprio turpiloquio”. (Svegliatevi! 8/12/83 p. 19)

“Ho trovato!” Esclama Lucia. “Potremmo vedere un film biblico, così saremo sicuri di non sbagliare verso Geova, magari potresti prendere “I Dieci Comandamenti”. Marco che non vuole in nessun caso trasgredire le disposizioni della Società, da un occhiata alla sua biblioteca e scopre che questo film è stato dedicato un articolo di una rivista, che dopo averlo commentato conclude: “Questa pellicola biblica ha certamente denominato l’ignoranza sulla Bibbia!”
(La Torre di Guardia, 15/1/58 p. 43)

Esclusi quindi anche i film biblici, essendo stati esaminati anche film come La Bibbia, (Svegliatevi! 22/5/67 pp. 17-22), Il Re dei re, (Svegliatevi! 8/7/62 pp. 13-15), Salomè, Sansone e Dalila, (Svegliatevi! 8/2/56 pp. 3, 4), non rimangono che i cartoni animati.
Prima di tutto bisogna eliminare tutti i cartoni animati che riproducono scene violente (Svegliatevi! 8/11/77 p.30), ma non potremmo mai cominciare a vedere film a cartoni animati prima di domandarci:

“Ma fino a che punto questi film riescono veramente a dare felicità? Senz’altro avrete assistito a questa forma di spettacolo. Vi siete sentiti felici? Si trattava di vera felicità o solo di una fuggevole emozione basata sulla fantasia?... E’ vero che alcuni film e alcuni centri di divertimento ci aiutano a distogliere la mente dalle preoccupazioni e dai problemi quotidiani. Ma.. l’effetto è di breve durata”. (Svegliatevi! 8/7/84 pp.3-11)

A questo punto Marco propone di lasciar perdere i film e di pensare a qualche altro svago. Anche qui, comunque bisogna fare attenzione:

“… gran parte dei divertimenti di oggi sono ‘deboli e meschini’. E’ indispensabile essere selettivi. Ma anche nei divertimenti che non violano chiaramente i santi principi, è necessario esercitare cautela per il tempo e le risorse che possono richiedere”. (La Torre di Guardia 1/12/83 p. 19)

I videogiochi sono da escludere visto che La Torre di Guardia dice in proposito:

“Può sembrare che il grande Ingannatore, Satana, voglia solo farvi divertire, ma alla fine la sua influenza vi danneggerà. Non fatelo entrare nella vostra vita. ‘Opponetevi al Diavolo, ed egli fuggirà da voi’”. (La Torre di Guardia 1/1/84 p. 31)

Forse una partita a scacchi avrebbe fatto piacere a Marco perché prima di conoscere i testimoni di Geova ne era un appassionato giocatore, ma la Società gli ha insegnato che giocare a scacchi non è molto appropriato per un cristiano (Svegliatevi! 8/9/73 p. 12-15).

Fare un puzzle sarebbe stata un’occasione per divertirsi insieme, ma bisogna stare attenti perché:

“In Svizzera un uomo ha chiesto il divorzio perché la moglie dedicava tutto il tempo ai puzzle”.
(Svegliatevi! 22/12/86 p. 29)

Marco cerca nel giornale dei programmi televisivi per vedere se alla TV danno qualcosa che non sia necessariamente un film. Un’occasione per essere tutti insieme, seduti rilassatamente in salotto magari con qualche dolcetto e un bicchierino piacevole di liquore. Ricordiamo però che anche in questo caso bisogna essere molto selettivi nella scelta del programma. (Torre di Guardia 15/8/74 p. 506, 507).

Dunque, su RAI UNO, per la gioia di Marco, c’è una partita di calcio, Marco ha notato il suo figlio Andrea una certa tendenza per questo genere di sport, potrebbe essere un talento, peccato che:

“… alcuni sport, come il calcio, possono essere pericolosi, specialmente quando il corpo è nel periodo dello sviluppo fisico… Ciò che ha reso alcuni sport così pericolosi è l’estrema competizione, la decisione di vincere ad ogni costo che spesso è incoraggiata. Un’altra cosa da considerare è la compagnia a cui ti puoi esporre la partecipazione a sport organizzati. Le conversazioni che si fanno negli spogliatoi hanno fama d’essere sessualmente immorali. Per giunta, quando una squadra fa un viaggio per giocare in un’altra città, per un prolungato periodo di tempo si può stare in compagnia di persone che hanno poco rispetto per la fedeltà a Dio”.
(Come ottenere il meglio dalla tua giovinezza, 1987 pp. 117, 118)

