00 28/08/2012 21:43
Come ho accennato in un'altra discussione riporto alcune manipolazioni, come aggiunte o alterazione della Bibbia, sono comparate sei traduzioni compresa la TNM, la quale è citata per ultima.



Manomissione della Scrittura
2 Tim. 4:22
22 Il Signore sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi. (Nuova Riveduta)
22 Il Signore Gesù sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi! (CEI)
22 Il Signore Gesù Cristo sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi. Amen. (Nuova Diodati)
22 Il Signore sia col tuo spirito. La grazia sia con voi. (Riveduta)
22 Sia il Signor Gesù Cristo con lo spirito tuo. La grazia sia con voi. Amen. (Diodati)
22 ‘Il Signore [ sia] con lo spirito che tu [ mostri] . (TNM)

Hanno così reso un passo chiaro, in un passo oscuro.
‘Il Signore sia con lo spirito che mostrate’ apparso sulla Torre di Guardia: ‘Ognuno di noi ha un certo spirito. Cioè ha una particolare disposizione, inclinazione o forza che lo spinge ad agire (...) Paolo desiderava che Dio, mediante il Signore Gesù Cristo, approvasse la forza che animava Timoteo, forza che lo spingeva ad operare’ (La Torre di Guardia, 1 dicembre 1977, pag. 720,721).

Ebrei 12,23
23 all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti (Nuova Riveduta)
23 e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione (CEI)
23 all'assemblea universale e alla chiesa dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti (Nuova Diodati)
23 e alla Chiesa de' primogeniti che sono scritti nei cieli, e a Dio, il Giudice di tutti, e agli spiriti de' giusti resi perfetti (Riveduta)
23 all'universal raunanza, ed alla chiesa de' primogeniti scritti ne' cieli; e a Dio, giudice di tutti; ed agli spiriti de' giusti compiuti (Diodati)
23 ‘Ma vi siete accostati... alle vite spirituali dei giusti che sono stati resi perfetti". (TNM)

Notate che gli "spiriti dei giusti" sono diventati secondo il loro intendimento ‘le vite spirituali dei giusti’. Questa manipolazione induce a credere che nell’uomo non esiste uno spirito.

Giovanni 11, 25
25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà (Nuova Riveduta)
25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà (CEI)
25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà. (Nuova Diodati)
25 Gesù le disse: Io son la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia, vivrà (Riveduta)
25 Gesù le disse: Io son la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, benchè sia morto, viverà (Diodati)
25 ‘Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita’ (TNM)

Questo modo di tradurre fa si che il lettore non pensa che appena morto entrerà nei cieli , ma che egli dopo morto tornerà a vivere quando ci sarà la risurrezione durante il millennio.

Luca 8, 54-55
54 Ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Bambina, àlzati». 55 Lo spirito di lei ritornò ed ella si alzò subito; Gesù comandò che le dessero da mangiare.(Nuova Riveduta)
54 ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!». 55 Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare.(CEI)
54 Ma egli, dopo aver messo tutti fuori, le prese la mano ed esclamò dicendo: «Fanciulla, alzati!».55 E il suo spirito ritornò in lei e subito ella si alzò; Gesù poi comandò che le si desse da mangiare.(Nuova Diodati)
54 Ma egli, presala per la mano, disse ad alta voce: Fanciulla, lèvati! 55 E lo spirito di lei tornò; ella s'alzò subito, ed egli comandò che le si desse da mangiare (Riveduta)
54 Ma egli, avendo messi fuori tutti, e presala per la mano, gridò, dicendo: Fanciulla, levati. 55 E il suo spirito ritornò in lei, ed ella si levò prontamente; ed egli comandò che le si desse da mangiare. (Diodati)
55 ‘E il respiro le tornò’ (Ediz. 1967). Ediz 1987 “e le tornò le spirito” (TNM)

La risurrezione della fanciulla è data dal fatto che i polmoni hanno ripreso a funzionare, non che qualcosa di esterno sia rientrato in lei.

Giacomo 2,26
26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta(Nuova Riveduta)
26 Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.(CEI)
26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta(Nuova Diodati)
26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.(Riveduta)
26 Poichè, siccome il corpo senza spirito è morto, così ancora la fede senza le opere è morta.(Diodati)
26 ‘Come il corpo senza respiro è morto...’ (Ediz. 1967). “Come il corpo senza spirito è morto (Ediz.1987)

La parola greca tradotta in questi passi con ‘respiro’ è pneuma. Ma questa parola greca significa pure ‘spirito’, ossia quella parte dell’essere creato da Dio che si trova nell’uomo e che dopo la morte continua ad esistere è chiaro che i traduttori hanno voluto tradurre la parola greca pneuma con ‘respiro’ perché gli ha fatto comodo.

