Una bimba di pietra!

Sonnyp
00giovedì 7 marzo 2013 22:01
Preghiamo e aiutiamo Beatrice e i suoi genitori.






Centinaia di messaggi: si scopre
un caso analogo in Inghilterra
marco accossato

Il dramma della piccola Beatrice, la «bimba di pietra» affetta da una patologia misteriosa che calcifica il suo corpo, non ha lasciato indifferenti. Oltre cento mail sono state inviate alla redazione de «La Stampa», numerosi altri messaggi sono stati trasmessi su Facebook al gruppo «Il Mondo di Bea», mentre l’assessore all’Assistenza del Comune, Elide Tisi, ha contattato la madre della bimba che nella prima mattinata aveva ricevuto anche la telefonata del sindaco Fassino. «Incontrerò la mamma di Beatrice nei prossimi giorni - dice l’assessore - per rendermi conto delle necessità immediate della famiglia e trovare una soluzione adatta».

L’assessore Tisi, insieme all’Asl, valuterà anche i possibili interventi di tipo economico per sostenere i genitori. Intanto il presidente della cooperativa Di Vittorio proprietaria di 2700 alloggi a Torino si è detto disponibile a trovare una casa «a misura di Beatrice».



Un caso analogo

Tanti i messaggi di solidarietà. Ma nelle mail indirizzate ai genitori della bimba ci sono anche indirizzi di centri italiani e stranieri dove Beatrice potrebbe essere visitata. Una mail in particolare - inviata da Londra - cita un articolo dell’Independent nel quale si racconta la storia di una ragazza con la stessa malattia di Beatrice, Louise Wedderburn, «la ragazza manichino», anche lei chiusa nell’armatura di se stessa.

Beatrice è il simbolo di un piccolo mondo nascosto di bambini in condizioni gravissime. La differenza fra lei e gli altri è che in questo caso la malattia che pietrifica la bimba non ha un neppure nome.



«Una bimba dolcissima»

Una mail chiede di non chiamare più Beatrice «bimba di pietra», perché «Beatrice è dolcissima, dal cuore di carne». Ma è (drammaticamente) la parola più vicina all’immagine di questa piccola.

Il caso di Beatrice è stato twittato e ri-twittato. In un solo giorno, i «Mi piace» sul profilo Facebook «Il Mondo di Bea» sono passati da 8 mila a oltre 10 mila. «Quando curi una malattia puoi vincere o perdere, quando ti prendi cura di una persona vinci sempre», ha scritto qualcuno citando Patch Adams. È ciò che ogni giorno fanno papà e mamma, di fronte al mistero della malattia.

Fonte articolo:


Stamane sono rimasto con la bocca amarissima quando ho letto questo articolo. Sono rimasto sgomento sia per la piccola che per i genitori!
Abbracciare una bambola non è mai come abbracciare una bambina che reagisce alle coccole ricevute.
Sebbene la piccola Beatrice possa ancora muovere gli occhi e abbozzare qualche piccolo e lieve sorriso, molto presto non potrà fare neanche più questo. Cerchiamo in qualunque maniera sia possibile, di aiutare questa famiglia. Intanto prego ardentemente Dio che la possa guarire perchè non è giusto che esistano simili malattie!
Prego che i genitori possano trovare una soluzione per le cure della bambina. Cercherò di mettermi in contatto con loro, visto che abitano a Torino, che dista solo 30 km da casa mia. Di qualsiasi cosa avessero bisogno, se possibile, mi attiverò per farlo sapere in pubblico in modo che possiamo essere diversi a contribuire alla soluzione del grave problema di questa famiglia. Buona notte.

Shalom. [SM=x2519307]
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