00 22/09/2012 14:43
A tutti voi, che ancora credete in dio, in Gesù, nella madonna e nei santi: vi hanno preso in giro.

Quando ancora piangevate, infanti e inconsapevoli, senza alcuna vergogna o pudore, immersero il vostro corpo in acqua fredda per mondarvi da un peccato inesistente. Dicevano che era per prevenzione: nel caso in cui foste morti da piccoli avreste evitato le pene eterne dell’amorevole dio.
Qualche anno più in la decisero che dovevate apprendere la “Verità”, quella con la “V” grande. E pronunciando questa parola si gonfiavano come pavoni.
Anche le parole hanno un loro peso: basta pronunciarle con il giusto tono per riempirle di importanza. E così recitano la loro parte: divengono scuri in volto, abbassano il capo, cambiano voce, moltiplicandone la potenza persuasiva. Sanno che dicendolo in questa maniera la loro verità è più credibile. Vi insegnarono che un non meglio definito “dio” creò tutto in poco tempo; che la causa della nostra condizione mortale risiede in un primordiale errore umano; che vi è una morale imposta dall’alto alla quale il creatore tiene particolarmente; che il figlio di dio venne ucciso per la salvezza dell’uomo; che la morte è una finzione, poiché si esiste in eterno post-mortem. Molte e tante altre cose insinuarono nelle vostre orecchie, farcendole di sorrisi e canti. E tali parole si sono radicate in voi, nella vostra mente, nelle vostra ossa: è ciò che siete, è ciò che credete. Ma vi hanno preso in giro.

Sì, sono stati così vigliacchi e meschini. Hanno approfittato della fiducia che da piccoli nutrivate nei confronti dei più grandi. Ma la scelta di indottrinare un bambino non è casuale: tanto prima lo si piega alla propria verità, tanto più questa sarà ritenuta indiscutibile. E’ in questo modo che sono riusciti a farvi credere le cose più assurde, ridicole e pericolose, che un uomo dotato di intelligenza respingerebbe all’istante. Hanno abusato del vostro cervello immaturo per rendere credibili le fantasie più puerili ed irrazionali.

Poi venne anche il giorno in cui vi ritennero pronti per il rito supremo: mangiare la carne e il sangue di un uomo/dio morto due millenni fa. Ma per rendere la cosa meno macabra dissero che carne e sangue sarebbero stati rappresentati da pane e vino. Solo mangiandolo (e successivamente defecandolo) si sarebbe stati in unione intima con dio. Una unione tutta organica. E così pensavate d’avere in bocca un dio dal retrogusto farinoso e alcolico. In realtà storcevate la bocca poiché a quell’età il vino non vi piaceva, ma almeno, meglio del sangue. Eppure eravate felici: ora dio non era solo nei libri, ma potevate vederlo e mangiarlo: quale estasi, il poter gustare con i sensi ciò che si è sempre e solo immaginato!

Vi hanno preso in giro. E ora che siete adulti credete ancora a tutte quelle favole che vi hanno subdolamente inoculato nel cervello: ancora fate quei piccoli e ingenui gesti che vi hanno insegnato, ancora sussurrate strane litanie con gli occhi al cielo, ancora temete il fulmine che carbonizzi il peccato. Ma soprattutto vi arrabbiate quando qualcuno osa metter in dubbio uno dei vostri articoli di fede. D’altronde, come resister all’impulso di metter a tacere, colui che vi sta dicendo, che quanto in voi è radicato fin nelle ossa, è solo sogno e illusione? Vile menzogna e impostura? Raggiro e abuso?

Troppo orgoglio riponete in quella misera e vana fede. Lasciatelo andare. Non c’è nulla di cui andare orgogliosi nel fatto di ripetere ciò che è stato inculcato da generazione a generazione per secoli. Piuttosto siate indignati, poiché una cosa imperdonabile è stata perpetrata nei vostri confronti: vi hanno preso in giro.

Deicida
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