Certo essere protagonisti è una cosa diversa che essere spettatore, quindi una bella partita di calcio potrebbe essere vista tranquillamente. Questa volta però è Lucia a riprendere Marco:

“Come la droga e l’alcol, lo sport è diventato un’evasione dalla realtà… Per quanto produca temporaneo entusiasmo, il calcio… non produce durevole pace mentale… Gli avvenimenti sportivi a volte vengono strumentalizzati per promuovere fini e ideali politici… Un altro pericolo legato agli sport professionistici è il nazionalismo e l’orgoglio patriottico”. (Svegliatevi! 8/11/86 pp. 14-18)

Marco viene convinto a rinunciare a questo genere di spettacolo.


Cosa trasmette invece RAI DUE? Lucia esulta, viene trasmessa la prima puntata di un serial televisivo. Niente avventura, violenza, orrore, sesso o fantascienza quindi, solo un tranquillo passatempo. Ma la Società grazie al prezioso “cibo a suo tempo” ha provveduto ad informarci anche su questo:

“Una pioniera ammise di essere stata schiava dei teleromanzi a puntate: li guardava tutti i giorni dalle 11 del mattino alle 3 e mezzo del pomeriggio. Dopo che da un discorso di un’assemblea di distretto venne a sapere quanto danno possono fare questi programmi immorali, parlò della cosa in preghiera a Dio… Alla fine fu in grado di spegnere la TV il mattino e di tenerla spenta per il resto del giorno”. (La Torre di Guardia 15/7/87 p. 19, 20)

Sulla TERZA RETE c’è un servizio di cronaca ma:

“Anche quando le reti televisive sono del tutto esenti da controllo governativo, potenti mestatori politici o ricchi finanziari possono manovrare i servizi di cronaca in campo religioso, industriale e politico. Le notizie presentate in modo tendenzioso sono una subdola forma di censura”.
(Svegliatevi! 8/4/83 p. 4)

CANALE 5 trasmette un quiz televisivo. Lucia pensa tra sé e sé: “Questa è la volta buona”!, ma è una pia illusione:

“Alcuni investigatori… fecero un’inchiesta sui programmi televisivi di quiz, scoprirono ciò che fu chiamata una delle peggiori frodi perpetrate in questi ultimi anni ai danni del pubblico americano”.
(La Torre di Guardia 1/3/62 p. 131)

Su RETE 4 danno un telefilm:

“I personaggi dei telefilm si trovano di fronte agli stessi problemi e dilemmi affrontati ogni giorno dalla gente della strada… nei più seguiti telefilm la religione in pratica non compare per nulla. Ogniqualvolta occorre esprimere un giudizio morale su un problema… si ricorre a una conoscenza intuitiva del bene e del male, al suggerimento di un amico, a un consiglio di cui ci si ricorda o, più probabilmente, alla mano invisibile della circostanza. In particolare i genitori dovrebbero stare attenti a un mezzo di comunicazione nel quale… nessuno presenta mai la religione come una guida per la vita”. (La Torre di Guardia 15/8/85 p. 10)

Infine ITALIA 1 trasmette un programma di scherzi con la Candid Camera, è l’ultima opportunità per la famigliola. Inesorabilmente però risuona nelle loro menti il consiglio della Società:

“Quando si prende in giro qualcuno mettendone in risalto le debolezze o le manchevolezze, tale umorismo è cattivo. Inoltre, quando uno scherzo lascia la persona confusa, umiliata, ingannata, spaventata, sospettosa nei confronti degli altri o imbarazzata – anche se solo per breve tempo – quello scherzo è chiaramente poco benevolo. Lo stesso può dirsi degli scherzi che danneggiano l’abito di qualcuno o altri suoi beni, o che mettono fortemente a disagio l’altra persona rubandone tempo prezioso o che impediscono a qualcuno di dedicarsi all’attività prestabilita o gli fanno perdere tempo. E la Bibbia dice: Siate benigni gli uni verso gli altri”.
(Svegliatevi! 22/4/84 pp. 14, 15)

I programmi delle altre reti private sono certamente da evitare, sono troppi pieni di pubblicità ed il suo effetto è senz’altro dannoso (Svegliatevi! 22/3/88 p. 30), inoltre:

“Alcune reti televisive private introducono la pornografia nelle case. E i normali programmi spesso non propinano altro che incidenti automobilistici, esplosioni, accoltellamenti, sparatorie e colpi di karatè. Si calcola che negli Stati Uniti prima che un ragazzo compia 14 anni avrà assistito alla TV all’uccisione di 18.000 persone, per non menzionare le risse e gli atti di vandalismo”.
(I Giovani Chiedono… Risposte pratiche alle loro domande, 1989 p. 290)