Ma quando non hanno potuto perché il contesto non lo permetteva allora hanno tradotto ‘spirito’, vediamo, Matteo dice "E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rendè lo spirito" cap. 27,50, ma nella loro versione si legge ”Di nuovo Gesù gridò ad alta voce e rese il [ suo] respiro’ (Ediz. 1967). In questo caso hanno preferito tradurre pneuma con ‘respiro’ per fare comprendere come la morte non è altro che una cessazione delle funzioni respiratorie e che non consiste in una dipartita dello spirito che c’è dentro l’uomo.

Questo loro gioco non è stato possibile nel passo trascritto da Luca "E Gesù, gridando con gran voce, disse, Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio" cap.23,46, dove compare la stessa parola greca pneuma. Essi infatti sono stati costretti a tradurre “E Gesù chiamò ad alta voce, dicendo, Padre, nelle tue mani affido il mio spirito” e questo perché ad un lettore sarebbe stato irragionevole che Gesù mettesse nelle mani di Dio il suo respiro, i Testimoni di Geova dove hanno potuto hanno manomesso le Scritture in un modo subdolo , ma quando non hanno potuto hanno rimediato a questo dando ai passi scritti chiaramente un altro significato.


Vediamo brevemente altre manomissioni.
Nella sua seconda epistola a Timoteo Paolo scrisse: "Quanto a me io sto per esser offerto a mò di libazione, e il tempo della mia dipartenza è giunto" (2 Tim. 4:6), questo fa capire a Timoteo che stava per morire, e che quando sarebbe morto si sarebbe dipartito dalla sua tenda e sarebbe andato immediatamente con il Signore nel cielo.

Hanno reso questo passo così: ‘Poiché io sono già versato come una libazione, e il tempo stabilito della mia liberazione è imminente’. Mettendo ‘liberazione’ al posto di "dipartenza", fanno comprendere in modo errato che Paolo stesse parlando della liberazione che egli avrebbe avuto al ritorno di Cristo essendo risuscitato dai morti e andando con Cristo. Inoltre a motivo della loro dottrina sulla ‘risurrezione’ dei 144.000 Paolo sarebbe risuscitato nel 1918.

Paolo dice ai Corinzi: "Noi siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo, siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione), ma siamo pieni di fiducia e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e d’abitare col Signore. Ed è perciò che ci studiamo d’essergli grati, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo" (2 Cor. 5,6-9).

Ora, l’espressione "partire dal corpo" usata dall’apostolo Paolo sta a dimostrare che quando si muore si parte dal corpo, da ciò si evince che per partire dal corpo bisogna che ci sia qualcosa all’interno di esso che se ne disincarna, e questo qualcosa sappiamo essere l’anima.

Ma i Testimoni di Geova non credendo che nell’uomo vi sia l’anima che quando egli muore esce dal corpo(l’anima è secondo loro la persona stessa) hanno modificato le parole in questa maniera, ‘Noi perciò abbiamo sempre coraggio e sappiamo che, mentre abbiamo la nostra casa nel corpo, siamo assenti dal Signore, poiché camminiamo per fede, non per visione. Ma abbiamo coraggio e preferiamo piuttosto essere assenti dal corpo e fare la nostra casa presso il Signore. Perciò abbiamo anche la mira, sia che abbiamo la nostra casa presso di lui o che siamo assenti da lui, di essergli graditi’. Mettendo ‘essere assenti dal corpo’ al posto di "di partire dal corpo", hanno fatto dire alla scrittura quello che hanno voluto.

Paolo dice ai Filippesi, "Poiché per me il vivere é Cristo, e il morire guadagno... Io sono stretto dai due lati, ho il desiderio di partire e d’esser con Cristo, perché é cosa di gran lunga migliore, ma il mio rimanere nella carne é più necessario per voi"
Evidentemente questo passo è alquanto scomodo, in quando è chiaro che Paolo alla morte sarebbe stato immediatamente con Cristo, e cos’è che sta con Cristo se non L’anima di Paolo, cioè Paolo stesso.

Questa è la loro manipolazione, ‘Poiché nel mio caso vivere è Cristo, e morire, guadagno…Sono messo alle strette da queste due cose, ma ciò che desidero è la liberazione e di essere con Cristo, poiché questo, certo, è molto meglio. Comunque, è più necessario che io rimanga nella carne a motivo di voi.
Mettendo la parola ‘liberazione’ al posto di "partire" fanno intendere alle persone che Paolo che egli desiderava stare con Cristo alla sua parusia perché allora avrebbe ottenuto la liberazione dalla morte essendo risuscitato.

Questa vuol essere una minima parte di come la Sacra Scrittura è stata usata a proprio uso e consumo.

Potrei suggerire ai sinceri TdG di riflette su ciò che dice l'ultimo libro della Bibbia, Apocalisse cap. 22
18 Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro, a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro, 19 e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro.

Tommaso de Torquemada