Avendo esaminato tutti questi aspetti sui pericoli della televisione e considerando che essa può far crescere verso le persone un atteggiamento negativo verso il lavoro (Svegliatevi! 22/5/85 p. 23), diminuisce sensibilmente il dialogo in famiglia (Svegliatevi! 22/6/81 p. 25), può avere un effetto dannoso per i figli (La Torre di Guardia 1/12/83 p.6), ecc., la famiglia prende una drastica decisione, suggeritagli naturalmente dallo “Schiavo fedele e discreto” e cioè quello di mettere il televisore in soffitta e di non parlarne più! (Svegliatevi! 22/8/85 p. 28).

Improvvisamente squilla il telefono. E’ Lucia a rispondere. Dopo un po’ la si sente sussurrare: “No, mi spiace ma non possiamo… grazie lo stesso, ciao!” Era la famiglia della casa di fronte che li invitava ad una festa che aveva organizzato quella sera senza che vi sia alcun pretesto tipo compleanno, onomastico, ecc., ma solo per il piacere di trascorrere un po’ di tempo insieme. Perché Lucia ha rifiutato dunque, visto che non era una festa “pagana”? La risposta è chiaramente esposta in una Torre di Guardia di qualche tempo fa:

“Può esserci chiassosa ilarità, che non si addice ai cristiani; si possono raccontare barzellette oscene e ci può essere la tendenza a considerare con leggerezza le convenienze tra i sessi, tutte cose che farebbero trasformare l’occasione di festa in gozzoviglia”. (La Torre di Guardia 1/12/68 p. 714)

Viene proposta l’idea di giocare a carte, naturalmente senza usare soldi.

“… anche se si tratta di piccole somme di denaro,” perché “questo può portare a coltivare avidità, concupiscenza e altre indesiderabili qualità della carne. Produce pigrizia… i cristiani dovrebbero mantenersi col duro lavoro”. (La Torre di Guardia 1/5/81 p. 29), ma forse “è bene ricordare che il gioco delle carte, come ogni altra forma di svago, può richiedere troppo tempo. Quando qualsiasi divertimento o svago va oltre a ciò che in effetti è utile per rilassarsi, il tempo impiegato diventa tempo perso, tempo che si potrebbe dedicare a cose più importanti. Di conseguenza gli interessi ne soffrono, spesso sia materialmente che spiritualmente. La consapevolezza di ciò… impediranno che questo svago diventi un laccio per sé e per gli altri”. (Svegliatevi! 8/2/79 p. 12)

Marco si siede sulla poltrona completamente afflitto mentre Lucia va in camera da letto apre il cassetto dove tiene le fotografie e comincia a sfogliarle, intanto anche Andrea va nella sua stanza per tentare di giocare. Marco comincia a pensare tante cose del suo passato e sorridendo ricorda di quando faceva parte della squadra di calcio del suo ufficio. Quanti momenti divertenti aveva trascorso con i suoi colleghi, poi i rapporti si erano interrotti bruscamente quando conobbe i testimoni di Geova. Aveva cominciato a domandarsi:
Questa attività sportiva “richiederà tempo che dovrei trascorrere con la mia famiglia o in attività teocratiche? L’addestramento fisico è di valore limitato. E’ saggio evitare lo spietato spirito di competizione del mondo” (La Torre di Guardia 1/7/68 p. 415). Quindi l’abbandono, però… pensandoci bene, erano bei tempi. Poi un giorno, qualche anno prima il suo datore di lavoro lo aveva chiamato e lodandolo gli aveva offerto un’ottima promozione. Promozione che gli avrebbe dato soddisfazioni sia morali che economiche. Certo qualche soldo in più avrebbe fatto proprio bene alla famiglia, ma era impostante seguire le direttive della Società la quale ci dice che non è “saggio accettare una promozione nel lavoro secolare, il materialistico desiderio del lusso può allontanare dalla fede… Geova provvederà le cose necessarie a quelli che confidano in lui…” Inoltre questa promozione “avrebbe ostacolato il suo servizio a Dio?” (La Torre di Guardia 1/7/68 p. 415)

Un pensierino su come trascorrere le vacanze quest’estate viene immediatamente scacciato via:

“Il tempo libero può provocare anche problemi pscicologici… La gente crolla durante le vacanze per problemi di solitudine, problemi di adattamento a un nuovo ambiente, alla noia, e alla delusione che segue i preparativi per le vacanze… E’ chiaro che il semplice fatto d’avere tempo libero non reca felicità”. (Svegliatevi! 8/2/80 p. 6)

Nello stesso tempo nell’altra stanza Lucia rivedendo le fotografie scopre che negli anni trascorsi il suo aspetto era notevolmente più giovanile, eppure non erano trascorsi tanti anni da quando avevano conosciuto i testimoni di Geova. Certo il guardaroba in questi anni è nettamente cambiato in quanto a Lucia piacevo molto andare alla moda, poi studiando con i testimoni aveva cominciato a dirsi:

“E’ corretto portare le corte minigonne attualmente di moda? L’ornamento femminile dovrebbe essere modesto… I cristiani non cercano di imitare il mondo, ma danno un esempio di bontà. Dobbiamo evitare tutto ciò che farebbe inciampare o pregiudicherebbe il nostro ministero”.
(La Torre di Guardia 1/7/68 p. 415).

La Società gli aveva doto dei consigli assolutamente originali sul modo di vestire:

“Un abito di buon taglio può andare bene per il lavoro, ma è fuori luogo sulla spiaggia! Viceversa, il costume da bagno sarebbe ridicolo in ufficio”.
(I Giovani Chiedono… Risposte pratiche alle loro domande,1989 p. 94)
Che saggezza! Possibile che nessuno ci aveva pensato prima? Dopotutto l’aspetto fisico non è la cosa più importante pensa Lucia ricordando che la Società gli ha trovato anche una giustificazione biblica a questa conclusione:

“Hai mai notato che la Bibbia parla molto poco delle sembianze delle persone? Perché non ci viene detto che aspetto avessero Abraamo, Maria, o anche Gesù? Evidentemente Dio non lo ha ritenuto importante”. (I Giovani Chiedono… p. 89)

Che modo sublime di leggere ed interpretare la Bibbia! Davvero un sistema unico!

Intanto nella sua stanza Andrea si è addormentato abbracciando il suo orsacchiotto. Non è ancora cosciente del fatto che crescendo non potrà mai avere amici al di fuori della congregazione “cristiana”, non potrà parlare, vestirsi o agire nella maniera che gli piacerà, non potrà dedicarsi alle attività sportive extra-scolastiche, non potrà trovare un lavoro che gli permetta una carriera professionistica che lo renda una persona affermata, non potrà avere una cotta per una ragazza senza che abbia contemporaneamente un notevole senso di colpa, non potrà avere un’amica dell’altro sesso, non potrà innamorarsi di una persona con una religione diversa dalla sua, non potrà leggere tranquillamente quello che desidera, non potrà vedere la TV liberamente, non potrà assistere a qualche concerto, andare a delle feste, ecc., il suo pensiero sarà unicamente quello di aver paura di dover vivere in un mondo governato dal demonio e di sperare che un giorno Dio intervenga per salvarlo.

Intanto si è fatto tardi, ormai è ora di dormire per la giovane famigliola. Dopo aver sistemato il bambino nel suo lettino i due coniugi vanno a letto. L’atmosfera non è delle migliori, e forse un pensierino sfiora Marco e Lucia: “Ma vale veramente la pena avere tutte queste privazioni? Com’è possibile che Dio ci abbia dato in dono i sensi del piacere se poi non ne possiamo usufruire? Possibile che anche nella scelta di uno svago bisogna impegnarsi nell’essere selettivi e mostrare saggezza? Ma poi, sarà proprio vero che tutto questo lo stiamo facendo per Dio?
Improvvisamente Marco e Lucia si scuotono. Certo, avevano dimenticato che anche pensare può essere dannoso secondo lo Schiavo Fedele e Discreto:

“E’ essenziale che i nostri pensieri siano debitamente controllati e rivolti a cose edificanti e incoraggianti… Dobbiamo lottare di continuo per tenere sotto controllo i nostri pensieri”.
(La Torre di Guardia 15/1/68 p. 44)

Quindi non resta che dormire, dopotutto il loro desiderio era quello di svagarsi un po’. Grazie alla Società non ci sono riusciti è vero, ma del resto, “Lo svago non è la cosa principale della vita”.
(Organizzati per compiere il nostro Ministero, 1991 p. 132)


“NON SONO PIU’ IO CHE VIVO
MA E’ LA
TORRE DI GUARDIA CHE VIVE IN ME”.


Ciao. Ilnonnosa



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:14.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com